frequenza d'impiego tipicamente industriale: per strumenti
normali, fino a circa per dispositivi più sofisticati;
debole campo magnetico: per il fatto che le bobine sono avvolte in
aria, il campo da esse prodotto è piuttosto debole. Per tale motivo,
al fine di ottenere elevate coppie motrici, è necessario impiegare
bobine con elevato numero di spire, ottenendo elevati consumi a causa
dell'elevata induzione;
sensibilità ai campi magnetici esterni: a causa del basso valore del
campo magnetico prodotto dalle bobine, questo tipo di strumento è
particolarmente sensibile a campi magnetici provenienti dall'esterno.
Per ovviare a questo problema si realizzano delle schermature, ma
è comunque opportuno evitare l'impiego di questi strumenti in prossimità
di sorgenti di campi magnetici dispersi (trasformatori, induttanze
ecc.) aventi la stessa frequenza della grandezza da misurare;
taratura dello strumento in prossimità della frequenza d'uso: al fine
di minimizzare i problemi dei punti 2 e 3, si effettua la taratura
dello strumento con tensione di frequenza pari a quella di utilizzo,
in questo modo si riescono ad ottenere strumenti di classe ;
limite di portata: per quanto riguarda i limiti si ha che quello inferioreè
di
con sospensione a perni e di circa con sospensione
a filo. Il limite superiore è di circa
con l'impiego
di trasformatori di tensione e resistori in manganina;
utilizzo: sono utilizzati prevalentemente in laboratorio, come strumenti
campione, per la taratura di altri voltmetri in quanto sono affidabili
se costruiti correttamente al fine di minimizzare gli inconvenienti
di cui sopra. Inoltre sono apparecchiature non soggette ad invecchiamento
dovuto alle molle.