E' utilizzato per rappresentare sullo schermo di un tubo a raggi catodici
l'andamento di una generica tensione , cioè della curva:
Lo schermo dell'oscilloscopio presenta una graglia la quale permette
la valutazione quantitativa sulle variazioni delle due tensioni. In
generale si ha:
mentre sullo schermo si ha la rappresentazione di :
la griglia più usata è quella composta da 8 divisioni verticali e
10 orizzontali. I contreolli verticali dell'oscilloscopio stabiliscono
la scala
verticale, mentre quelli orizzontali
stabiliscono la scala sulla base dei tempi
. La caratteristica
superiore rispetto ad altri strumenti analoghi, come ad esempio il
plotter, consiste nell'inerzia nulla del sistema tracciante, per cui
la frequenza massima del segnale che può essere visualizzato è molto
elevata ed è limitata solo dalle caratteridtiche costruttive dello
strumento. L'elemento base dell'oscilloscopio è il tubo a raggi catodici
(Cathode Rays Tube) i cui elementi costruttivi sono presentati in
figura:
Figure:
Schema logico del sistema di visualizzazione a C.R.T..
Il C.R.T. è un tubo a vuoto al cui interno viene generato, accelerato
e focalizzato un fascio elettronico. La parte finale è ricoperta da
uno strato di fosfori che si illuminano quando sono colpiti dal fascio
elettronico. Al fine di realizzare tutto questo è necessario che:
la temperatura del catodo venga portata a circa per mezzo
del filamento riscaldatore, in modo che avvenga l'emissione termoionica
degli elettroni;
il catodo e la griglia si trovino ad un potenziale negativo di
rispetto, al primo anodo ;
il primo anodo abbia potenziale zero.
In questo modo gli elettroni vengono accelerati verso il primo anodo.
La prima regolazione che si trova è quella relativa all'intensità
luminosa, realizzata variando la tensione tra catodo e griglia. Tra
questi è presente una tensione negativa che impedisce agli elettroni
emessi dal catodo di essere attirati dalla griglia. La tensione applicata
tra griglia e terra viene variata allo scopo di modificare l'intensità
del fascio. La corrente del fascio è massima quando la tensione tra
griglia ed il catodo è nulla, mentre è nulla quando questa tensione
è
in direzione del catodo. L'anodo centrale
è detto focalizzatore: esso si trova ad un potenziale più basso della
griglia, serve per focalizzare il raggio in modo da riprodurre il
piccolo punto che si forma sullo schermo dello strumento. L'accelerazione
degli elettroni viene realizzata con più anodi
all'interno del tubo. La velocità degli elettroni non deve essere
molto elevata affinchè il sistema di deflessione sia efficace: per
questo motivo, la tensione acceleratrice non supera i . Una
ulteriore accelerazione viene impressa agli elettroni con appositi
anodi post acceleratori. Questi sono posizionati a valle delle placche
di deflessione e hanno il compito di accelerare ulteriormente il fascio
elettronico per aumentare la luminosità della traccia sullo schermo.
Gli elettroni che colpiscono lo schermo dove sono depositati i fosfori,
generano l'immagine luminosa. I fosfori si dividono in base al colore,
alla traccia ed alla persistenza, per quest'ultima si ha:
persistenza breve: alcuni microsecondi;
persistenza media: alcuni millisecondi;
persistenza lunga: alcuni secondi.
Lo strato di fosfori è ricoperto da un sottile rivestimento d'alluminio
che rende uniformemente conduttiva l'area colpita dagi elettroni,
impedendo l'accumulo di cariche e favorendo la dissipazione del calore.
L'intensità luminosa non deve mai essere troppo elevata per non danneggiare
lo strato di fosfori.