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CADEI Ferdinando


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Cadei Ferdinando

 

nato a Caleppio (Parrocchia di S. Lorenzo) il 20 marzo 1838 da Giacomo e Luigia Cortesi, morì a Calatafimi il 15 maggio 1860. Dopo l'eroica giornata di Calatafimi, quale spettacolo miserando offre il campo di battaglia ! Ce lo descrive con la semplicità degna dell'epopea e con l'evidenza d'un quadro indimenticabile G. C. Abba , l'insuperabile cronista della grande gesta.

E tra i compagni che poche ore prima egli aveva visto pugnare ardenti di vita e che ora contempla caduti nell'immobilità tragica della morte, ecco, poco discosto da due carabinieri genovesi, Belleno e Sartorio, anche " Ferdinando Cadei di Caleppio, bel giovane di ventun anni, che, adagiato, sul fianco destro, pareva sogguardare timidamente ".

Figlio di una di quelle ottime nostre famiglie di possidenti che hanno sempre dato le migliori energie ed il miglior sangue alla patria, lo troviamo, ragazzo, studente privato di grammatica a Marlinengo, poi a 12 anni studente di umanità nell'anno scolastico 1850-51 al nostro Liceo-Ginnasio; indi all'Università di Pavia, nella facoltà di farmacia.

Ma che còsa è lo studio per la nostra gioventù di quell'epoca gloriosa, se non una spirituale preparazione a gettarsi nella grande prova per la liberazione della patria oppressa, un viatico al sacrificio supremo? Suona la diana del 1859 ed il Cadei lascia l'Università e corre volontario tra i Cacciatori delle Alpi (2° Reggimento); e l'anno dopo Garibaldi chiama per l'impresa leggendaria, e il Cadei, già prossimo ad essere diplomato farmacista, corre tra i primi. E' arruolato nella famosa 7° Compagnia degli studenti di Pavia, comandata da Benedetto Cairoli , insieme a cinque altri compagni bergamaschi: Isacco Arcangeli , Giuseppe Bresciani , Giuseppe Ghislotti , Agostino Pasquinelli e Carlo Scotti . Per la sua serietà ed il suo ardore è uno dei quattro su cui cade la scelta del comandante per il grado di sergente. E fa onore subito, a Calatafimi, al suo grado... con cinque palle nel petto! Per Regia Determinazione 8 aprile 1863 fu insignito di medaglia d'argento.

BIBLIOGRAFIA. - Elenco Uff., N. 197. - G. C. ABBA , Storia dei Mille, p. 131. - G. SYLVA , L'VIII Compagnia dei Mille, S.E.S.A., Bergamo, 1959, p. 133. - D'AYALA MABIANO, Vita degli Italiani benemeriti etc., p. 111. - GUALTIERO CASTBLUNI, Eroi Garibaldini, p. 192. - PECORINI-MANZONI, 15° Divisione, p. 498 ss. - Miscellanea di poesie d'occasione in Biblioteca Civica, R. 32-35. - Da documenti esistenti nell'Archivio dell'Università di Pavia (Scuola di farmacia - busta iscritti 1858-1859 Lett. A. L.) risulta che il Cadei fece il triennale tirocinio farmaceutico presso il farmacista Brevi di Bergamo dal 7-11-1856 al 7-4-1857, presso il farmacista F. Caccia di Sarnico dall'8-4-1857 al 17-8-1858 e presso il farmacista Liceo Pagani di Tagliuno dal 18-8-1858 al 5-11-1858. L'11 novembre 1858 si iscrisse al 1° corso di farmacia. (Dal Direttore di Segreteria della Univer- sità di Pavia 16-5-1932). - Notizie dal Comune di Castelli Caleppio, dalla signora Cornelia e Cav. Giuseppe Cadei (Castelli Caleppio - Adrara S. Martino). - E' dato anche nato il 14 marzo 1838. - Archivio di Stato di Torino. èè&agraàve;Per lui Ottavio Tasca, in occasione di una solenne commemorazione funebre celebrata pochi anni dopo a Tagliuno in suo onore, dettò questo sonetto che, non indegno dell'eroico giovane per la nobile e commossa ispira- zione e per la forma sobria e dignitosa, è opportuno ricordare: Qual pel trionfo della Fede oppressa Mentre il mesto adempiam funebre rito un di periuan dal martirio affranti Tu prega Iddio per l'itala fortuna di Cristo i difensor, novera i santi onde sia 'I gran riscatto alfin compito: martiri suoi la Libertade anch'essa. E ta, giovane eroe, cui fu commessa e muterem (quando, ogni giogo la nobil palma, accogli i sacri canti [infranto, ch'oggi per tè nel tempio innalzan tutta Italia sarà libera ed una) [quanti in concenti di gioia, il nostro pianto. teco son figli della terra istessa.

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Creato da: Astalalista - Ultima modifica: 26/Apr/2004 alle 21:37 Etichettato con ICRA
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