II ciclo: Il
mondo dei pixel materialità e immaterialità | Hardware e schermi, la
digitalizzazione delle immagini. Il mondo raster. |
26 - 04 - 04 /
LEZIONE VIII
Il
mondo Raster
1.
Leonardo 0.
Primo fondamentale quesito. Come faccio a trasmettere un disegno a distanza se
sono ai tempi di Leonardo? E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici (cioè
inviandolo manualmente). Come faccio in altre parole a "trasmetterlo"
effettivamente?
Soluzione: Lo traduco per punti, in coordinate geometriche
all’interno di una matrice, secondo un codice condiviso (adotto
in pratica la stessa logica del gioco “battaglia navale”).
Pertanto, per poter trasmettere questo
disegno, Leonardo ed io, dobbiamo darci delle regole:
1. dobbiamo scambiarci una Convenzione, come la costruzione
di due griglie identiche. àC
= convenzione
2. dobbiamo formalizzare la convenzione, ovvero dire che
tipo di convenzione vogliamo usare. Nel nostro caso sarà una convenzione Raster, ovvero una convenzione a punti,
(o bitmap = file grafico memorizzato come una serie di pixel che costituiscono
l’immagine), all’interno della griglia concordata
à
C = Raster
3. dobbiamo indicare i colori. In questo caso i
colori sono: Bianco e Nero
à
c/raster/BN/
4. dobbiamo concordare sulla risoluzione dell’immagine,
ovvero sulla quantità di Pixel (Picture elementi: punti che compongono
un’immagine grafica) contenuti nella griglia, in altre parole sull’unità di
misura da adottare (dpi = n. di pixel
per pollice).
È
bene ricordare che maggiore è il n. di pixel, a parità di area (griglia più
fitta), maggiore è la risoluzione dell’immagine .
àc/raster/BN/640x480
5. infine mettiamo le coordinate: numeri in verticale e lettere in orizzontale àc/raster/BN/640X480/n.
vert., let.oriz..
Leonardo: io:
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A |
B |
C |
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E |
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A |
B |
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Nel caso in cui vogliamo trasmettere un
disegno a colori dobbiamo seguire la
stessa logica di prima, ma questa volta dobbiamo inviare le informazione a
colori, attraverso un sistema che ci trasmetta la logica dei colori.
Anche
il colore corrisponde ad un codice condiviso, derivante dalla combinazione di
un numero finito di colori: LOGICA RGB, dove ogni punto ha una gradazione di
RED, GREEN, BLUE (ad esempio il colore x = RGB
7,18,3)
A
secondo della convenzione possiamo avere più, o meno, informazioni sul colore
(palette a 4, 8, 16 bit) e quindi più o meno n. di colori ( 16, 256, 65536
colori ), in cui il primo e l’ultimo sono il bianco e il nero.
Pertanto
la convenzione, per una trasmissione a colori diventa:
à
c/ raster/ 256: 7R, 180G, 230B/ 640x480/ n. vert., let.oriz..
La
logica delle risoluzioni:
Molti fotografi, oggi, scattano in tradizionale, poi
digitalizzano ad altissima risoluzione saltando la camera oscura e poi stampano
in vari modi con grandi plotter.
Il
mondo del fotoritocco nasce dal mondo aster, il quale consente infinite
manipolazioni:
nascono così le “phtoshoppate”, intendendo con questo
termine il trattamento nel mondo dell'immagine.
All’interno dei programmi raster c’è un rapporto assoluto circa la destinazione
dell'immagine e la sua risoluzione (risoluzioni standard in dpi):
72 dpi e 20 cm come base se la destinazione è lo
schermo del computer
150 dpi e scala reale se la destinazione è la stampa con stampanti media
risoluzione
300 dpi e scala reale se la destinazione è la stampa con stampanti alta
risoluzione.
Poche macchine sanno gestire altre risoluzioni, in
quanto queste sono a numeri quadratici ovvero quadrati che si quadruplicano.
Si apre quindi il grande mondo della digitalizzazione:
macchine digitali, scanner e tutti i programmi che li supportano.
Per quanto riguarda
gli scanner bisogna capire con che tipo di matrice concettuale posso
riprodurre l’immagine, lavorando sempre in una logica Raster.
Il minimo è di 72 dpi, ovviamente più è buono più
notizie può leggere e di conseguenza più sono i dpi, che possono raggiungere un
massimo di 2400 dpi.
La
profondità di un’immagine viene
rappresentata dai Bit, che possono essere
4, 8, 16 e 32, questi rappresentano la Capacità Ottica di lettura dei
colori ciò vuole dire la capacità dello scanner o della macchina digitale di
"raffrontare" un dato di colore esterno con una palette fatta da un
numero crescente di informazioni colore. Quindi questo parametro non ha a che
vedere con la risoluzione (che è meccanica) ma con l'accuratezza della
ripresa.. Le immagini a volte diventano piatte perché vengono lette con poche
variazioni di colori quindi con scanner con pochi Bit.
Lo scanner più comodo è la Web Cam una specie di
scanner che legge punti fotografandoli nel tempo.