CRICETO - le malattie
 
LE MALATTIE
Premettiamo che il criceto è un animale robusto e quindi se tenuto in modo appropriato e alimentato bene difficilmente si ammalerà, ma morirà di vecchiaia. Purtroppo però non si può escludere un eventuale malattia vediamo quindi quali possono essere i segnali che avvertono che il nostro piccolo amico non gode di buona salute:
1.Pelo ruvido e arruffato
2.Movimenti lenti ed insicuri
3.Fianchi incavati (animale molto magro)
4.Starnuti e tosse
5.Fuoriuscita di muco dal naso
6.Regione anale sporca(diarrea)
7.Perdita di pelo, magari a chiazze.
Al primo apparire di una o più di queste manifestazioni bisogna portare subito l’animale da un veterinario che deve essere specializzato nella cura di criceti (bisogna quindi informarsi prima).
LE MALATTIE PIU’ COMUNI E I LORO RIMEDI

Rottura di un dente
Se ciò dovesse accadere non è un grosso problema dato che i denti dei criceti continuano a crescere per tutta la vita, bisogna però eliminare la causa, spessa da ricercarsi in un alimentazione povera di calcio e di minerali. Per ovviare a questo problema in commercio si trovano delle tavolette di calcio da appendere alla gabbia, in modo che l’animale ne possa rosicchiare a seconda delle sue necessità; altrimenti si possono aggiungere i sali minerali in soluzione nell’acqua da bere, oppure modificare gli alimenti su consiglio del veterinario.

Denti troppo lunghi
Se non si danno alimenti duri da mangiare o pezzetti di legno al criceto, esso non ha la possibilità di consumare ed affilare gli incisivi, che continueranno a crescere fino ad impedire all’animale di mangiare, condannandolo quindi a morire di fame. Se ciò dovesse accadere si deve ricorrere assolutamente al veterinario per accorciarli usando una lima, assolutamente vietato provare a farlo da soli!!! Per evitare di arrivare a questi estremi è sempre meglio lasciare a disposizione dell’animale del pane secco, dei pezzetti di legno dolce o le mattonelle di calcio e minerali.

Allergia agli antibiotici
Il criceto è allergico a questi antibiotici: streptomicina, penicillina e procain-penicillina. Sono assolutamente tossici!!!

LCM o coriomeningite linfocitaria
E’ una malattia trasmessa dai topi che colpisce i criceti giovani entro i 3 mesi di vita. Fortunatamente la guarigione avviene dopo circa 3 settimane. Questo virus difficilmente causa la morte del criceto, che però una volta guarito, ne porta i segni e cioè: colonna vertebrale storta, pelo arruffato, magrezza e svogliatezza. Anche l’uomo può ammalarsi tramite il contatto con le feci, le urine e la saliva infette. Dopo 1 o 2 settimane di incubazione si arriva alla malattia, che assomiglia ad un influenza. Non è un infezione pericolosa per l’uomo, eccetto per le donne gravide, perché può causare malformazioni nel feto o un parto prematuro. Per questo motivo è meglio che non abbiano criceti giovani (sotto i 3 mesi di vita) per tutto il periodo della gravidanza.

Infiammazione polmonare
E’ causata da virus di origine diversa e provoca starnuti e fuoriuscita di muco dalle narici. Portare immediatamente l’animale dal veterinario, pena la morte.

Deficenze alimentari
A volte ci si dimentica che i criceti sono animali onnivori, per cui necessitano di un alimentazione variata e comprendente alimenti di origine animale (un terzo dell'alimentazione complessiva). Vediamo quindi quali sono gli effetti della carenza dei seguenti elementi:
-vitamina A: perdita di pelo; la pelle dove è caduto il pelo diviene ruvida e secca; gli acari si riproducono maggiormente, causando lesioni alla pelle; sono più soggetti alle infezioni, soprattutto alla diarrea;
vitamina E: sterilità, soprattutto nei maschi, e crescita stentata dei giovani.
vitamine del gruppo B: perdita di peso e dimagrimento accentuato; perdita di pelo; scarsa fertlità e disturbi digestivi;
calcio: decalcificazioni osse e quindi fragilità delle ossa, che si rompono più facilmente; perdita di pelo e diarrea;
fosforo: è sempre associato alla carenza di calcio, rachitismo e fragilità delle ossa;
sodio: disturbi digestivi e visivi, con lacrimazione e congestione degli occhi; alterazione della produzione degli ormoni;
magnesio: eccitabilità e agitazione, comparsa di crampi muscolari alle zampe, diarrea, perdita del pelo;
ferro: calo dei globuli rossi che causa estrema stanchezza, disturbi digestivi e sofferenza muscolare, presenza di infezioni e di sterilità;
iodio: disturbi alla tiroide che causano ritardo nella crescita.

Acari
I criceti sono spesso portratori di acari, che non si rendono visibili grazie al folto pelo dell'animale. Causano però forte prurito, croste ed eczemi sulla pelle. Per liberare i nostri piccoli amici da questi fastidiosi ospiti si usa fare un bagno al criceto con un prodotto insetticida. Bisogna però asciugare molto bene l'animale per evitare che si raffreddi prendendo la polmonite. Chiedere comunque prima consiglio al veterinario sul prodotto da usare.

Mal della coda bagnata
E' un'infezione che colpisce l'intestino e causa inizialmente una fuoriuscita di liquido gelkatinoso che fa sì che la regione anale e la coda siano sempre bagnati (da cui il nome); successivamente si ha diarrea e il quadro clinico precipita velocemente. Spesso il decorso dell'infezione è talmente rapido che non si ha il tempo di intervenire e l'animale muore nel giro di 2 o 3 giorni al massimo, alcuni invece resistono alcune settimane dopodichè o muoiono ugualmente o guariscono e diventano portatori sani. Per combattere questo tipo di infezione si usano gli antibiotici, ma, essendo i colibatteri di ceppi diversi, bisogna selezionarli prima su un terreno di coltura e poi fare antibiogramma per stabiolire l'antibiotico giusto da somministrare. Purtroppo spesso la malattia non dà il tempo di eseguire le prove di laboratorio e quindi si somministra agli animali un antibiotico a largo spettro di azione, sperando in un po' di fortuna. Bisogna anche sterilizzare accuratamente la gabbia e le attrezzature interne, l'eventuale paglia e il materiale del nido vanno bruciati, così come la sabbia utilizzata sul fondo della gabbia, in modo da non propagare l'infezione. Attenzione a lavarsi molto accuratamente le mani per non trasmettere il colibattero degli animali ammalati a quelli sani.

Tumori
Di norma vengono colpiti solo i criceti in età adulta, colpiscono più di frequente il fegato, la pelle e le orecchie. E' possibile tentare una operzaione, ma data l'età dell'animale, spesso avanzata, non è sempre consigliabile farla.

Pulci e pidocchi
In coomercio, per questi ectoparassiti, si trovano polveri insetticide appositamente studiate per gli animali; la gabbia e il materilae del nido vanno ugualmente cosparsi con la polvere in modo da distruggere anche le uovo. Anche in questo caso consultare prima un veterinario.

Infiammazione degli occhi
Può verificarsi a causa di un colpo d'aria e del pulviscolo della sabbia utilizzata per il fondo della gabbia. Un veterinario vi prescriverà un semolice collirio decongestionante da mettere direttamente nell'occhio della bestiola.
GLI INFORTUNI

Piccole ferite
Le piccole ferite vengono curate dal criceto stesso utilizzando la saliva. Noi dobbiamo solo porre attenzione che la ferita non si infetti, altrimente dobbiamo pulirla accuratamente con un disinfettante (che non bruci).

Fratture
Sono la conseguenza di rovino cadute. Spesso le piccole fratture composte si rimarginano da sole. Noi dobbiamo limitarci ad aiutare il criceto mettendolo da solo in una gabbia abbastanza piccola e possibilmente arredata solo con la casetta per dormire. Le fratture scomposte, invece, devono essere messe apposto dal veterinario, che provvederà successivamente a fasciare la zampetta; fascia che verrà prontamente rosicchiata dal criceto!!!

Paralisi
A volte le cadute sono csì rovinose da causare danni alla colonna vertebrale, con conseguente parsalisi delle zampe posteriori. La paralisi può essere temporanea o permanente. In ambedue i casi il criceto necessita di riposo assoluto e di calore. Qualora la paralisi sia permanente il nostro piccolo amico trascinerò le zampe posteriori per il resto della sua vita :-(

Lesioni interne
Sono anch'esse il risultato di rovinose cadute. Difficili da diagnosticare, si può supporre la loro presenza quando si vede il criceto sofferente e in gravi difficoltà. Solo il veterinario è in grado di fare la diagnosi e di prendere provvedimenti.