Floema Case di Legno...        

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Floema o Libro

(scienze) Tessuto vascolare delle piante superiori, o tracheofite, deputato al trasporto delle sostanze organiche dagli organi fotosintetici (foglie) al resto della pianta, vale a dire ai siti di utilizzazione (gemme, fiori, frutti, semi) e agli organi di riserva in cui vengono temporaneamente immagazzinate (radici, fusto, tuberi). Detto anche libro, è costituito da elementi longitudinali specializzati, che corrono parallelamente a quelli dello xilema, il tessuto deputato al trasporto dell’acqua e dei sali minerali. L’insieme degli elementi del floema e dello xilema costituisce i fasci conduttori, o fasci cribro-legnosi, condotti sottili che percorrono il fusto in tutta la sua lunghezza e che si diramano nelle foglie, di cui costituiscono le nervature. 

Fusto: struttura In tutti i tipi di piante il fusto è costituito dagli stessi tipi di tessuto vascolare (xilema e floema), midollo e tessuto dermico. Mentre però il fusto erbaceo, caratteristico di tutte le angiosperme monocotiledoni e di una parte delle dicotiledoni, cresce esclusivamente in senso primario, vale a dire verso l'alto, per divisione attiva delle cellule apicali, quello legnoso delle dicotiledoni presenta anche il meccanismo di crescita secondaria, a cui si deve l'aumento di spessore. Nelle dicotiledoni gli anelli di crescita del legno vengono prodotti annualmente per divisione delle cellule del cambio.


DISPOSIZIONE DEI FASCI NEL FUSTO 

Crescita secondaria del fusto La crescita secondaria è il processo attraverso il quale le piante si accrescono in spessore, aumentando progressivamente il diametro del fusto e delle radici. Si verifica nelle gimnosperme (come pini e abeti) e nelle angiosperme dicotiledoni legnose (come aceri, tigli, platani), nelle quali permette il raggiungimento di altezze spesso considerevoli. Avviene grazie all'attività del cambio cribro-vascolare e del cambio subero-fellodermico, due gruppi di cellule non differenziate capaci di dividersi e di produrre nuovi tessuti; in particolare, lo xilema (o legno) secondario, che da solo costituisce il 95% del diametro di radici e fusti. La sequenza di immagini illustra in modo semplificato il passaggio dalla struttura primaria a quella secondaria di un fusto di dicotiledone.

I fasci cribro-legnosi sono disposti all’interno del fusto in modo diverso a seconda del tipo di pianta. Nelle dicotiledoni formano un anello nella zona periferica del cilindro centrale, in prossimità della parete esterna; nelle monocotiledoni sono distribuiti in ordine sparso, in tutto lo spessore del fusto. All’interno di ogni fascio, gli elementi del floema sono rivolti verso l’esterno della pianta, quelli di xilema verso l’interno. 

Nelle dicotiledoni legnose, inoltre, si distingue un floema primario e uno secondario: il primo è quello generato dal tessuto meristematico apicale, vale a dire dal tessuto presente nelle gemme, responsabile della crescita della pianta in altezza; il secondo viene prodotto stagionalmente dal tessuto meristematico del cambio, responsabile della crescita in spessore del fusto. Via via che viene creato il floema secondario, quello primario viene compresso verso la parete esterna del fusto e degenera. 


LE CELLULE DEL FLOEMA 

Trasporto dell'acqua nelle piante tracheofite L'abbandono dell'ambiente acquatico e la conquista delle terre emerse ha comportato per le piante un duplice problema: la necessità di un apparato di sostegno e un sistema per trasportare le sostanze nutritive a tutte le parti dell'individuo. La comparsa di un sistema di vasi conduttori (trachee e tracheidi del legno e tubi cribrosi del libro) capaci di trasportare la linfa e dotati di pareti rigide e lignificate (nel caso delle trachee del legno) ha risolto efficacemente questi problemi, permettendo alle piante superiori di diffondersi in tutti gli ambienti subaerei e di raggiungere altezze considerevoli.Per concessione della BBC Worldwide. Tutti i diritti riservati. 
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Le cellule che costituiscono il floema sono di due tipi: gli elementi cribrosi e le cellule compagne. I primi sono cellule allungate, disposte in serie verticali a formare i fasci vascolari continui. A differenza delle cellule dello xilema, che sono cellule morte, quelle del floema sono elementi vitali, seppure caratterizzati da una struttura atipica, priva di nucleo, di ribosomi, di microtubuli e dell’apparato di Golgi. Le sostanze nutritive passano da un tubo cribroso a un altro attraverso i pori (cribri) delle pareti perforate. Le cellule compagne, più piccole, sono elementi vitali dotati di una struttura ordinaria; la loro funzione sembra essere di supporto ai tubi cribrosi. In alcuni casi, fanno parte del floema alcune fibre con funzioni di sostegno (sclereidi). 

 

 


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Copyright © 2008 La casa di Adri                         Aggiornato il: 13 aprile 2008