IL CATTOLICESIMO AL VAGLIO DELLA STORIA
Dal Vaticano II al 1999
a cura di Paul Robison

LEZIONE 3

La CCR dal 1970 al 1978 e l'Opus Dei

In questa lezione saranno esaminati gli eventi nella CCR sotto Paolo VI e Giovanni Paolo I. Seguirà un'interpretazione e la lezione si concluderà con una descrizione dell'Opus Dei.

Nei primi anni 70 è iniziata una specie di trasformazione culturale che ha avuto un effetto profondo sul popolo italiano e sulla CCR: la cultura di «elite» è stata sostituita dalla cultura di massa; la società tradizionale e materialistica è stata sostituita da una società piu soggettiva; i valori familiari tradizionali sono stati sostituiti da una nuova visione della sessualità (rapporti sessuali fuori del matrimonio e liberazione della donna) (1) La critica nei confronti della CCR ha riguardato il trattamento da essa riservato a Hans Kung e Marcel Lefebvre. Il libro di Kung, « L'infallibilità ?  Una Domanda », ha messo in dubbio la convinzione ermeneutica su questa dottrina del 1870 (2) «Nel 1975 la Congregazione per la Dottrina della Fede [da ora in poi CDF] ha dato un primo avvertimento a Kung per altri suoi scritti ed insegnamenti teologici.  Nel 1979 gli è stato revocato l'incarico di insegnare presso la facoltà cattolica » (3) Lefebvre, un integralista francese, è stato incoraggiato dal settore tradizionale della Curia (4) Nel 1974 egli ha scritto che Satana  è stato l'ispiratore dei principi della Rivoluzione Francese: libertà, uguaglianza e fraternità, che la CCR avrebbe dovuto condannare (5) La Rivoluzione ha fatto perdere allo Stato la sua posizione cristiana e questo ha ostacolato il compito della Chiesa di imporre un'etica giusta (6) «Il Vaticano II  appare cosi' come un 'colpo maestro di Satana' in quanto permette di 'diffondere i principi rivoluzionari introdotti nella chiesa per mezzo della stessa autorità della chiesa'» (7) Menozzi ha spiegato: «Per Lefebvre il primo attacco all'autorità della chiesa viene infatti dal tentativo di Lutero, ispirato da Satana, di affidare all'individuo l'interpretazione della Scrittura, sottraendola alla gerarchia ecclesiastica » (8) Quest'attacco ha introdotto l'Illuminismo che, avendo esaltato la ragione umana, ha causato la Rivoluzione Francese ed ha tolto alla gerarchia il controllo dello Stato.  Da questi errori sono nati il liberalismo, il socialismo e il comunismo, i quali hanno cercato di portare via alla Chiesa ogni forma di controllo sociale.  Il Vaticano II è stato l'ultimo anello della catena, «la quinta colonna », di un processo diabolico che mirava a promuovere l'indipendenza dell'uomo dalla Chiesa (9) Paolo VI ha denunciato «lo stato psicologico» di Lefebvre, sottolineando la sua perdita di lucidità (10) .

Nel frattempo sono intervenute alcune riforme ed altri cambiamenti.  Nel 1970 viene emanato un decreto secondo cui i cardinali con più di ottant'anni non possono partecipare all'elezione papale (11) Nell'enciclica Octogesima adveniens (maggio 1971), Paolo VI prende atto che la CCR ha perso ogni opportunità di poter incidere sulle cause politiche e sociali e si è rifiutato di fare annunci su problemi sociali (12) C'è stata da parte dei teologi una riscoperta della politica che ha fatto fiorire «le teologie politiche », come quella della Rivoluzione e della Liberazione (13) La crisi delle vocazioni ha provocato un'emorragia nella leadership cattolica: «Nel 1971 il mondo cattolico contava 270.737 preti diocesani, vale a dire l'8% in meno dell'anno precedente » (14) Moon ha notato come 25.000 preti abbiano abbandonato il loro ufficio durante la decade precedente (15) C'è stata un'iniziativa nelle comunità cattoliche italiane per radicare bene i loro membri: «Il piano pastorale del '73 (Evangelizzazione e sacramenti) fa un passo avanti nella radicalizzazione. ... Si mette in primo piano il problema della identità cristiana come problema concreto di identificazione e di socializzazione della fede: non piu' legandolo alla forza della ritualità ripetitiva e spesso diventata fattore anche di tradizione culturale esterna alle persone ». Parola d'ordine: «evangelizzazione, prima che sacramentalizzazione» (16) Dal 1973 al 1977, è stata messa l'enfasi su uno o più dei sacramenti (17) .

Durante gli ultimi anni del Paolo VI ci sono state nella CCR delle riforme, degli incontri ecumenici e delle tensioni.  Nel maggio 1974 è stata approvata dagli italiani una nuova legge sul divorzio (18) Nell' ottobre 1975 il numero dei cardinali che possono partecipare ad un'elezione è stato fissato a 120 e questo gruppo è diventato molto internazionale con più di 30 paesi rappresentati (19) Nel dicembre 1975 Paolo VI ha previsto lo sviluppo di una pluralità di forme cristiane che sarebbero state molto diverse da quella occidentale (20) Gli incontri ecumenici hanno incluso: il Concilio Ecumenico delle Chiese a Ginevra nel 1975, scambi intensi con la Chiesa Anglicana (è stato fatto un accordo nel 1976 nel quale la Chiesa Anglicana ha accettato l'autorità papale), scambi con i musulmani (un incontro a Tripoli nel febbraio 1976) e con gli ebrei (21) Nel 1976 è stato revocato Il titolo religioso a Lefevbre (22) La Curia Romana, che  nel 1961 era di 1322 membri, è stata allargata nel 1978 a 3.146 membri (23) La lettera di Paolo VI alle Brigate Rosse per la liberazione di Aldo Moro dell' aprile 1978 è stata da loro ignorata (24) Paolo VI è morto il 6 agosto 1978.

Il 26 agosto 1978 il patriarca di Venezia, Albino Luciani, è diventato papa Giovanni Paolo I (un nome nuovo che ha onorato i suoi successori) (25) Egli ha voluto cambiare la funzione del Sinodo dei vescovi e ha dato un aiuto ai poveri (26) E' morto improvvisamente il 29 settembre 1978 (alcuni pensano che sia stato ucciso) (27) .

Ecco ora una breve interpretazione degli eventi. Il fermento culturale ha dimostrato che gli italiani erano pronti per i cambiamenti, anche per quelli più radicali. Sia il popolo che la leadership cattolica si sono sentiti traditi e « le rapide del dissenso sono diventate le onde formidabili della scontentezza e della ribellione» (28) Il terzo compito di papa Paolo VI è stato il recupero del controllo della sua nave sballottata. Non deve quindi sorprendere che il Pontifice abbia approvato delle misure per radicare bene i fedeli. La leadership cattolica ha abbandonato «la chiesa sotto la Parola » per tornare «alla chiesa sotto i sacramenti».

L'approvazione da parte del popolo italiano della legge sul divorzio ha dimostrato il suo disappunto nei confronti della direzione della CCR. Le azioni disciplinari nei confronti di Kung e Lefebvre hanno sottolineato la volontà della Curia di mantenere un'apparenza progressiva (nessun ritorno all'integralismo) e la sua avversione a ripensare i dogmi amati (come l'infallibilità). Paolo VI, nei suoi 15 anni di pontificato, ha ratificato 40 accordi, più dei tre papi precedenti messi insieme, ed è stato deciso a fare quadrato attorno alle dogmatiche del Vaticano I (29) La maggior parte delle sue riforme sono state strutturali e non dottrinali.  E' stato scritto: «Gli ultimi anni del pontificato di Paolo VI lasciarono una sensazione di crisi » (30) Sebbene gli sforzi ecumenici di Paolo VI fossero applauditi, molti italiani sono rimasti «perplessi, confusi e anche ribelli verso il corpo ecclesiastico che ha dettato loro la fede per molto tempo» (31) Il periodo di Giovanni Paolo I è stato troppo breve per produrre qualcosa di significativo, ma egli ha esaltato l'organizzazione dell'Opus Dei (32) .

Avendo nominato l'Opus Dei  (da ora in poi OD), forse potrebbe essere utile dire qualcosa di più su questa organizzazione.  L'OD fu fondata nell'ottobre del 1928 da Josemaria Escriva (1902-1975), il quale promise ai suoi seguaci «il Paradiso», permise alle donne di entrare nel 1930, avversò il comunismo negli anni 30 e 40, stabilì il suo capoluogo a Roma nel 1947, ricevette il riconoscimento del Vaticano nel 1950, negli anni 60 chiese ad ogni personalità ecclesiastica importante di visitarli (Wojtyla ha parlato ad uno dei loro incontri), nel 1969 iniziò la sua salita verso una posizione più importante, negli anni 70 alcuni dei suoi esponenti divennero membri della Curia Romana, raggiunse una posizione elevata nel 1982, fondò a Roma nel 1985 una scuola teologica  e nel 1989 stampò suoi «Statuti » (che hanno rivelato una «struttura severamente gerarchica ed autoritaria») (33) Hertel ha detto: «L'organizzazione, che si attiene rigorosamente allo spirito degli anni della sua formazione (1928-1946), è l'esempio piu lampante della tendenza restauratrice [cioè integralista] della chiesa cattolica mondiale » (34) Il suo principio guida è stato: « Chi domina in un paese ne determina anche la religione » (35) Lo scopo dell'OD è stato spiegato con queste parole: « Noi abbiamo la grande ambizione di santificare e di cristianizzare le istituzioni dei popoli, della scienza, della cultura, della civiltà, della politica, dell'arte e dei rapporti sociali. Tutto dovrebbe essere cristiano, come espressione sociale e collettiva della fede degli esseri umani e come strumento per la salvezza delle anime, per mantenerle nella loro fede e portarle a Dio » (36) Felzmann, un ex-membro, ha paragonato il lavoro dell'OD ai Templari che vollero prendere la Terra Santa ai musulmani nel 12° secolo: « L'intenzione dell'OD è di liberare il cristianesimo da tutto ciò che noi chiamiamo modernismo, soggettivismo, marxismo e materialismo » (37) Felzmann ha detto anche che negli anni 60 c'è stata in ogni parte dell'OD «una grande paura, essenzialmente a causa del Concilio Vaticano II, che si volgeva contro il suo ideale di chiesa, contro la concezione preconciliare della finalità della chiesa, contro la visione di Pio X» (38) L'unica enfasi dell'OD è stata quella sulla « santificazione» del lavoro di una persona: «La vera innovazione rivoluzionaria che l'OD ha portato nella chiesa cattolica, non è stato quindi di ordine spirituale ma temporale [cioè la glorificazione di Dio tramite il lavoro] ... mai, in precedenza, una comunità ecclesiale aveva sviluppato tecniche, così dichiaratamente rivolte alla società civile, come ha fatto l'OD ...» (39) .

L'OD ha sviluppato una prassi che crea delle difficoltà per quelli che dal di fuori vogliono indagare e capire. L'OD mantiene il segreto sui suoi membri e sui loro legami con l'organizzazione; quindi, è molto diffcile sapere chi sia il vero responsabile di certe azioni (un giornalista non può dire: « L'OD e' responsabile per ...», ma: « un'organizzazione vicina all'OD e' responsabile per ... ») (40) L'OD dice che persegue degli scopi strettamente spirituali, ma in realtà molti dei suoi scopi sono soltanto temporali (41) Hertel ha fornito numerosi esempi che dimostrano la forte influenza, le ricchezze abbondanti e le violazioni giuridiche dell'OD (42) Nella Spagna, l'OD è chiamata « La Santa Mafia». (43) .

L'esaltazione da parte di Giovanni Paolo II dell'OD alla posizione di « prelatura personale» nel 1982, è stata considerata una pietra miliare (44) L'attuale leader, Del Portillo, ha spiegato: « ... la trasformazione dell'OD in una 'prelatura personale' offre alla Santa Sede la possibilità di disporre con maggiore efficienza di un corpo mobile di sacerdoti e laici (accuratamente preparati) per portare ovunque un potente fermento spirituale e apostolico di vita cristiana; e questo innanzitutto in campo sociale e nella vita professionale, ... » (45) Nel 1979 c'erano 72.375 membri in 87 paesi. Questi membri erano associati con 479 scuole, 604 pubblicazioni, 52 stazioni di trasmissione, 38 agenzie di informazione e 12 case editrici. Nel 1991 c'erano 1.429 sacerdoti e 345 seminari. Nel 1989, i membri sono cresciuti a 80.000 (46) .


NOTE A MARGINE

1 Zagheni, L'Età Contemporanea,  421-434. torna al testo
2 Zizola, I Papi del XX Secolo, 78. torna al testo
3 Funk & Wagnalls New Enyclopedia, 1994, s.v. "Hans Kung" [CD-ROM]  (Infopedia, Future Vision Inc., 1995). torna al testo
4 Daniele Menozzi, La Chiesa Cattolica e La Secolarizzazione  (Torino: Giulio Einaudi Editore, 1993), 202. torna al testo
5 Ibid., 203. torna al testo
6 Ibid., 205. torna al testo
7 Ibid., 206. torna al testo
8 Ibid., 207. torna al testo
9 Ibid. torna al testo
10 Ibid., 221. torna al testo
11 Zizola, I Papi del XX Secolo, 69. torna al testo
12 Ibid., 76. torna al testo
13 Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 86. torna al testo
14 Ibid., 85-86. torna al testo
15 Ron Moon, "Winds Are Blowing," Roman Forum  14 (May-June 1971), 4. torna al testo
16 Sartori, L'Ecclesiologia Contemporanea, 190. torna al testo
17 Ibid. torna al testo
18 Zizola, I Papi del XX Secolo, 77. torna al testo
19 Ibid., 69. torna al testo
20 Ibid., 78. torna al testo
21 Ibid., 71. torna al testo
22 Ibid., 95. torna al testo
23 Ibid., 68. torna al testo
24 Ibid., 78. torna al testo
25 Ibid., 79. torna al testo
26 Ibid., 80-81. torna al testo
27 Ibid., 81-82. torna al testo
28 Edwards, "The Councils and Vatican II," 13. torna al testo
29 Zizola, I Papi del XX Secolo, 69, 78. torna al testo
30 Duroselle, Mayeur e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 87. torna al testo
31 Ron Moon, "The Winds of Change Are Blowing," Roman Forum 14 (January-Februrary 1971),1. torna al testo
32 Hertel, I Segreti, 152. torna al testo
33 Ibid., 27, 35, 100, 121-129, 148-154. torna al testo
34 Ibid., 25-26. torna al testo
35 Ibid., 47. torna al testo
36 Ibid., 80 (da un articolo in una pubblicazione dell'OD nel 1963). torna al testo
37 Ibid., 99. torna al testo
38 Ibid., 291. torna al testo
39 Ibid., 47. torna al testo
40 Ibid., 57. torna al testo
41 Ibid. torna al testo
42 Ibid., 60-78, 142-163. torna al testo
43 Ibid., 79. torna al testo
44 Ibid., 155. torna al testo
45 Ibid., 158. torna al testo
46 Ibid., 49-50. torna al testo


DOMANDE PER ULTERIORI RIFLESSIONI

1. Cosa possiamo imparare dal trattamento della CCR nei confronti di Kung e Lefebvre?

2. Quali erano alcuni problemi nella CCR dal 1970 al 1978?

3. Chi fu papa dopo Paolo VI?

4. Sei d'accordo con l'interpretazione dell'autore sugli eventi?  C'erano altri eventi importanti che devono essere ricordati?

5. Qual e' lo scopo e l'enfasi unica dell'Opus Dei ?

6. Perche i membri nell'Opus Dei  avevano paura del Vaticano II?

7. Quali statistiche dimostrano che l'Opus Dei e' potente?