IL CATTOLICESIMO AL VAGLIO DELLA STORIA
Dal Vaticano II al 1999
a cura di Paul Robison

LEZIONE 6

La CCR dal 1986 al 1991

Questa lezione continua ad esaminare gli eventi della CCR. La situazione politica che cambia ha avuto un effetto sulla CCR.  Un'altra interpretazione dei fatti concluderà la lezione.

Il papa ha visitato nel 1986 nove paesi (1) Kung ha osservato che il papa ha perso molto la simpatia del popolo nell'America Latina dopo la sua campagna contro la teologia della liberazione, la censura del teologo Leonardo Boff e il maltrattamento del clero (2) Il papa è stato ricevuto con freddezza in Africa dopo che egli ha parlato contro la teologia africana e ha dimostrato insensibilità verso le tradizioni delle tribù (3) Lunati ha notato questa strategia politica rinnovata: « L'opera di attacco ai regimi totalitari prosegue, con gli strumenti pubblici degli scritti e con l'azione diplomatica e politica » (4) Si sono visti alcuni gesti ecumenici: il papa ha visitato la Grande Sinagoga a Roma; è stato presente ad un giorno di preghiera interconfessionale ad Assisi, «un simbolo definitivo della fine dell'età delle crociate»; ha scritto l'enciclica Dominium et Vivificantem per celebrare il 1.600° anniversario del primo Concilio di Costantinopoli e per mettere in enfasi l'unità delle chiese cattoliche occidentali ed orientali (5) Il papa ha scritto una lettera ai vescovi sugli omosessuali (6) .

Il papa ha visitato sette nazioni nel 1987 (7) Nella sua enciclica su Maria (il 25 marzo), Giovanni Paolo II ha espresso il suo desiderio che le donne non lavorino ma rimangano a casa (8) Il 1987 è stato il 25° anniversario del Vaticano II e numerosi teologi hanno dato le loro valutazioni sulle riforme. In una grande opera critica, Anton ha detto: «Infine la Chiesa postconciliare ha concentrato tutte le sue energie nella riforma delle sue istituzioni sia a livello universale che locale, mentre non ha fatto, su quella 'atrofia dottrinale' di cui si è parlato, dei progressi che siano capaci di cambiare la situazione e di evitare ogni tendenza di ritorno a posizioni del passato. ... Ma la creazione e la messa in atto di forme di azione collegiale ha sollevato nel campo ecclesiologico nuovi problemi per i quali l'ecclesiologia non trova una risposta diretta nei decreti conciliari » (9) Denzler ha osservato: «... appare con sempre maggiore chiarezza che questo pontificato, in realtà, continua la cosiddetta 'epoca Piana' (dei papi di nome Pio) ... le cui dichiarazioni ufficiali recano inconfondibile il marchio della teologia neoscolastica, che ha trovato il suo coronamento nei dogmi del Concilio Vaticano I, sul primato di giurisdizione e di magistero del papa » (10) Kung ha notato alcuni contrasti: «Cosi' la catena delle contraddizioni non finisce mai: un gran parlare di diritti umani, ma nessuna giustizia attuata nella prassi verso teologi e religiose; vibrate proteste contro le discriminazioni dei cattolici nella società, ma discriminazione praticata all'interno della Chiesa proprio nei confronti delle donne; una lunga enciclica sulla misericordia, ma nessuna misericordia praticata nei confronti dei divorziati e dei preti sposati, e cosi' via » (11) Kung ha anche affermato che la CDF ha funzionato come un regime contro i moralisti nordamericani, i teologi della liberazione latino-americani e africani e i dogmatici europei (12) Egli ha aggiunto ancora: «Per fortuna il movimento conciliare ed ecumenico ... continua alla base, nelle singole comunità. La crescente alienazione fra la 'Chiesa dal basso' e la 'Chiesa dall'alto', fino all'indifferenza, ne è il risultato » (13) Il Sinodo dei vescovi è stato convocato dal papa nell'ottobre del 1987 per discutere il problema dei laici nella CCR. Da quest'incontro è nato un documento il quale, non solo ha lodato i movimenti, ma ha anche espresso la riserva della Santa Sede di dare un riconoscimento ufficiale a quelle aggregazioni laicali che vi si associano con un generico appello a risolvere ogni difficoltà nella comunione ecclesiale (14) La successiva enciclica (il 30 dicembre) ha dato un indirizzo sui problemi sociopolitici: né il capitalismo né il marxismo sono stati innalzati come modelli da seguire perché tutti e due hanno portato all'imperialismo e al materialismo; soltanto la solidarietà e numerose riforme potranno dare una speranza per rimediare allo squilibrio attuale fra le nazioni (tali riforme includono: « la riforma del sistema internazionale del commercio, ipotecato dal protezionismo e dal crescente bilateralismo; la riforma del sistema monetario e finanziario mondiale, oggi riconosciuto insufficiente; la questione degli scambi delle tecnologie e del loro uso appropriato; la necessità di una revisione della struttura delle organizzazioni internazionali esistenti, nella cornice di un ordine giuridico internazionale»); la pace sarà il frutto della solidarietà (15) .

Nel 1988 il papa ha visitato dodici paesi (16) La Curia è stata interessata da una mite riforma e Lefebvre è stato scomunicato come scismatico (17) Molti cattolici, specialmente quelli coinvolti nelle teologie femministe, africane e rivoluzionarie, sono stati scoraggiati « dai continui richiami pontifici alla difesa più scrupolosa dell'ortodossia romana e da un sostanziale pessimismo nel discernimento dei 'segni dei tempi' » (18) E' stato notato: «Il fenomeno più inquietante per la Chiesa in questi anni [gli ultimi degli anni '80] è stata la secolarizzazione» (19) Zahrnt ha osservato che non si può parlare più di una Chiesa unica e l'inclinazione dell'uomo moderno verso il pluralismo continuerà a stimolare movimenti diversi e decentralizzati (che trova un parallelo nei cambiamenti della politica italiana) (20) .

Il papa ha toccato la terra di tredici nazioni nel 1989 (21) Come abbiamo notato nella Lezione 2, alcuni paesi comunisti ed il Muro di Berlino sono caduti. Lunati ha citato l'interpretazione del papa su questi eventi: «Perciò gli avvenimenti del 1989 'hanno un'importanza universale' ed hanno mostrato il 'disegno misericordioso di Dio che agisce nella storia' » (22) Riccardi ha visto l'ascendente del papa come un fattore chiave per stimolare questi eventi: «Se Giovanni Paolo II ha realizzato una ripresa d'orgoglio del cattolicesimo in tutto il mondo, la sua vera vittoria è nell'Est.  Forse è solo il papa il vincitore sul terreno politico-sociale di tutto il Novecento » (23) Circa 160 teologi cattolici hanno firmato « La Dichiarazione di Colonia» per dimostrare la loro disapprovazione del neo-centralismo del Vaticano (24) Il papa ha ricevuto l'arcivescovo di Canterbury, Runcie, e Mikhail Gorbaciov (25) .

Nel 1990 il papa ha visitato quattordici paesi (26) Zizola ha osservato che la successiva mossa della Santa Sede, dopo la caduta del comunismo, è stata quella di ottenere uno status legale per la libertà religiosa nei paesi ex-comunisti (27) Il 15 marzo 1990 la Santa Sede e l'Unione Sovietica hanno stabilito dei rapporti diplomatici (mai esistiti sotto gli Zar) (28) Alcuni altri cambiamenti sono avvenuti dentro la CCR. Giolo e Salvarani hanno di nuovo sottolineato il sorgere dei movimenti: « Al punto che si può dire che negli anni '80 è cambiata la configurazione del movimento cattolico e si è passati, probabilmente in modo irreversibile, dal movimento cattolico ai movimenti » (29) Sartori ha notato un nuovo tema per le comunità italiane: « Già verso la fine degli anni '80 apparirà chiaro che il piano 'comunione e comunità ' orienta necessariamente alla missione, ma saranno gli anni '90 a registrare la piena maturazione di questa prospettiva; vengono posti finalmente in primo piano i temi della testimonianza e della carità » (30) Nella successiva enciclica (il 7 dicembre), Zagheni ha sostenuto che Giovanni Paolo II ha visto il Vaticano II come un evento provvidenziale il quale stava preparando il mondo per il prossimo millennio: le atrocità di questo secolo hanno dimostrato che il mondo ha bisogno della purificazione e della conversione; allora, il papa ha detto che gli insegnamenti del Vaticano II devono essere applicati fedelmente sia nella vita dell'individuo che in tutta la chiesa (31) .

Nel 1991 il papa ha visitato solo cinque nazioni (32) Il papa ha condannato l'intervento americano nel Golfo Persico; di conseguenza, i paesi musulmani sono stati più favorevoli verso la CCR (33) Il papa ha fatto alcune dichiarazioni significative. Nel documento «Dialogo e annuncio», il papa ha fatto questa affermazione che ha il tono dell'universalismo: «E' attraverso la pratica di ciò che è buono nelle loro proprie tradizioni religiose e seguendo i dettami della loro coscienza che i membri delle altre religioni rispondono positivamente all'invito di Dio e ricevono la salvezza in Gesù Cristo, anche se non lo riconoscono come salvatore» (34) Nella successiva enciclica (il 1 maggio), il papa ha sottolineato il lavoro, la solidarietà e la civiltà dell'amore (35) Menozzi ha osservato: «Particolarmente significativo è il discorso che Giovanni Paolo II tiene in Polonia il 4 giugno del 1991 in cui emerge che spetta alla chiesa decidere i modi in cui la legislazione parlamentare degli stati deve applicare i diritti dell'uomo, e in particolare quel diritto alla vita che essa considera il fondamento di tutti gli altri» (36) Il papa ha convocato un Sinodo paneuropeo per solidificare i rapporti fra le chiese d'Occidente e d'Oriente (37) Zizola ha creduto che l'esplosione del nazionalismo radicale nei paesi ex-comunisti e la guerra feroce nei Balcani « indicano che la CCR non ha lavorato abbastanza, né sul piano ecumenico né in quello pastorale, per educare le coscienze mature ... per impedire l'uso nazionalistico della religione» (38) Il papa ha provocato alcuni danni alla CCR perché il Vaticano ha riconosciuto rapidamente gli Stati Balcani appena fondati, che si sono staccati dalla Federazione Jugoslava, e quest'azione ha causato il risentimento dei Patriarcati ortodossi (specialemente quelli della Serbia e della Grecia) verso la fine del 1991 (39) .

Forse sarà utile dare un'ulteriore interpretazione. La valutazione di Anton sulla situazione della CCR sottolinea di nuovo che le riforme sono state istituzionali e non dottrinali. Gli eventi politici hanno avuto un effetto sulla situazione religiosa. Zizola ha notato che la posizione politica ha stimolato fra i cattolici una posizione più soggettiva verso la religione in cui ha dominato la coscienza e non l'autorità; nelle nuove società dei paesi ex-comunisti si è verificato un cambiamento con il passaggio da un modello che vede una presenza definitiva della CCR ad un modello in cui essa diviene soltanto una voce fra le altre per affermare i suoi valori senza usare metodi autoritari (40) Menozzi ha detto sull'enciclica del papa: « La rivendicazione intransigente di una supremazia della chiesa nell'organizzazione della società sembra, insomma, ancora la base dell'atteggiamento pontificio nella definizione del rapporto fra chiesa e mondo » (41) Questa enciclica segue le dottrine sociali cattoliche tradizionali, offre poco aiuto pratico ai paesi più deboli e propone delle riforme non realistiche ai paesi più forti. La solidarietà forse attirerà le minoranze, ma non potrà persuadere i politici. A livello nazionale, Zizola ha osservato: «Nella stessa Italia il processo di secolarizzazione, favorito dalla diffusione della ricchezza, travolge il 'partito cattolico', obbligando la Chiesa, che lo aveva sostenuto, a riconoscere il pluralismo politico dei cattolici e ad imboccare nuove vie 'culturali' per la sua presenza nella societa' » (42) Forse il papa «ha adottato» i movimenti per procurarsi tali vie.


NOTE A MARGINE

1 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 14. torna al testo
2 Kung, Contro Il Tradimento, 336. torna al testo
3 Ibid. torna al testo
4 Lunati, La Religione, 99. torna al testo
5 Ibid., 98; Zizola, I Papi del XX Secolo, 87; Duroselle, Mayeur, 64 e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 92. torna al testo
6 Zizola, I Papi del XX Secolo, 96. torna al testo
7 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 14.  torna al testo
8 Lunati, La Religione, 101. torna al testo
9 Angel Anton, "Ecclesiologia Postconciliare: Speranze, Risultati e Prospettive" in Vaticano II: Bilancio & Prospettive  ed. Rene Latourelle (Assisi: Cittadella Editrice 1987), 364-365. torna al testo
10 Denzler, Contro Il Tradimento, 89. torna al testo
11 Kung, Contro Il Tradimento, 334. torna al testo
12 Ibid. torna al testo
13 Ibid., 337. torna al testo
14 Menozzi, La Chiesa Cattolica, 235-237. torna al testo
15 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 761, 767, 781-783, 815, 817, 829. torna al testo
16 Ibid., 14. torna al testo
17 Zizola, I Papi del XX Secolo, 96.  torna al testo
18 Ibid., 89. torna al testo
19 Giolo e Salvarani, I Cattolici Sono Tutti Uguali?, 26. torna al testo
20 Lunati, La Religione, 161. torna al testo
21 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 14. torna al testo
22 Lunati, La Religione, 110. torna al testo
23 Riccardi, Intransigenza e Modernità, 78. torna al testo
24Zizola, I Papi del XX Secolo, 96. torna al testo
25 Ibid.; Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 88. torna al testo
26 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 14. torna al testo
27 Zizola, I Papi del XX Secolo, 85. torna al testo
28 Ibid., 84. torna al testo
29 Giolo e Salvarani, I Cattolici Sono Tutti Uguali?, 35. torna al testo
30 Sartori, L'Ecclesiologia Contemporanea, 196. torna al testo
31 Zagheni, L'Età Contemporanea,  448-449. torna al testo
32 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 14. torna al testo
33 Zizola, I Papi del XX Secolo, 85. torna al testo
34 Ibid., 87.torna al testo
35 Lunati, La Religione, 107. torna al testo
36 Menozzi, La Chiesa Cattolica, 256. torna al testo
37 Zizola, I Papi del XX Secolo, 86. torna al testo
38 Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 90. torna al testo
39 Zizola, I Papi del XX Secolo, 86. torna al testo
40 Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 89.  torna al testo
41 Menozzi, "Concilio e Post-Concilio: Tra Svolta e Continuità ", 248. torna al testo
42 Zizola, I Papi del XX Secolo, 91. torna al testo


DOMANDE PER ULTERIORI RIFLESSIONI

1. Perche' il 1987 è stato un anno importante per la CCR ? Come le riforme del Vaticano II sono state valutate da alcuni degli stessi cattolici ?

2. Perché il 1989 è stato un anno importante per la CCR ?

3. Quali cambiamenti sono avvenuti durante 1990 ?

4. Quale dichiarazione, fatta da Giovanni Paolo II, ha avuto il tono dell'universalismo (n.b. la sua definizione nella Lezione 1) ?

5. Qual'era l'importanza del discorso fatto da Giovanni Paolo II il 4 giugno 1991 ?

6. Quale errore fatto dal Vaticano nel 1991 ha causato dei danni alla CCR ?

7. Sei d'accordo con l'interpretazione dell'autore sugli eventi ?  Puoi offrire altri spunti basati sugli eventi o sulle esperienze personali?