IL CATTOLICESIMO AL VAGLIO DELLA STORIA
Dal Vaticano II al 1999
a cura di Paul Robison

LEZIONE 7

La CCR dal 1992 al 1994

Questa lezione è soprattutto un panorama storico degli eventi. Sebbene il centralismo fosse molto accentuato, l'appello del papa al futuro (terzo) millennio ne avrebbe sviato l'attenzione. Seguirà un'interpretazione dei fatti.

Nel 1992 sono stati visitati dal papa sette paesi (1) La valutazione di Sartori sulle condizioni delle comunità italiane cattoliche può essere riassunto cosi: la maggior parte delle comunità ha avvertito le tensioni esistenti fra i membri che guardavano alle associazioni del passato e quelli che guardavano ai nuovi movimenti, ma entrambi non sono ancora stati guidati dallo Spirito Santo; l'idea dell'ecumenismo non ha raggiunto un'enfasi centrale; c'è ancora mancanza di fiducia fra i pastori ed i teologi (2) «La CCR ha reagito agli 'errori dottrinali' di Eugene Drewermann revocandogli nel 1991 il mandato per l'insegnamento della teologia a Paderborn, a cui è seguito il divieto di predicare in ambienti ecclesiastici e, infine, nel 1992, la riduzione allo stato laicale » (3) (Drewermann interpreta la Bibbia ed i suoi insegnamenti con le lenti della psicanalisi moderna (4) Il suo libro sul clero è stato una bomba proprio nel momento in cui la CCR stava affrontando «una crisi interna » [con 235 preti italiani che lasciavano l'abito talare ogni anno] (5) «... 'Oggi appare evidente come sia essenzialmente la psicanalisi a corrodere dall'interno il sistema clericale della Chiesa Cattolica e a portarlo al crollo, poiché nella terapia psicanalitica dei chierici trova conferma il fatto che i loro ideali e i contenuti della loro fede, nella maggior parte dei casi, sono istillati dall'esterno e non coltivati dall'interno. Ciò conduce Drewermann alla conclusione che la 'religione del cristianesimo' cattolico deve essere considerata 'una forma di alienazione della coscienza ed uno stato patologico, sia della società che del singolo. ... I chierici possono sentirsi chiamati, anzi eletti da Dio, al loro servizio nella chiesa, ma la grazia del ministero è una gioia amara, poiché esige la sottomissione ai superiori ecclesiastici al prezzo d'uno svuotamento della propria esistenza » (6) Hertel ha fatto quest'osservazione interessante: « Il fatto che l'influenza della chiesa si stia affievolendo fa paura a molti fedeli. Si dà la colpa al pluralismo, che sgretola l'unità della fede. ... Non c'è da stupirsi se è grande la tentazione di cercare la salvezza ritornando indietro. Così, alla fine, la parola 'Concilio' diventa una professione di fede puramente formale » (7) Sono state promosse alcune azioni per accrescere l'unità: il fondatore dell'OD è stato fatto santo; è stato stampato un nuovo catechismo; è stato mandata ai vescovi una lettera dalla CDF che ha trattato gli aspetti della comunione nella CCR (8) .

Il papa ha visitato undici paesi nel 1993 (9) C'è stato ad Assisi un giorno di preghiera interconfessionale per la pace in Bosnia (10) L'ecumenismo con la Chiesa Anglicana è stato soggetto a tensione quando in quella Chiesa le donne sono state accettate al sacerdozio (11) E' stata fatta questa interessante osservazione sulla successiva enciclica del 6 agosto, «Veritatis splendor », che ha trattato «i fondamenti oggettivi della morale, nella quale peraltro si riconosce alla coscienza soggettiva una sovranità che nessun papa aveva mai osato affermare prima di lui » (12) In questa enciclica, il papa ha anche ammesso che l'influenza della secolarizzazione ha indotto gli uomini a vivere come se Dio non esistesse (13) Lunati ha notato: «In conclusione la Veritatis splendor, ... pone ... un'equazione perentoria: non c'è libertà senza verità e non c'è verità senza la sottomissione al magistero ecclesiastico » (14) I rapporti diplomatici con Israele sono stati rinnovati in dicembre (15) .

Nel 1994 il papa è andato solo in una nazione (16) Sono state fatte alcune dichiarazioni restrittive:

1) La lettera apostolica del papa che proibisce l'ordinazione sacerdotale delle donne « finisce per determinare l'atto forse più perentorio emanato da Roma sotto Wojtyla ...» e ha prodotto un tumulto tremendo;

2) Ratzinger ha scritto una lettera in ottobre proibendo l'eucaristia alle coppie divorziate risposate;

3) il tentativo del papa di restaurare le etiche papali in « Popolazione e Sviluppo» non è stato accettato dalla Conferenza delle Nazioni Unite perché l'estremismo della Santa Sede è stato contestato ed i delegati dal Vaticano hanno dato un «consenso parziale» al documento finale (17) .

I movimenti cattolici hanno continuato a svilupparsi ed a servire come canali per le nuove sensibilità: «Quello dei movimenti è un fenomeno che ha assunto negli ultimi anni [gli anni intorno al 1995] una tale incidenza da essere unanimemente considerato il fatto più rilevante dal Concilio in poi» (18) Il 13 giugno il papa ha detto che soltanto tramite la confessione dei peccati e le proposizioni del penitente ci sarà uno stimolo efficace per una nuova evangelizzazione e unità (19) Durante la sua visita a Zagabria l'11 settembre, « ... Giovanni Paolo II  ha riparato i danni peggiori inferti alla sua immagine a causa della fede del papa polacco nella Nazione, ... (e) a causa del precipitoso riconoscimento fatto dalla Santa Sede sulla scissione della Croazia e della Slovenia ... nel dicembre 1991 » (20) Il 10 novembre, in preparazione del Giubileo del 2000, il papa ha scritto una lettera apostolica, «Tertio millennio adveniente» (21) Menozzi ha notato: «Inoltre papa Wojtyla ha sottolineato l'esigenza di una ricerca su quei momenti o su quelle vicende della storia, in cui si è manifestata una scarsa fedeltà al messaggio evangelico, in modo che vengano pubblicamente confessate le colpe ed i peccati del passato» (22) Lunati ha interpretato il messaggio del papa in questo modo: « E' la divina Provvidenza, dice, che ha voluto questa imponente celebrazione e che l'ha preparata con il Concilio Vaticano II e con una sequenza di eventi che vanno verso una 'nuova primavera di vita cristiana'. ... Il cammino della Chiesa ... deve tuttavia passare anche attraverso 'un  serio esame di coscienza, con il riconoscimento di colpe ed errori storicamente commessi in campo economico e politico'. ... La testimonianza dei martiri e dei santi viene rievocata ancora una volta ... Tra tutte le ricchezze e la grandi risorse ecclesiali l'ecumenismo dei santi è il più convincente' » (23) De Chirico ha osservato, secondo quanto il papa ha detto in questa lettera, che «la preparazione al giubileo può essere pensata come una 'chiave ermeneutica' del suo pontificato. ... L'impressione che si ricava dalla lettura di [questo documento] è di trovarsi di fronte ad un progetto ambizioso, ponderato, studiato e preparato nei minimi dettagli. ... il 'duemila' sarà una occasione per rilanciare in grande stile la sfida cattolica alla societa', alla cultura, alle religioni, ai credenti che non si riconoscono nella chiesa romana » (24) Zizola ha pensato che questo messaggio fosse una dimostrazione di come la CCR abbia visto il suo fallimento in certi campi quando ha tentato di realizzare le riforme del Vaticano II (25) .

Ecco una valutazione. Come i partiti politici hanno sperimentato il pluralismo, così ha fatto anche la CCR. E' stato messo in evidenza come i movimenti abbiano cominciato ad assumere un ruolo più preminente.  Giolo e Salvarani hanno proposto questa intuizione: «Ma perché sono cresciuti e si sono diffusi i movimenti?  Forse perché il rinnovamento della Chiesa italiana dopo il Concilio è stato troppo lento; o forse perché nella Chiesa come istituzione c'era carenza di calore, di pathos. ... proprio quello che invece i cristiani negli anni '70 stavano cercando nei movimenti o anche nelle associazioni che hanno saputo rinnovarsi?» (26) Riguardo alla lentezza delle riforme del Concilio, Sartori ha osservato: «Man mano che passano gli anni anche la chiesa italiana si accorge che il rinnovamento a cui ci ha chiamati il Concilio è qualcosa di enormemente difficile » (27) La Curia ha avuto delle riserve nei confronti di alcuni movimenti (come notato sopra), ma il papa è stato pronto a sostenere quelli che avevano un'influenza conservatrice e quelli composti da laici professionali: « La pratica religiosa non cessa di testimoniare la marginalità della fede cristiana nella società moderna, e di attivare perciò dei programmi pastorali forgiati per la formazione ad una fede personale ed adulta, mentre Roma sembra privilegiare l'illusione delle parate di massa e il fervore intransigente dei movimenti elitari ma efficaci come l'Opus Dei, Comunione e Liberazione (da qui in poi CL), Focolarini » (28) (Giovanni Paolo II ha fatto di CL un'associazione pontificale nel febbraio 1982, ma la CEI l'ha vista con sospetto a causa della sua eccessiva autonomia (29) Descritta come simile ai movimenti fondamentalisti evangelici statunitensi, CL sostiene gli ideali dell'integralismo e i suoi membri ora occupano « posizioni di potere e di governo ...» (30) La CL ha una struttura organizzativa, 2.400 affari [che guadagnano almeno 4000 miliardi annualmente], 200 associazioni universitarie, un minimo di 100.000 aderenti ed ha rami in America Latina e Africa [da notare le somiglianze con l'OD]) (31) E' anche interessante notare come, quando i vescovi erano pronti a proseguire dalla comunione alla testimonianza, la CDF abbia avuto paura che i laici stessero gustando troppa «libertà », con i loro tentativi di mettere in pratica le riforme del Vaticano II a livello locale (come notato da Kung)!

        In questo periodo il centralismo ha continuato ad essere praticato. Zizola ha citato tre esempi:

1) In una lettera apostolica ai vescovi (1992), la CDF ha restaurato il potere universale del pontefice sulle chiese particolari «reinterpretando in termini piramidali l'ecclesiologia conciliare »;

2) La politica del papa include: «il controllo più severo sull'opinione pubblica interna e sulle pubblicazioni, sulla normalizzazione di episcopati particolarmente impegnati in una rilettura avanzata del Concilio, come in Olanda, in Brasile e negli Stati Uniti, su una strategia di nomine episcopali troppo 'indipendenti' »;

3) « Ordini religiosi attivi nel movimento riformista come i gesuiti, i domenicani e i francescani subiscono le ingerenze severe della Curia romana, mentre le nomine di tutti i teologi sono soggette ad un controllo completo e centralizzato »(32) .

Menozzi ha osservato: « Evidenti sono stati gli sforzi romani di mantenere, tanto nel periodo del pontificato di Paolo VI che in quello di Giovanni Paolo II, un controllo generale sull'accoglimento del Concilio ...» (33) Questo controllo è emerso dai seguenti fatti: il Credo  del 1968, una norma chiamata Lex ecclesiae fundamentalis  (1972), valida per tutte le chiese, la ristrutturazione della Curia romana nel 1983, la ripresa dell'attività di un supremo tribunale dottrinale e il nuovo Catechismo universale  del 1992 (34) Drewermann è anche stato disciplinato per la sua valutazione psicologica accurata (Veritatis splendor? )!

        Nel 1994 Giovanni Paolo II non avrebbe potuto calcolare meglio il momento favorevole quando ha puntato verso «la primavera» del nuovo millennio (stimolando le aspettative, come ha fatto Giovanni XXIII con i suoi annunci sul Vaticano II e lo spirito della festività), ma nello stesso tempo egli non ha mancato di guardare ripetutamente indietro agli inverni dell'integralismo. Berstein ha detto che «Karol Wojtyla potrebbe essere l'ultimo sovrano assoluto di una monarchia cattolica durata per lunghi secoli» (35)


NOTE A MARGINE

1 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 15. torna al testo
2 Sartori, L'Ecclesiologia Contemporanea, 204-212. torna al testo
3 Reinhold Gestrich, Chi Ha Paura di Eugen Drewermann?  (Tornio: Claudiana, 1993), 17. torna al testo
4. Ibid., 100. torna al testo
5 Ibid., 59; Arnoldo Nesti, Il Cattolicesimo degli Italiani  (Milano: Edizioni Angelo Guerini e Associati, 1997), 18. torna al testo
6 Gestrich, Chi Ha Paura, 60, 62. torna al testo
7 Hertel, I Segreti, 93. torna al testo
8 Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 91; Zizola, I Papi del XX Secolo, 96. torna al testo
9 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 15. torna al testo
10 Zizola, I Papi del XX Secolo, 96. torna al testo
11 Ibid., 87. torna al testo
12 Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 92. torna al testo
13 Lunati, La Religione, 114. torna al testo
14 Ibid., 116. torna al testo
15 Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 93. torna al testo
16 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 15. torna al testo
17 Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 92. torna al testo
18 Giolo e Salvarani, I Cattolici Sono Tutti Uguali?, 30-31.  torna al testo
19 Lunati, La Religione, 166-167. torna al testo
20 Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 90. torna al testo
21 Lunati, La Religione, 119. torna al testo
22 Menozzi, La Chiesa Cattolica, 251. torna al testo
23 Lunati, La Religione, 119-121. torna al testo
24 De Chirico, Il Giubileo, 62, 64-65. torna al testo
25 Zizola, I Papi del XX Secolo, 90. torna al testo
26 Giolo e Salvarani, I Cattolici Sono Tutti Uguali?, 31-32. torna al testo
27 Sartori, L'Ecclesiologia Contemporanea, 204. torna al testo
28 Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 91. torna al testo
29 Giolo e Salvarani, I Cattolici Sono Tutti Uguali?, 231-232. torna al testo
30 Ibid., 235 e 237. torna al testo
31 Ibid., 239. torna al testo
32 Zizola, I Papi del XX Secolo, 88; Duroselle, Mayeur, e Zizola, Storia del Cattolicesimo, 91. torna al testo
33 Menozzi, "Concilio e Post-Concilio: Tra Svolta e Continuita' ", 241. torna al testo
34 Ibid. torna al testo
35 Lunati, La Religione, 138. torna al testo


DOMANDE PER ULTERIORI RIFLESSIONI

1. Quali divergenze possono essere viste tra «la chiesa di base" (o le comunità italiane locali) e «la chiesa dall'alto » (o la Curia Romana)?

2. Che cosa ha rivelato il caso di Eugene Drewermann sulla CCR?

3. Perche' il 1994 è stato un anno importante per la CCR?

4. Che cosa ha fatto Giovani Paolo II per sviare l'attenzione dagli effetti del centralismo?

5. Cosa farà la CCR durante il giubileo del 2000?

6. Quali sono le somiglianze fra l'OD e la CL?

7. Sei d'accordo con l'interpretazione dell'autore sugli eventi? Puoi offrire altri spunti basati sugli eventi o sulle esperienze personali?