IL CATTOLICESIMO AL VAGLIO DELLA STORIA
Dal Vaticano II al 1999
a cura di Paul Robison

LEZIONE 8

La CCR dal 1995 al 1997

Questa lezione prosegue con un panorama storico. Lo spirito assolutista di Giovanni Paolo II viene dimostrato da alcuni eventi. Un'altra interpretazione concluderà la lezione.

Nel 1995 il papa ha visitato altri dodici paesi (1) Dopo la rimozione del vescovo Jacques Gaillot (gennaio), milioni di firme dalle parrocchie di tutte le parti d'Europa hanno contestato « il nuovo centralismo vaticano» e si sono espresse «per una reale partecipazione comunitaria nella Chiesa» (2) Il papa ha fondato la Pontificia Accademia per la Vita per studiare i problemi biomedici e anche quelli dell'aborto e dell'eutanasia (3) Sono state fatte alcune dichiarazioni importanti:

1) Nella sua successiva enciclica (marzo), il papa ha chiamato l'aborto e l'eutanasia « crimini che nessuna legge umana può pretendere di legittimare » (4) In questo documento, il papa ha anche detto: « E' vero che la storia registra casi in cui si sono commessi dei crimini in nome della 'verità'.  Ma crimini non meno gravi e radicali della negazione di libertà si sono commessi e si commettono anche in nome del 'relativismo etico' » (5) Questa enciclica termina con un'inno a Maria (6) .

2) Un'altra enciclica « Ut unum sint » (maggio) ha riaffermato «l'impegno ecumenico della Chiesa » (7) Quando questa enciclica è stata presentata, Zizola ha osservato che il papa «si è comportato non di rado da super-vescovo, dando luogo ad un rilancio neo medioevale della centralità della figura del pontefice romano ... » (8) Alcuni passaggi di questa enciclica meritano un'attenta lettura: « Questo cammino verso l'unità visibile, necessaria e sufficiente, nella comunione dell'unica chiesa voluta da Cristo, esige ancora un lavoro paziente e coraggioso.  Nel far ciò bisogna non imporre altri obblighi all'infuori di quelli indispensabili (cf. At 15, 28). Sin da ora è possibile individuare gli argomenti da approfondire per raggiungere un vero consenso di fede:
1) le relazioni tra sacra Scrittura, suprema autorità in materia di fede, e la sacra tradizione, indispensabile interpretazione della parola di Dio;
2) l'eucarestia, sacramento del corpo e del sangue di Cristo, offerta di lode al Padre, memoriale sacrificale e presenza reale di Cristo, effusione santificatrice dello Spirito Santo;
3) l'ordinazione, come sacramento, al triplice ministero dell'episcopato, del presbiterato e del diaconato;
4) il magistero della chiesa, affidato al papa e ai vescovi in comunione con lui, inteso come responsabilità e autorità in nome di Cristo per l'insegnamento e la salvaguardia delle fede;
5) la vergine Maria, Madre di Dio e icona della chiesa, Madre spirituale che intercede per i discepoli di Cristo e tutta l'umanita'. ...
La chiesa cattolica, sia nella sua prassi sia nei testi ufficiali, sostiene che la comunione delle chiese particolari con la chiesa di Roma, e dei loro vescovi con il vescovo di Roma, è un requisito essenziale -- nel disegno di Dio -- della comunione piena e visibile» (9) .

Nella sua Lettera alle donne, il papa ha dichiarato di «prevedere che, in campi strategici della società futura, una maggiore presenza sociale della donna 'contribuirà' a far esplodere le contraddizioni di una società organizzata su puri criteri di efficienza e produttività e costringerà a riformulare i sistemi » (10) .
Le parole dette da Giovanni Paolo II alle Nazioni Unite sono queste: « La risposta alla paura che offusca l'esistenza umana al termine del secolo ventesimo è lo sforzo comune per costruire la civiltà dell'amore, fondata sui valori universali della pace, della solidarietà, della giustizia e della libertà. E' l'anima della civiltà dell'amore e della cultura della libertà: la libertà degli individui e delle nazioni, vissuta in una solidarietà e responsabilità oblative.  Non dobbiamo avere timore del futuro.  Non dobbiamo avere paura dell'uomo. Non è un caso che noi ci troviamo qui. Ogni singola persona è stata creata ad 'immagine e somiglianza' di Colui che è all'origine di tutto ciò che esiste. Abbiamo in noi la capacita' di sapienza e di virtù. Con tali doni, e con l'aiuto della grazia di Dio, possiamo costruire nel secolo che sta per giungere e per il prossimo millennio una civiltà degna della persona umana, una vera cultura della libertà. Possiamo e dobbiamo farlo! E, facendolo, potremo renderci conto che le lacrime di questo secolo hanno preparato il terreno ad una nuova primavera dello spirito umano» (11) .

Nel 1996 i viaggi del papa lo hanno portato in nove nazioni (12) In Tunisia (aprile), il papa ha incoraggiato i cristiani ed i musulmani a lavorare insieme per la pace e la dignità dell'uomo (13) In maggio sono stati presentati sei nuovi santi (14) Quando la teoria dell'evoluzione non era più condannata è stata fatta una revisione sulla storia (15) Zagheni ha dato questa valutazione sulla secolarizzazione: « Se ci chiediamo a che livello il processo di secolarizzazione abbia inciso in Italia, perveniamo, attraverso le diverse indagini, ad una sostanziale omogeneità di indicazioni che mostrano: una persistenza dei valori religiosi e una tenuta del modello di religione di Chiesa ... questa persistenza di religiosità è però marcatamente gravata da diversi aspetti contraddittori: come lo svuotamento di riferimento trascendente; la religiosità privatizzata o ferma al momento intenzionale; il riferimento religioso separato dalla vita quotidiana» (16) Ma Menozzi si è chiesto se «la sottomissione all'autorità della Chiesa » fosse l'unico modo in cui il processo della secolarizzazione potrebbe essere risolto (17) Riccardi ha osservato: «Giovanni Paolo II, forse dopo qualche anno di incertezza postconciliare, ha riconfermato questa tradizione: una forte identità, una grande pluralità di realtà aggregate (non individualismo religioso ma pluralismo di realtà), un forte ecumenismo» (18) Osservando che gli insegnamenti della CCR sono stati fortemente ispirati da Tommaso d'Aquino, il filosofo cattolico Vattimo ha detto che « questo cristianesimo tragico [quello basato sul pensiero aristotelico-tomista] è obiettivamente in profonda sintonia con gli aspetti più fondamentalisti del cattolicesimo, rappresentati dall'attuale pontefice. ... si potrebbe anche descrivere come ispirato da una fede prevalentemente veterotestamentaria ...» (19) In un'opera autobiografica «Dono e mistero »  (presentata al 50° anniversario del suo sacerdozio), Giovanni Paolo II ha scritto di aver conosciuto gli orrori del nazismo e l'oppressione del comunismo dall'interno (20) .

Nel 1997 il papa ha visitato cinque nazioni (21) Hertel ha notato questa azione della Curia « ... il 2 gennaio 1997 la Congregazione per la Dottrina della Fede 'si sente ... obbligata a dichiarare che il P. Tissa Balasuriya dello Sri-Lanka ha deviato dall'integrità della fede cattolica, e pertanto non può essere considerato teologo cattolico ed è inoltre incorso nella scomunica latae sententiae» (22) «Alla fine di questo secondo millennio -- ha detto il papa ad un giornalista -- si deve fare un esame di coscienza: dove stiamo? dove Cristo ci ha portati? dove abbiamo deviato dal Vangelo?» (23) Hanno preso l'avvio i rapporti diplomatici con la Libia (24) Nel 23° Congresso Eucaristico di Bologna, seguito da un concerto rock, il papa ha fatto un appello ai giovani segnalando l'esempio di fede di Teresa di Lesienx (morta a 24 anni) (25) Il papa ha elencato l'infedeltà, il divorzio, le unioni omosessuali e l'aborto come minacce alla famiglia (26) E' stata fatta in Vaticano una tavola rotonda di sessanta esperti per discutere le radici dell'antisemitismo e per guardare ad una riconciliazione futura (27) Il papa ha firmato un atto che rende Padre Pio «venerabile», primo passo verso la santificazione (28) .

Diamo qui un'altra interpretazione dei fatti. Le dichiarazioni restrittive durante il 1995 e l'uso della scomunica nel 1997, hanno rivelato un continuo « tirare le redini». Giolo e Salvarani hanno anticipato la situazione attuale con questa osservazione: « A volte purtroppo sembrano riaffiorare nella Chiesa forti spinte al monolitismo, alla omologazione autoritaria, e anche dall'attuale papa sono giunti, secondo molti, segnali preoccupanti in questa direzione » (29) Zizola ha commentato che la lettera apostolica del papa per escludere le donne dal sacerdozio (1994) è stata « un tentativo disperato di reprimere d'autorità il dissenso crescente dei cattolici, inclusi i teologi, verso le posizioni ufficiali contrarie ad ogni riforma in materia di contraccezione, di celibato ecclesiastico, di eucarestia ai divorziati risposati, di nomina di vescovi e di sacerdozio femminile » (30) Forse questa reazione negativa ha stimolato la lettera più positiva del papa alle donne nel 1995. Menozzi ha dichiarato: « ... l'insistente richiamo di Giovanni Paolo II alla ricostruzione di un'Europa cristiana, ha sottolineato l'emergere di una linea che, a un giudizio fortemente negativo sulla società secolarizzata, associa, come risposta, l'auspicio del ritorno alla tradizione cristiana, presentata come l'unica fonte capace di restituire al mondo moderno quei valori morali che esso ha perduto a causa della scristianizzazione» (31) Forse per rettificare questa critica dura, il papa è stato stimolato non solo a fare delle scuse (i peccati etnici non sono stati menzionati; inoltre  perché queste scuse sono state fatte ora e non quando, alcuni anni fa, alcuni, come Kung, le hanno fortemente richieste?), ma anche a legittimare la teoria della evoluzione all'interno della CCR. La valutazione di Lunati sul riconoscimento da parte del papa del pluralismo non e' stata condivisa da Menozzi (il quale ha scritto 30 anni dopo il Vaticano II): « ... questi dati permettono quanto meno di sostenere la continuità nella chiesa postconciliare di significativi aspetti di quel rapporto tra chiesa e società che si fonda sul modello elaborato dell'intransigentismo ottocentesco» (32) Notate bene come l'enciclica del papa sull'ecumenismo è ancora estremamente cattolica e non dà nessuna concessione dottrinale. Il papa ha predicato «una vera cultura della libertà », ma tale non è stata vista da molti aderenti, neanche all'interno della stessa CCR (33) .

E' interessante richiamare le predizioni di Kung alla luce degli eventi durante questo periodo.  «Un ritorno alle regole di un Magistero autoritario» è stato visto nella «equazione perentoria » dell'enciclica del 1993 e nella disciplina dei teologi (1995, 1997). «Un ritorno alla 'dottrina cattolica' » è stato visto nel nuovo catechismo del 1992 (mentre la terminologia può apparire amichevole, tutte le dottrine cattoliche sono state confermate) (34) «Un ritorno ad un rigido centralismo romano » è stato sottolineato nella protesta della « Dichiarazione di Colonia » (1989) e negli eventi nei primi anni '90. « Un ritorno all'accusa e alla condanna del 'cedimento' » e' stato visto nella «difesa piu' scrupolosa dell'ortodossia romana» (1988). « Un ritorno ad un'accentuazione di tutto quanto è strettamente cattolico romano » è stato visto nell'enciclica su Maria (1987) e nella reazione del Vaticano alla Chiesa Anglicana (1993). Le predizioni di Kung sono state veramente molto accurate!


NOTE A MARGINE

1 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 15. torna al testo
2 Zizola, I Papi del XX Secolo, 88. torna al testo
3 Lunati, La Religione, 122. torna al testo
4 Ibid., 123. torna al testo
5 Ibid. torna al testo
6 Ibid., 124. torna al testo
7 Ibid. torna al testo
8 Zizola, I Papi del XX Secolo, 87. torna al testo
9 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 1775, 1799. torna al testo
10 Zizola, I Papi del XX Secolo, 89. torna al testo
11 Zagheni, L'Età Contemporanea,  444-445. torna al testo
12 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 15. torna al testo
13 New Times Annuario Enciclopedico  (Milano: Times Italia, 1997), 25. torna al testo
14 Ibid., 30. torna al testo
15 Ibid., 52. torna al testo
16 Zagheni, L'Età Contemporanea,  397-398. torna al testo
17 Nesti, Il Cattolicesimo, 45. torna al testo
18 Riccardi, Intransigenza e Modernità, 101. torna al testo
19 Gianni Vattimo, Credere di Credere  (Cernusco: Garzanti Editore, 1998), 86. torna al testo
20 Lunati, La Religione, 141.  torna al testo
21 Giovanni Paolo II, Enchiridion Delle Encicliche, 15. torna al testo
22 Hertel, I Segreti, 93. torna al testo
23 Lunati, La Religione, 165. torna al testo
24 New Times Annuario Enciclopedico  (Milano: Times Italia, 1998), 17. torna al testo
25 Ibid., 43, 46. torna al testo
26 Ibid., 44. torna al testo
27 Ibid., 48. torna al testo
28 Ibid., 55. torna al testo
29 Giolo e Salvarani, I Cattolici Sono Tutti Uguali?, 46. torna al testo
30 Zizola, I Papi del XX Secolo, 87. torna al testo
31 Menozzi, La Chiesa Cattolica, 234. torna al testo
32 Ibid., 235.  torna al testo
33 Riccardi, Intransigenza e Modernità, 98. torna al testo
34 The Holy See, Catechism of the Catholic Church  New York: Doubleday, 1995, 1-672. torna al testo


DOMANDE PER ULTERIORI RIFLESSIONI

1. C'erano alcuni eventi in cui i cattolici hanno dimostrato la loro insoddisfazione verso la CCR.  La maggior parte dei tuoi amici cattolici sono soddisfatti o insoddisfatti per quello che la CCR ha fatto durante gli ultimi cinque anni?  Perché rispondono cosi?

2. Quale è la prospettiva di Giovanni Paolo II sull'ecumenismo secondo i passi citati dall'enciclica Ut unum sint ?

3. Che cosa trovi di interessante e di contraddittorio nel discorso di Giovanni Paolo II alle Nazioni Unite nel 1995?

4. Secondo te perché la CCR ha revocato la sua condanna alla teoria della evoluzione?

5. Vattimo ha sostenuto che il cattolicesimo possa essere descritto come ispirato da una fede veterotestamentaria. Sei d'accordo?

6. Menozzi ha notato come Giovanni Paolo II abbia dato un giudizio negativo in modo duro sulla società secolarizzata ed abbia presentato il cristianesimo tradizionale come l'unica fonte capace di riportare i valori morali al mondo moderno. Pensi che questa strategia sia buona? Puoi proporne un'altra?

7. Sei d'accordo con l'interpretazione dell'autore sugli eventi? Puoi proporre altri spunti basati sugli eventi o sulle tue esperienze personali?