L'acquario tropicale d'acqua dolce
Home

 

In questa pagina troverai riassunte, in forma sintetica, le notizie sui principali accorgimenti per allestire e mantenere in buono stato un acquario tropicale d'acqua dolce. Se un acquario è allestito correttamente, sarà molto più semplice mantenerlo efficiente.

La vasta gamma di pesci e di piante acquatiche in commercio, offrono la possibilità di riprodurre, nel proprio acquario, splendidi esempi di vita acquatica.

Importante, però, è scegliere le specie animali e vegetali che abbiano le stesse esigenze in fatto di temperatura dell'acqua e illuminazione.

I pesci, in particolare, dovranno trovarsi in armonia fra loro, anche per quanto riguarda il loro comportamento sociale, una volta integrati in un acquario di comunità. Quanto di seguito suggerito, comunque, serve solo per capire che accorgimenti vanno preventivamente presi e quale impegno comporta, l'acquario.

Necessari e maggiori approfondimenti, sui singoli argomenti, potranno essere visionati in questo sito o fatti visitando quelli specializzati oppure tramite pubblicazioni specifiche.

 

Se i contenuti di questo sito ti sono piaciuti, esprimi il tuo gradimento!! Lo aiuterai a crescere
Segnala il tuo sito su GoldenWeb.it
I link
Sera Italia
Gaem
AcquarioLife
Italian Guppy Club
Acquariologia Italiana
Per iniziare
La scelta
La posizione
L'allestimento
I filtri
La manutenzione
L'acqua
Le piante
I pesci
Approfondisci
L'Acqua
Le alghe

Le piante

(con schede)

Le piante

Tabella in formato ".pdf" da stampare o salvare sul tuo PC

La scelta di un acquario

 

L’acquario tropicale d’acqua dolce è un acquario in cui la temperatura viene costantemente mantenuta fra i 24° e i 26° C. Per un principiante, quello consigliato è l’acquario di comunità, dove diversi tipi di piante e famiglie di pesci coabitano. Inoltre, è preferibile un acquario con volume d’acqua di 80 – 100 litri. Questa ampiezza, infatti, offre buone opportunità di allevare piante e pesci di diversa specie, offrendo il giusto ambiente per ognuna. L’esperienza insegna, inoltre, che è più facile mantenere un ottimo equilibrio biologico in una vasca grande.

 

Inizio pagina

 

Dove posizionarlo

 

Posizionare definitivamente l’acquario, prima di iniziare il montaggio, risulta importante perché, una volta ultimato l’allestimento, sarà particolarmente difficile spostarlo. Considera, ad esempio, un acquario da 100 litri. Questo, una volta completo di acqua, filtri, ghiaia e ornamenti vari, può arrivare a pesare circa 180 kg.. Ci sono alcune regole che vanno rispettate. La più importante, fra tutte, è quella di collocare la vasca orizzontalmente e su un piano che sia idoneo al peso che dovrà sostenere. Con il tempo, infatti, potrebbe accadere che l’acquario si lesiona o fa rompere la struttura che lo sostiene. L’acquario, inoltre, non deve essere colpito dalla luce del sole. Questa, infatti, potrebbe provocare l'anomala crescita di alghe sui vetri, sugli ornamenti e sbalzi di temperatura. Infine, è opportuno evitare di sistemarlo in una zona della casa di continuo passaggio. Si rischierebbe di stressare troppo i pesci.

 

Inizio pagina

 

Allestimento

 

La prima operazione da affrontare, nell’allestimento dell’acquario, è la preparazione del fondo che, a seconda delle piante che si vogliono coltivare e dei pesci che si ha intenzione di ospitare, dovrà essere di dimensioni e caratteristiche specifiche. In genere, è sufficiente collocare uno strato di ghiaia costituita da grani di dimensione variabile da 3 a 5 mm.. La stessa, deve essere accuratamente lavata, prima di essere sistemata sul fondo. La ghiaia, non fornisce alcun nutrimento alle piante e, pertanto, andrà miscelata con specifici prodotti che si trovano in commercio. Suggerisco un tipo di "ghiaia" che contiene, a lento rilascio, delle sostanze fertilizzanti per le piante. Sistemato il fondo, deve essere introdotta l’acqua. Per evitare che la stessa possa smuovere il fondale, devi avere l’accortezza di mettere, al centro dell’acquario, un secchiello e fare in modo che l’acqua trabocchi da esso lentamente. Riempirai la vasca per metà e poi sistemerai le rocce, gli ornamenti e gli accessori, in modo da ricreare un ambiente adatto per i pesci. Completato il riempimento della vasca metterai in funzione il filtro nel quale avrai, preventivamente, inserito i materiali filtranti e gli "additivi" di seguito suggeriti. In genere, trascorse 24 ore, l’acqua avrà raggiunto la temperatura ottimale per le piante che intendiamo collocare nella vasca. Le più alte vanno sul lato posteriore dell’acquario mentre quelle più basse saranno sistemate davanti, in modo da rendere visibile ogni parte. L’attesa consigliata, per l’introduzione dei pesci, è di una settimana anche se, in commercio, esistono prodotti chimici che permettono di abbreviare di molto questo tempo. Per un buon inizio, consiglio di non avere fretta. I pesci vanno introdotti nella vasca gradualmente, ossia facendoli adattare lentamente alla nuova temperatura e alle nuove caratteristiche chimiche e fisiche dell’acqua. Il procedimento che suggerisco è il seguente: immergi nella vasca i pesci con ancora la busta chiusa con la quale sono stati trasportati dal rivenditore a casa (in tempi brevi e senza traumi), per circa 15 minuti. Trascorso questo tempo versa un bicchiere di acqua dell’acquario nella busta e attendi altri 10 minuti. Al termine, libera i pesci nella vasca evitando di versare, nella stessa, tutta l'acqua della busta.

 

Inizio pagina

 

I filtri

 

In genere, i filtri presenti negli acquari più comuni sono costituiti da un riscaldatore a provetta che mantiene costantemente l’acqua alla temperatura necessaria, da una pompa che fa in modo di convogliare l’acqua in un contenitore chiuso e nel quali sono presenti dei materiali filtranti come lana sintetica, carbone, cannolicchi e spugne sintetiche. Questi materiali servono per purificare l’acqua, sia in modo meccanico che biologico. Quello meccanico, trattiene tutte le particelle visibili nell’acqua e la rende limpida mentre, quello biologico, trasforma in sostanze innocue l’inquinamento provocato dalle varie sostanze, altamente pericolose per la vita dei pesci, che si formano nell’acquario per effetto della decomposizione, per esempio, del cibo non mangiato dai pesci, di foglie morte e dagli escrementi dei pesci stessi. In particolare, il filtro e i materiali in esso contenuti creano le condizioni per l’insediamento delle colonie di batteri che effettuano questi importantissimi lavori di "ripulitura". Il carbone, infine, serve per togliere coloranti e sostanze velenose che possono essere presenti nell’acqua ed esaurisce le sue funzioni, in media, ogni quattro settimane. L’allestimento del filtro può essere fatto nella seguente maniera: l’acqua convogliata all'interno del filtro, deve prima attraversare la spugna sintetica, poi la lana, i cannolicchi o altri materiali sintetici e, infine, attraversare il carbone attivo.

 

Inizio pagina

 

La manutenzione dell’acquario

 

L’acquario, periodicamente e regolarmente, deve essere sottoposto ad una attenta pulizia che prevenga l’accumulo, nell’acqua contenuta nello stesso, di sostanze nocive per i pesci. Per questo motivo e necessario effettuare dei cambi parziali dell’acqua e, se non si allevano dei pesci da fondale che tendono a mantenere pulito lo strato ghiaioso, anche la pulizia della ghiaia. Per gli acquari con capacità inferiore a 50 litri, occorre effettuare un cambio parziale dell’acqua ogni settimana, nella misura del 10% della capacità totale. Per acquari più grandi, è sufficiente cambiare 1/3 della capacità totale, ogni mese. In genere, consiglio di cambiare 1/3 della capacità totale d'acqua ogni 15 giorni! L’acqua nuova deve essere demineralizzata. Infatti, non può essere prelevata direttamente dal rubinetto ed utilizzata perché contiene cloro e metalli pesanti, nocivi per i pesci. In commercio troveremo prodotti "bio condizionatori" che permettono una bonifica istantanea e completa dell’acqua e un suo tranquillo uso. Per pulire il fondo, invece, si utilizzano degli appositi aspiratori che permettono di pulire la ghiaia senza che questa venga aspirata. Anche il filtro va pulito, mensilmente. Dovrà essere sostituito il carbone e lavata o sostituita la spugna o la lana sintetica. I cannolicchi, invece, è buona regola non lavarli e non toccarli. Negli stessi, infatti, si "annidano" le colonie di batteri che si sono formate e che trasformato le sostanze nocive presenti nell’acqua, in sostanze innocue. Se proprio sarà necessario, sarà sufficiente sciacquarli leggermente e, necessariamente, con la stessa acqua dell’acquario, perché così facendo eviteremo di uccidere i batteri. Non utilizzare mai l’acqua di rubinetto per le pulizie sopra indicate.

 

Inizio pagina

 

Caratteristiche dell’acqua

 

Dall’acqua, spesso, dipende la salute dei nostri pesci. Ognuno, trova il proprio habitat naturale nell’acquario, grazie a dei valori chimici adatti alla sua specie. Prima di introdurre un pesce in acquario, si deve tenere conto della temperatura, della concentrazione di nitrati (NO3) e nitriti (NO2), della durezza dell’acqua (GH), del valore del pH, del rapporto tra CO2, durezza carbonica (KH) e valore del pH. Il consiglio è quello di approfondire, con libri specifici sull’argomento, prima di introdurre dei pesci nel vostro acquario. Inoltre, kit appositi che troverete in commercio, vi aiuteranno nella misurazione dei valori chimici sopra indicati. I controlli vanno eseguiti di frequente solo per particolari pesci anche se, per tutti gli altri, una verifica periodica dei valori dell’acqua può evitare, prevenendo, eventuali disagi o malattie che possono colpire i nostri pesci. (APPROFONDIMENTI)

 

Inizio pagina

 

Le piante

 

Anche le piante sono importanti per l’equilibrio biologico dell’acquario. Esse, infatti, limitano l’inquinamento dell’acqua, perché si nutrono di quelle sostanze nocive, come i nitrati, che si formano nell’acqua stessa. Inoltre, attraverso la fotosintesi clorofilliana, trasformano l’anidride carbonica in ossigeno. Anche le piante hanno bisogno di cure. Queste, in sintesi, sono caratterizzate dalle luci particolari che si usano per illuminare l’acquario ai fertilizzanti che vanno somministrati quotidianamente oppure ogni 15-20 giorni. In commercio, troveremo diversi tipi di prodotti che contengono alcuni principi attivi: ferro, sali minerali, acidi umici e ammoniaca. L’apporto di C02 (anidride carbonica) risulta fondamentale per una crescita rigogliosa delle piante. (APPROFONDIMENTI)

 

Inizio pagina

 

I pesci

 

Chi si avvicina per la prima volta al mondo degli acquari, deve necessariamente scartare l’idea di allestirne uno con varietà di pesci che richiedono cure particolari, di acquari speciali o di condizioni ambientali molto delicate perché la non esperienza potrebbe riservare brutte sorprese. Il consiglio, pertanto, è di iniziare con pesci facili da allevare e poco costosi, in modo da acquisire, con il tempo, le regole e le conoscenze necessarie per gestire, senza problemi, acquari molto particolari. Le specie più semplici, dal punto di vista dell’allevamento, che potremo inizialmente introdurre nell’acquario sono il guppy, il black molly, il platy. Questi, sono molto facili da far riprodurre, non sono particolarmente esigenti e possono assumere svariate colorazioni. Inoltre, consiglio anche gli scalari, abbastanza pacifici e relativamente facili da allevare, la rasbora, il barbus tetrazone, il danio zebrato, il famosissimo neon. Tutti questi pesci sono di branco e quindi facilmente inseribili in un acquario di comunità. Infine, non vanno dimenticati i pesci comunemente chiamati da fondo. Il più affidabile per resistenza e longevità è il coridoras accompagnato dai loricaridi, grandi mangiatori di alghe e, per finire, il botia macranthus. Nella scelta dei pesci, per un acquario di comunità e per le specie sopra dette, è necessario acquistarne più d’uno per ogni tipo.

Inizio pagina