L'acqua

L'acqua sta' ai pesci come l'aria all'uomo! Questo semplice concetto dovrebbe far capire, subito, quanto è importante questo elemento per i pesci: è quello in cui vivono! Se è sano, i pesci vivranno bene altrimenti, come succede all'uomo con l'aria che respira se è inquinata, malattie anche mortali saranno in agguato. Ma non è solo l'inquinamento, uno dei fattori di pericolo per i pesci! L'acqua potabile che esce dai rubinetti dei nostri appartamenti, purtroppo, non è idonea per essere introdotta, così com'è, nella vasca di un acquario: il cloro massicciamente presente nelle nostre acque potabili ed i metalli pesanti come il rame e il piombo, presenti in piccole quantità, sono micidiali per i pesci! Morte assicurata in poche ore! Quindi, l'acqua che vedi in un acquario è un elemento particolare, risultato di un trattamento di depurazione con additivi specifici. In genere, per acquari di piccole dimensioni (40 - 80 Lt.), è consigliabile rivolgersi al rivenditore del nostro acquario che, sicuramente, avrà un impianto di depurazione e trattamento dell'acqua e ne potrà fornirne (a basso costo), quanta ne occorre per le nostre esigenze. Invece, chi ha acquari più grandi o più d'uno, in casa avrà anche un piccolo impianto di trattamento dell'acqua, in genere un recipiente in plastica capace di contenere 100 - 150 Lt. di acqua potabile, nel quale inserirà periodicamente specifici additivi che si trovano in commercio, presso i rivenditori di acquari, per il trattamento di depurazione dell'acqua potabile. Avere un'acqua idonea, non è sufficiente per mantenere un acquario in buone condizioni. L'acqua in cui vivono i pesci, in natura, fa anche parte di uno specifico ciclo biologico: infatti, l'acqua dei fiumi o laghi in cui hanno vissuto liberi i nostri pesci filtra, evapora e le piogge e i corsi d'acqua emissari o immissari favoriscono il ricambio della stessa. Tutto questo fa' si che le particelle inquinanti provenienti dalla decomposizione di foglie, piante o pesci morti e dagli escrementi dei pesci stessi, si diluiscano e si decompongano naturalmente. Nell'acquario, questo ciclo naturale non esiste ed è necessario crearlo artificialmente attraverso un filtro, la pulizia periodica della ghiaia ed il cambio parziale e periodico dell'acqua. Nel prendersi cura di un acquario, quindi, una delle cose più importanti da fare è cambiare regolarmente parte dell'acqua, imitando il ciclo naturale e consentendo che l'acqua contaminata venga sostituita da quella pulita. Il cambio parziale deve avvenire di frequente e la periodicità dipende anche dalla grandezza dell'acquario e dal numero dei pesci che lo popolano. Per acquari di 100 Lt. ed oltre, la frequenza è meno ravvicinata. Per piccoli acquari, invece, il ricambio va fatto più spesso. In genere, comunque, è consigliabile per tutti gli acquari un ricambio del 30 % di acqua ogni 15 giorni o, meglio ancora, del 10% ogni settimana. Tuttavia, avere un'acqua depurata, non è sufficiente a garantire la buona conservazione di un acquario. E' necessario comprendere che un acquario, sostanzialmente, è una riproduzione in scala ridotta di un ambiente biologico che realmente esiste in natura, definito "biotopo", nel quale vivono organismi complessi, tra cui i nostri pesci. L'acquario è, in sostanza, un "biotopo" e, conseguentemente, è necessario che abbia le caratteristiche uguali o il più vicino possibile a quelle reali! Come? Eseguendo dei test di analisi, regolarmente, sulla "qualità" dell'acqua inserita nell'acquario e intervenendo con operazioni correttive, se occorre. Gli elementi che vanno analizzati sono diversi e per tutti i controlli che suggerirò, esistono in commercio appositi kit di analisi, così come sono vendute le sostanze utili per gli interventi di correzione dell'acqua. Un controllo da effettuare, è quello relativo alla durezza totale dell'acqua, convenzionalmente indicata con la sigla "GH" mentre il relativo valore viene espresso in "dH" che è l'unità di misura tedesca per definire queste misurazioni. Nell'acqua, infatti, sono disciolti vari sali, fra cui calcio e magnesio. Se questi sono presenti in alte concentrazioni, l'acqua si definisce "dura"; se, invece, la presenza di questi sali è bassa, l'acqua si definisce "dolce". Il valore della durezza totale dell'acqua, appropriato per i pesci d'acquario tropicale, deve essere compreso fra 6° dH ed i 16° dH. Altro elemento presente nell'acqua sono i carbonati, indicati con la sigla "KH". La presenza di carbonati è importante in un acquario perché funzionano da barriera per un altro valore che dovremo misurare e che è il pH ovvero l'acidità dell'acqua. I carbonati, infatti, prevengono le variazioni improvvise del pH, pericolose per gli organismi che vivono nell'acquario. Questo valore deve generalmente essere compreso fra i 3° dH ed i 10° dH. Un controllo da effettuare settimanalmente è quello dell'acidità dell'acqua, indicata con la sigla "pH". Questa è prodotta da tutte le sostanze acide e alcaline disciolte nell'acqua e che, a seconda della concentrazione, la rendono acida o alcalina. Se il pH è basso, l'acqua si definisce acida mentre, al contrario, è alcalina. Con un pH 7, l'acqua si definisce neutra ossia le sostanze acide e alcaline sono in uguale proporzione. Per un acquario, in genere, il valore di acidità deve oscillare fra pH 6,5 e pH 8,5. 

 

 

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