Angelo Di Costanzo” Silver Star” ai
Campionati Italiano Young Riders.
Angelo Di
Costanzo, classe 1987 dell’associazione sportiva Tufini Country
Club. Cavaliere I grado proprietario e gestore di una scuderia a
Caivano di Napoli. Si definisce “ un sognatore, appassionato
cavaliere di grandi speranze ed aspettative”.
con un totale
di 12.82 penalità, sfiora la medaglia d’oro ai Campionati appena
terminati ai Pratoni del Vivaro.
Con un netto in
prima giornata e doppio netto in seconda e tenendo la prima
posizione per ben due giorni consegna ad Evelina Bertoli, agente
della Polizia Penitenziaria, la vittoria. L’amazzone romana si
impone in campionato con un totale di 12.47 penalità. Terzo sul
podio Andrea Cafarchia rappresentante della Liguria con 13.65
penalità.
“ Una bella,
bellissima soddisfazione, emozione, gratificazione” la definisce
Angelo Di Costanzo, cavaliere campano che da alcuni mesi a questa
parte sta raccogliendo meritati successi in campo gara con molti dei
suoi cavalli, ma soprattutto con il sauro italiano, ma olandese di
genealogia Cherry Gold. Il campionato Italiano arriva solo come la
punta di un iceberg per questo binomio che comincia la sua
“cavalcata” tre anni fa. “ quando comprai Cherry Gold” racconta
Angelo a poche ore dal Campionato” non avrei mai pensato di arrivare
così lontano fino ad un podio di Campionato. Cherry non aveva
sicuramente un curriculum accattivante e si presentava solo come un
cavallo da lavorare, da stimolare molto nel lavoro quotidiano e da
tranquillizzare. Con lui ho ricominciato assolutamente da capo,
dalle categorie Brevetto. E’ un cavallo di gran cuore, di ottima
indole, molto sensibile, diligente e garista allo stato puro. Quando
entra in campo si trasforma completamente. Il suo galoppo non è
molto in avanti ma per le dimensioni posso sicuramente fare la
differenza sulle girate e sul fatto che oggi tra me e Cherry c’è una
grande intesa, un rapporto empatico e di grande rispetto che il
cavallo sembra ricompensare in gara con il massimo impegno”. Un
campionato sicuramente non facile. Le condizioni meteorologiche
avverse, la gran pioggia ed il fango hanno rappresentato qualche
insidia in più rispetto ai tracciati di gara. “ Sinceramente ho
iniziato con grande concentrazione. Il cavallo sembrava in stato di
grazia ed è venuto il primo netto risolvendo in campo gara
“scorrendo” in avanti piuttosto che rimettendo un tempo. Quando il
secondo giorno è arrivato il doppio netto mi sono impressionato e
sinceramente ho cominciato un po’ più a pensare al campionato ed
alla classifica. Quando ho affrontato l’ultimo percorso ero
emozionantissimo e ci tenevo a far bene. In realtà ho pasticciato un
po’ perché ho commesso un errore da novellino. Ho dato una preceduta
spiazzando il cavallo. Eppure è strano dopo questo errore mi sono
rimesso in carreggiata e non ho toccando più nulla riprendendo l’ensamble
con il cavallo che non ha avuto difficoltà dopo il mio errore.”
Sembra restare con i piedi per terra il 19nne Campano. Mentre
parliamo già pensa ai prossimi appuntamenti agonistici, alla propria
scuderia, alle training session, al meritato riposo per Cherry,
all’esame per conseguire la patente di guida, alla Facoltà di
Veterinaria. Il suo pensiero grato, però, è rivolto subito al
proprio trainer: il Colonnello De Maio.” Ho iniziato come
autodidatta, con libri, riviste e video clinic.” Rammenta Di
Costanzo” Poi ho cominciato ad avvicinarmi a qualche tecnico locale
e saltuariamente ho preso parte a qualche stage.Non riuscivo però a
trovare quella figura tecnica che potesse rappresentare la mia
svolta. Non fui io a cercarlo più, ma fu il Colonnello De Maio a
contattarmi chiedendomi se fossi interessato ad averlo come trainer.
Oggi è non solo il mio istruttore ma anche il tecnico del mio centro
ippico.” Una svolta significativa imposta dal Colonnello, Giudice di
Dressage, Istruttore De Maio che ha proposto una metodologia
all’insegna della disciplina, della precisione e soprattutto
dell’armonioso sviluppo muscolare che, anche per il cavallo
saltatore comincia dal flat work.” Quello che mancava a Cherry, ma
il mio discorso è assolutamente valido in senso generale, era
sicuramente la simmetria e la disciplina in lavoro in piano. Le
rigidità, le incomprensioni, i problemi di gestione e di controllo
in gara nascono da questa grave carenza. Ho preparato il
Campionato lavorando prettamente in piano con alcuni esercizi che si
sono rivelati fondamentali per interpretare quelle girate che oggi
rappresentano la peculiarità del mio soggetto italiano Cherry Gold.”
Angelo parla di un Colonnello De Maio sicuramente da “raccontare”. I
più sono abituati a vederlo serio, imperturbabile e preciso in
giuria. Ma è interiormente ironico, gradevole e molto affabile nella
quotidiana veste di trainer.
Adesso Angelo Di
Costanzo è impegnato con gli altri soggetti della sua scuderia al
Concorso Ippico di Giffoni, ma ci confessa di nutrire la grande
speranza di prendere parte al Concorso di Verona! Speriamo che
questa volta si colori d’oro !
GIULIA IANNONE
|