Castel
Rovere omaggia la memoria di Giovanni de Trizio
Gianluca
Caracciolo cala il tris con Mistery nel gran premio dedicato al
giudice arbitro scomparso.
Ex aequo
per il miglior cavaliere della C115 tra La Neve e Tucci, miglior
brevetto Maria Grazia Mosca.
Era atteso Giovanni de Trizio al nazionale tre
stelle svoltosi presso il centro La Meridiana di CastelRovere, in
doppia veste di giudice arbitro e speaker. Sempre presente,
nonostante i gravissimi acciacchi di salute, ha sempre onorato,
superando ogni barriera, gli impegni di giudice sui più prestigiosi
campi di gara. Giovanni de Trizio ci ha lasciato al principio della
scorsa settimana, lasciando un vuoto incolmabile nella sfera degli
affetti del mondo campano dell’equitazione e di chi lo ha
conosciuto, ma ha trasmesso a ciascuno di noi un patrimonio di
sentimenti e valori ricchissimo, indicando soprattutto ai giovani
il cammino giusto da percorrere e se stesso quale esempio di bontà
da seguire. Il comitato organizzatore del concorso nelle persone di
Piero Giorgio, Vittorio Zoccola e Giovanni Mastrovito, hanno
dedicato all’amico dei cavalli, il gran prix di questa 14° edizione,
il momento più alto dal punto di vista tecnico ed emozionale,
svoltosi con le bandiere a mezz’asta in segno di lutto. La memoria
di Giovanni de Trizio è stata onorata dall’elegante gesto tecnico di
Gianluca Caracciolo e del suo Mistery, che si è aggiudicato la C140
in tutti e tre i giorni, calando un inarrivabile tris, succedendo a
Paolo de Colle, nella conquista della Renault Twingo, riservata al
miglior cavaliere del concorso. Due gli scooter 125 cc assegnati in
C115, che ha lottare sull’ultimo ostacolo Vito La Neve con Connye e
Vincenzo Tucci con Chiacchiera della Leia, mentre lo Scooter 50,
riservato al miglior brevetto è rimasto in casa, conquistato da
Mariagrazia Mosca su Hector Pomerou. Prima di passare ai binomi di
casa, non possiamo tacere della grintosa performance di Giampiero
Garofalo, che con il suo fido Victory si è giocato ad armi pari con
Gianluca Caracciolo, su di uno spettacolare Blairman, la C135
qualificante, cedendogli solo al barrage per una infinitesima
sbavatura, senza timori reverenziali, relegando il padre Paolo al
terzo posto. In C125 Emanuele Zoccola, ottimo settimo in C135 con lo
stallone Olivier, si è vestito d’argento con Gammon Chambertin,
piazzando ai piedi del podio anche la sua cavalla di punta Vidi van
de Tombeele, mentre a metà classifica, leggiamo il nome di Angelo Di
Costanzo con Jasmine di Serralta. In vetta alla classifica della
B110, finalmente il primo salernitano, Oreste Liguori, allievo di
Giovanni e Nicola Petrone, il quale dopo aver ricevuto la sua prima
durissima lezione dalla vita, con la scomparsa di Queen Mary, eccolo
aggiudicarsi la categoria con il suo nuovo soggetto Fhull, che monta
appena da una settimana, premiato assieme ai suoi compagni di
squadra Antonio Cerullo su Marco e Lorenzo Ricco con Oldlanos Clover.
La B100 ha registrato la vittoria di Chebil Sofiane Ben Habib su
Djlan, giunta dinanzi ad Annalisa Martucci e Picasso Bello del
Centro ippico Campano ed a Maria Grazia Vitagliano con l’esperto
Uapaco. La Bp90 ha una sola dominatrice: Scheggia delle tre Torri,
dell’allevamento di Fabio Mottola, ben interpretata da Vincenzo
Belmonte, giunto dinanzi a Sara Trotta con Furioso. La bp60 ha visto
tutti netti, inaugurati dall’esordiente Rossella Bruno su Diva,
mentre tra i puledri Narcos e Nicocles con Andrea La Neve hanno
trionfato nella esordienti, Fattibella con Raffaele Spera, nella
debuttanti, Toronto con Gianluca Caracciolo nella giovani cavalli,
mentre nel gran prix dei sette anni un altro successo salernitano
con E.H. Canova, la puledra di Emanuela Zoccola, montata dal tecnico
Stefano Capuano. Appuntamento in primavera quando il concorso ippico
di Castel Rovere inaugurerà la lunga primavera dell’equitazione
salernitana.
Olga Chieffi
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