Il settimo CD

 

 

Il Coro Cai di Sondrio compie quarant'anni: cosa c'è di meglio di un bel CD per festeggiarli, per ricordarli, per lasciare un segno del lungo cammino percorso. 

Del resto, tutti i dischi del coro sono legati a eventi importanti: dal primo disco in vinile "Intorno al falò" registrato nel 1972 dalla  Sax Records dopo il successo ottenuto con il Maestro Siro al concorso nazionale di Genova, al successivo, sempre in vinile, "Il Coro Cai di Sondrio" registrato dalla Rusty Records nel 1980 in occasione dei campionati mondiali di sci di Bormio, a "Muntagni Muntagni" registrato nel 1985 presso la  Cetra Art Recording in occasione della trasferta in Australia,  a "Improvviso" del 1990 registrato dalla Fonit Cetra in occasione della trasferta del Coro in Argentina e Brasile, a "Coro Cai di Sondrio" del 1995 per festeggiare i trent'anni di attività corale. Il sesto disco, infine, ricorda il  trentacinquesimo anniversario di fondazione, un compact disk con venti canzoni tratte in parte dai precedenti dischi. 

Sembra più che logico, pertanto, ricordare il quarantesimo anniversario con il settimo cd!

 L'idea matura poco a poco e diventa proposta seria profondamente condivisa. Il Coro ha le capacità per fare un buon disco: il maestro Michele Franzina ha saputo valorizzare la preziosa eredità di Siro Mauro, ha recuperato le voci deboli e insicure, le ha plasmate e amalgamate con quelle più tipicamente espressive, fondendo timbrica e colore in un equilibrio di grande effetto armonico. Se traspare qualche perplessità, non è certamente di natura tecnica o musicale: è soltanto di carattere finanziario. Ma il Coro ha da sempre il suo angelo protettore che anche questa volta si propone come sponsor per la realizzazione di un DVD: un  filmato sulla Valtellina da un lato e le canzoni del Coro dall'altro. Un omaggio in occasione dei campionati mondiali di sci. Il Coro accetta con entusiasmo: con le spalle così coperte si possono fare le cose per bene. Prima, però, occorre trovare una sala adatta per la registrazione. Un'attenta ricerca riporta la scelta sulla piccola chiesa di San Bartolomeo a Castionetto di Chiuro dove, con il maestro Siro Mauro, il Coro aveva già registrato il suo sesto cd. L'acustica è  buona: con qualche tappeto sul pavimento e alcuni acrobatici quanto improvvisati interventi sulla struttura dell'antica chiesa, si elimina l'eccesso di eco e il cigolìo prodotto dal vento sulle lamiere del tetto e sulle vetrate. Michele Franzina è concentrato e sicuro di sè. In più, può contare sulla consulenza del maestro Corrado Poletto, suo amico e compagno di corso al Conservatorio di Como, e sulla perizia di Fabio Bertin di Como, tecnico del suono, al quale è affidata la registrazione delle canzoni. Se ne dovranno registrare più di venti per poi scegliere quelle da riportare sul cd. In tre, quattro sedute al massimo, si potrebbe portare a termine l'opera. 

Sono le quattordici e trenta di sabato quindici maggio duemilaequattro: i coristi arrivano alla spicciolata e si fanno subito attorno al maestro. Sono in forma, carichi di entusiasmo. 

Ci sono anch'io: l'evento merita di essere immortalato dalla mia Nikon.

Dal sagrato di San Bartolomeo si domina a vista la valle. Tutt'intorno, verde e silenzio. La neve del Coca riverbera di sole mentre il conoide alto di Ponte riflette i colori della primavera. Nell'aria, qualcosa di intensamente vivo, come se il maestro Siro Mauro fosse qui con noi a seguire e a dirigere la nostra ennesima fatica... 

Tutto è pronto. Si comincia...

E' suggestivo, quasi mistico, l'attimo di silenzio che precede il canto. Poi viene il suono delle prime note, avvolgente, leggero, percettibile appena. Lo senti sulla pelle e ti penetra dentro fino al cuore a  risvegliare emozioni, sentimenti, ricordi. Il maestro modula le voci con lo sguardo e con le mani, le trattiene dapprima, poi le libera con un ampio gesto del braccio e il canto prende corpo, si allarga fra le volte della chiesa con i suoi toni e i suoi colori, e diventa armonia... 

 Quando si incide, si sa, bisogna ripetere un canto anche più volte, sia perché l'interpretazione o l'intonazione non sono perfette, sia per avere una o più versioni da confrontare, ma anche perché il tecnico del suono coglie in sottofondo rumori di disturbo, tintinnio di chiavi nelle tasche dei coristi, cigolio di travi sul tetto, sibili di refolo nelle fessure delle porte e delle vetrate. A questi c'è rimedio, ma a san Bartolomeo c'è anche un merlo in amore che col suo ciangottare a piena gola fa eco alle nostre note e si inserisce, simpaticamente se vogliamo, sulle nostre incisioni. Ma la tecnologia elettronica farà la sua parte e la traccia del merlo in amore verrà cancellata manualmente in laboratorio. Così assicura Fabio Bertin...

Non occorre ripetere i brani troppe volte: il coro è intonato e le canzoni espressive, con il giusto colore. Le brevi pause servono per ascoltare le registrazioni ed eventualmente decidere se rifarle.

Per tre sabati consecutivi il Coro si ritrova nella piccola chiesa di San Bartolomeo (che a questo punto può essere considerato il nostro santo protettore) e registra oltre venti canzoni. Sabato cinque giugno, invece, soltanto per ritoccare alcuni brani. 

E' presente anche il presidente Piero Camanni. 

Guido Marini effettua alcune riprese con la nuova potente cinepresa mentre io cerco di fissare con la mia F90 le impressioni fotografiche più significative.

Finalmente, alle ore 17,30 un lungo applauso saluta la fine della nostra fatica mentre lacrime di gioia solcano il volto di Michele Franzina. 

Corrado Patelli si congratula col maestro del Coro e rivolge ai coristi un lusinghiero apprezzamento: sarà un buon disco...

Poi, approfittando del meraviglioso panorama che si gode dal giardino di villa Sala, messo gentilmente a disposizione dalla signora Camilla, il coro posa, naturalmente cantando, per la foto ricordo di questa nuova indimenticabile avventura canora. 

Il nostro Sponsor sarà orgoglioso di noi quando ascolterà le canzoni.

Ora si tratta di selezionarle, assemblarle, definire i dettagli della copertina, del libretto e naturalmente del filmato sulla Valtellina...

Dettagli!

Condivido l'idea di un disegno stilizzato in copertina, ma poi mi si chiede di fare delle foto al Coro nel giardino di palazzo Sertoli: saranno utilizzate per la copertina e per il libretto. Naturalmente la cosa mi esalta e io m'impegno con tutta la mia esperienza e la mia fantasia. Anche perché, non avendo potuto cantare in sede di registrazione a causa del mio ritiro per motivi di salute, la presenza del mio nome nell'elenco dei bassi sarebbe in parte giustificata. Il Maestro Franzina mi rassicura comunque in tal senso: i miei quarant'anni di attività nel Coro Cai meritano la citazione del nome fra quello dei bassi.

Grazie Michele! 

L'importante, però,  è che il cd sia un buon cd e che il Coro Cai possa celebrare i suoi quarant'anni di attività con un'opera degna. Con l'impegno di tutti, lo sarà. I dettagli restano dettagli.

E' il settimo disco del Coro Cai di Sondrio, il primo sotto la direzione del Maestro Michele Franzina. Porta un titolo ricco di significati e di valori: "I sentieri del tempo". Lo ha scelto Michele Franzina che un giorno, sul suo sentiero, incontrò il maestro Siro Mauro.

foto

vedi copertina e canzoni

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