Il Coro Ana di Sondrio

di tito di blasi

 

Dopo aver riorganizzato la sezione ANA Valtellinese, il Presidente Dr Gino Azzola si attiva per costituire un coro da affiancare alla fanfara.

In pochi mesi riesce ad assemblare un buon numero di appassionati: prove due volte la settimana sotto l’attenta direzione del maetro Renato Busin, dapprima in un locale dell'asilo di via Battisti, poi a palazzo Sassi, e poi ancora all'Albergo Negrini. 

La sera del debutto è fissata per il 25 marzo 1952 al Teatro Pedretti. Per l'occasione, alle note delle più belle canzoni alpine si aggiunge un documentario in cui "rifulge l'abilità e la destrezza degli Alpini nella scalata”. 

Il coro, composto da 25 elementi oltre ai dirigenti, tiene in quell'anno numerosi concerti; il 25 aprile si esibisce alla Fiera campionaria di Milano, il 4 maggio a Tirano, il 31 a Morbegno, il 26 giugno all'Aprica, il 26 a Chiesa Valmalenco, il 9 agosto a Bormio, il 13 settembre al Broletto di Corno. 

I concerti iniziano sempre con Il testamento del Capitano al quale seguono i canti più noti del repertorio alpino, da Monte Canino,  La smortina e Tante putele bele; l'intermezzo è quasi sempre allietato dal duo di armonica a bocca di Ciccio e Ciencio Pansera.  

In quell'anno, il Coro Ana partecipa anche alla Festa della Montagna di Montegrappa e all'inaugurazione delle Fonti di S. Caterina Valfurva. 

La passione del dr Gino Azzola, di Roberto Del Curto e del segretario Benvenuto Menegon suscita entusiasmo e ammirazione tanto che il Cotonificio Felice Fossati dona al Coro ben 107,4 metri di tessuto verde oliva per la divisa, Placido Balera, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento, regala il cordoncino verde, mentre il Comando del Battaglione Edolo offre il cappello d’alpino a tutti i coristi che ora possono esibirsi con una divisa decorosa, degna di un Coro degli Alpini. 

L'affiatamento che lega il gruppo di coristi rende inoltre meno pesante il sacrificio delle due prove settimanali, anche perché alla fine di ogni prova le gole secche possono contare su una bella bevuta offerta dal presidente Gino Azzola. 

L'anno successivo il Coro Alpino si fa apprezzare in due importanti concorsi nazionali, a Milano prima e a Bellagio poi conquistando un decoroso 6° posto. Il 17 maggio si esibisce a Brunate e, in occasione del Settembre Valtellinese - manifestazione di successo degli anni '50 - raccoglie consensi e apprezzamenti gratificanti. 

Purtroppo però, il lavoro e gli impegni famigliari costringono molti coristi ad abbandonare le prove, qualcuno deve partire per altre regioni: il coro, nonostante qualche prezioso rimpiazzo di voci,  si assottiglia poco a poco fino a renderne impossibile la continuazione. 

Nel 1964 alcuni cotisti e il Maestro Busin, stimolati dal Prof. Balatti e dal Presidente del C.A.I. Bruno Melazzini, danno vita Coro Cai di Sondrio.

 

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