Megalopoli e città diffusa (a cura di Fabrizio Bottini)

one does not look to suburbia for the modern equivalents of the Baths of Caracalla or Chartres Cathedral
[Robert Fishman]

 
 
 
 

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 Estratti da: Giovanni Silvera, “Megalopoli d’Europa”, Storia Urbana n. 93, 2000

La megalopoli padana
La pianura padana è un sistema territoriale caratterizzato da diverse aree urbane e da distretti industriali, che alimentano flussi intensi di merci e di persone. Malgrado la sua popolazione superi di poco i 20 milioni di residenti, risponde per molti versi ai criteri enunciati da Gottmann per individuare una megalopoli, dato che è un’area ricca di molteplici attività produttive, organizzata su un sistema di aree metropolitane, collegate fra loro da una rete fitta di vie di comunicazione. La popolazione che vi risiede è occupata prevalentemente nelle attività industriali e terziarie ed è concentrata soprattutto nelle città; la regione è inoltre caratterizzata da ampie zone rurali destinate a moderne attività agricole o dotate di infrastrutture per il tempo libero. È, insomma, un sistema complesso, sia dal punto di vista insediativo che da quello delle attività produttive.

Il sistema insediativo
La megalopoli padana conta circa 21 milioni di abitanti, distribuiti sul territorio di 7 regioni, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Liguria, Marche (area di Pesaro), di una provincia (Trento) e della parte meridionale del cantone Ticino (Svizzera). La città principale è Milano, primo centro economico e finanziario d’Italia e uno dei più importanti in Europa.
Il sistema delle metropoli padane si sviluppa lungo due assi pedemontani principali, quello da Torino a Venezia e quello da Milano a Rimini, ai quali si aggiunge l’area metropolitana di Genova. La popolazione che vive nelle metropoli e nelle aree metropolitane ammonta a quasi 13 milioni di residenti, mentre gli 8 milioni rimanenti si distribuiscono nella rete delle città medie e piccole e in un territorio rurale caratterizzato da una molteplicità di centri e di borghi anche molto piccoli, mai isolati dalla rete delle vie di comunicazione. All’interno della megalopoli nessuna località si trova a più di 30 km da un’autostrada. Malgrado la capillarità del reticolo stradale, il sistema della viabilità padana risulta però intasato dal traffico, che interessa soprattutto i due grandi assi metropolitani e che testimonia l’elevata densità della popolazione e delle attività produttive.

Il sistema produttivo, le industrie
La megalopoli padana concentra più della metà della produzione industriale italiana e si caratterizza per la presenza delle più grandi società industriali e di numerosissimi distretti specializzati, dove operano soprattutto piccole e medie imprese. Non c’è un settore che prevale sugli altri, perché tutti sono rappresentati, da quelli tradizionali (metalmeccanico, tessile, chimico, editoriale, arredamento, ecc.) a quelli più innovativi, come l’elettronica e la moda. L’area a più elevata concentrazione industriale è lo spazio metropolitano Milano-Alta Lombardia (grossomodo il triangolo Milano-Varese-Brescia), nel cui territorio le aziende e i capannoni industriali raggiungono densità tra le più elevate a livello mondiale. Anche lungo tutta l’estensione delle due principali direttrici metropolitane la presenza di piccole o di grandi aree industriali è comunque costante. Lungo la Torino-Venezia, oltre al polo piemontese sede dei grandi impianti della Fiat e del suo indotto, si trovano i distretti industriali di Ivrea e di Biella, quelli del Nord-Est (Verona, Vicenza, Padova, Treviso) e quelli situati all’interno delle valli prealpine. Lungo l’asse emiliano la massima concentrazione industriale è nel tratto tra Parma e Bologna, caratterizzato dalla presenza di numerosi distretti specializzati (alimentari, abbigliamento, piastrelle, imballaggi).

Il terziario
Le grandi città della megalopoli sono soprattutto centri di servizi destinati alle persone e alle imprese. Credito e finanza, società commerciali, servizi pubblici (istruzione, sanità, ecc.) sono i settori per i quali Milano si distingue come il più importante polo di attrazione e di comando all’interno della megalopoli. Milano è anche la più importante concentrazione di enti no-profit e di istituzioni culturali, rappresentate soprattutto dalle università statali (Università degli Studi e Politecnico) e private (Bocconi, Cattolica, Iulm, Vita-Salute S. Raffaele). La megalopoli conta altre 22 sedi universitarie, tra cui i grandi poli accademici di Torino, Pavia, Padova, Bologna, Genova, Venezia e le università private di Castellanza (Varese) e di Lugano (Canton Ticino).
Anche il sistema dei trasporti ha un ruolo cruciale nel funzionamento della megalopoli. Milano e Bologna sono le più importanti stazioni ferroviarie e i nodi più trafficati delle comunicazioni su ferro per l’estero (Milano per i transiti del Gottardo e del Sempione, Bologna per il transito Roma-Brennero). Progetti di ancora non sicura attuazione per l’alta velocità riguardano il nodo di Torino (Frejus) e l’intero asse Torino-Venezia. Il sistema portuale s’incentra su un nodo intermodale principale, Genova-Savona, e sui porti adriatici di Ravenna e Venezia. Il sistema aeroportuale è organizzato sullo scalo intercontinentale (hub) della Malpensa, sugli altri due scali milanesi di Linate e di Bergamo-Orio e sugli aeroporti regionali di Torino (Caselle), Genova (Cristoforo Colombo), Bologna (Guglielmo Marconi), Venezia (Marco Polo), Verona (Villafranca) e su quello svizzero di Lugano, che ha un bacino d’utenza esteso anche alle province di Milano, Como e Varese e che in parte si sovrappone a quello di Malpensa.
Nella megalopoli anche le attività legate al turismo hanno un peso rilevante: a Venezia prima di tutto e poi a Milano, a Verona e in tutte le medie e piccole città d’arte. Il turismo è il settore produttivo principale in alcune aree, come le riviere liguri o i lidi adriatici della Romagna, che è la più grande area turistica d’Europa. Val d’Aosta, Valtellina, Alto Adige, Riviera dei Fiori e Versilia sono altre grandi regioni di vacanza, esterne alla megalopoli, ma interessate da flussi turistici provenienti in gran parte dalle città padane.

Gli spazi rurali e agricoli
La megalopoli non è solo uno spazio costruito e occupato da metropoli, ma contiene anche aree verdi, destinate a parco (per esempio quelli lungo il corso del Ticino e nel delta del Po) e al turismo o più semplicemente caratterizzate da ampie superfici boschive. A questi spazi verdi si aggiungono quelli destinati all’agricoltura, che interessano soprattutto la parte centrale della regione. L’agricoltura padana occupa pochi addetti e produce molto, è fortemente meccanizzata e i suoi prodotti sono destinati a tutto il mercato nazionale o ad essere trasformati dalle industrie alimentari della regione. È dunque un settore moderno, gestito in prevalenza da grandi aziende specializzate, come sono quelle che operano nella risicoltura (Vercellese e Lomellina), nel mais e nel frumento (Bassa lombarda, Emilia, Romagna, Veneto), nella frutticoltura (Emilia, veronese, Val d’Adige) e nell’allevamento (Emilia, Bassa lombarda).

Popolazione e superficie della Padania
I dati complessivi della super-regione padana, sono i seguenti: superficie, 82.293 kmq; abitanti, 21.038.236; densità, 256 ab/kmq. All’interno della megalopoli si possono individuare 8 aree metropolitane e 5 coppie urbane. Milano, centro principale dell’area metropolitana più vasta e popolosa, è insieme a Napoli l’unica metropoli italiana considerata dai ricercatori dell’ Urban Audit con un w tu pari a 3.540.060 abitanti, più o meno la popolazione della sua provincia.

Aree e popolazioni della Megalopoli Padana (1999)

regioni * kmq  abitanti  ab/kmq  città principali
Piemonte  18.568  3.440.323  185  Torino
Lombardia  20.511 8.361.194 408  Milano
Trentino  3.104 235.589  76  Trento
Veneto  13.569  3.960.248 292  Venezia
Friuli  1.137  139.417  123  Pordenone
Liguria  2.736  1.013.729  371 Genova
Emilia R.  20.103 3.615.264  180  Bologna
Marche  1.440 150.000  104 Pesaro
C. Ticino  1.125  122.472  109  Lugano
TOTALE 82.293  21.038.236  256 
* superfici e abitanti relativi alle sole aree regionali comprese nella Megalopoli
 
 

La popolazione delle aree metropolitane e delle coppie urbane della padania

aree metropolitane  abitanti coppie urbane  abitanti
Milano  4.229.000  Como-Lecco  557.000
Torino  1.861.000  Vicenza-Bassano  736.000
Verona-Brescia  1.505.000  Parma-Reggio E. 547.000
Venezia-Padova  1.389.000  Rimini-Lidi Romagnoli 546.000
Bologna-Modena  1.186.000 
Genova-Savona  1.092.000 
Bergamo  550.000 
Varese  444.000 
TOTALE  12.256.000 TOTALE  2.776.000