Tra le varie iniziative realizzate dalla Scuola italiana Cani Salvataggio
e dal suo presidente e fondatore Ferruccio Pilenga, insieme al suo inseparabile
Terranova Mas ci preme sottolineare il corso di addestramento tenuto in
Francia nell’estate ’95 sulle motovedette da salvataggio della Società
Nazionale di Salvataggio in Mare a St. Cast le Guildò e a St. Malò.
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Mafalda riporta con il salvagente un naufrago |
Ma si domandò Pilenga, il Brevetto di salvataggio del Club Francese del Terranova, che brevetto era? La risposta la diede lo stesso Club. Le prove che essi organizzavano, il famoso Brevetto, era un brevetto sportivo! E il famoso 4° grado, il brevetto di salvataggio si chiamava Brevet en mer, non aveva nessuna pretesa di abilitare chicchessia al salvataggio. Sia ben chiaro che i cani col 3° o col 4° grado, sono degli ottimi cani, se non di più, ma la prova fatta col mare calmo, senza nessuno o nulla che intralci l’esecuzione dell’esercizio, senza quasi nessuno che parli a riva, per non distrarre il cane che va a trenta-cinquanta metri da solo a portare per esempio un salvagente ad una persona che fa finta di annegare, è veramente ben altra cosa che un intervento di salvataggio fatto col mare mosso, una forte corrente, così come è ben altra cosa saper operare col cane da bordo di motovedette o persino con l’elicottero, dove il flusso rotore crea sull’acqua un vento e una nebulizzazione dell’acqua che ricrea in gran parte il mare in burrasca. Tutto ciò rende chiaro quale possa essere stata la confusione generata in alcuni appassionati da tali erronee informazioni. Si è addirittura giunti a trascrivere quasi pedissequamente il brevetto francese in italiano chiamandolo prove per l’abilitazione dei cani di Terranova al salvataggio in acqua, per poi precipitevolmente cambiarlo due volte per adattarlo a un brevetto che potesse essere chiamato di salvataggio. A tale confusione ha chiaramente posto rimedio la filosofia della Scuola Italiana Cani Salvataggio di Ferruccio Pilenga, che a più mani, insieme al C.C. Corrado Gamberini, comandante di una delle più grandi motovedette della Guardia Costiera e a Stefano Zambelli, esperto di elisoccorso, e al Maggiore Ruggero Lonetti del Soccorso Aereo, ha redatto un brevetto diviso in due livelli: Brevetto Spiaggia, che abilita l’unità cinofila a 500 metri da riva, e un vero brevetto operativo di salvataggio, che comprende lunga distanza, in TUTTI gli esercizi, tuffo da oltre due metri di altezza, capacità di operare dal bordo delle Vedette da salvataggio S.A.R. della Guardia Costiera per finire con l’abilitazione all’elisoccorso: tuffo da tre-cinque metri dall’elicottero in hovering, operazione di salvataggio, e successiva verricellata al termine del salvataggio. |
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