INDICEDella libertà dei pensieri

 

 

 



 

Il nostro signore ha detto di dire che si sente catartico. Dice che vederci cadere sulla carta un po' indipendenti da lui gli dà un certo sollievo. Non avvertiamo più quel senso di paura dei giorni scorsi; ci guarda scivolare con indifferenza; non sembra preoccupato di noi; non sbarra niente. Si sente catartico! Che mai avrà voluto dire? Non è un pensiero conosciuto, nessuno di noi ne ha mai sentito parlare. Le nostre uniche possibilità di comprensione sono i pensieri già scritti sul foglio e una rapidissima comunicazione con quelli che stanno per arrivare, perché passino parola a quelli che stanno ancora più dietro e indaghino dovunque ne sappiano più di noi. Gli abbiamo promesso di non importunarlo con domande che riguardino la nostra venuta al mondo, di non fare capricci sul nostro modo di vestire, di non voler apparire più di quello che siamo e di non lamentarci né dispiacerci se dovessimo sembrare meno. Non ci costa molto mantenere queste promesse, anzi - visto che lui ora sembra così disinteressato da non leggerci neppure di sfuggita - confessiamo che il nostro desiderio è stato sempre quello di vivere liberi, di nascere senza tanti controlli e di andarcene in giro per il mondo, a liberare milioni e milioni di fratelli che vivono in teste distrutte da idealgie pericolose e contagiose. Sì, tra noi c'è stato qualcuno che tanto tempo fa ha teorizzato che noi conteniamo un'energia più potente di qualunque altra finora conosciuta. Qualcuno dice anche che tra non molto sarebbe possibile abbandonare l'uomo e migrare in altri esseri animali oppure in circuiti integrati. L'uomo tornerebbe rapidamente allo stato originario. Il nostro signore sta sorridendo. Catartico, che vorrà mai significare? Non capiamo se sorride perché si rende conto di noi o se è in contatto con qualche nostro fratello occulto. E' evidente che non attribuisce grande rilevanza a quel che diciamo e certo non ci prende sul serio. Dalle sinapsi è arrivata una notizia tremenda: migliaia di pensieri sono esplosi nei pressi della dura madre. Dell'incidente si stanno occupando gli organi superiori di controllo. Nell'esplosione sono andate perse tutte le tracce di alcuni processi mentali in corso. Al momento dell'esplosione il nostro signore ha chiuso gli occhi ed ha strizzato le palpebre. Lui non sapeva nemmeno di averli quei pensieri e ci fa intendere di non essere interessato a questa notizia. Ripete che si sente catartico e ci dice che trova curiose le nostre divagazioni e che è proprio contento di averci lasciati un po' in libertà.

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