CAMBIO
Un altro componente importante della bici è il cambio, anzi, i cambi, visto che la maggior parte delle biciclette da fuoristrada monta un cambio anteriore ed uno posteriore. Poichè l'uso del cambio sulle biciclette ha creato un gergo pressoché incomprensibile per noi poveri mortali, per capire meglio si consiglia di consultare la pagina della terminologia del cambio.
Il cambio serve ovviamente per cambiare velocità: sbagliato, il cambio di una mtb serve per tenere sempre un ritmo di pedalata adatto a ciò che si sta facendo. Se si devono percorrere lunghi tratti, come in una gita, si useranno rapporti più agili, che consentano di far girare le gambe, mentre in gara si useranno rapporti più duri. Il trucco per un ottimale uso del cambio è di abituarcisi, in modo da trovare subito il rapporto più adatto ad ogni situazione senza tante prove; si deve imparare a trovare subito la marcia giusta, senza tentativi casuali che fanno perdere velocità. Questo vale soprattutto in salita, quando rallentare troppo vuol dire fermarsi o rovinare la catena. Ulteriori consigli (sempre dedicati ai poveri mortali) si trovano nella pagina "
uso del cambio".
Andiamo con ordine: il cambio è composto di numerose parti, in sintesi si tratta di un sistema di leve di lunghezza variabile che consente di scaricare sulla ruota posteriore il lavoro compiuto da un numero di giri dei pedali diverso per ogni marcia.
Il cambio comprende le leve di comando poste sul manubrio (destra per il posteriore e sinistra per l'anteriore), il cavo di trasmissione, il deragliatore ed un gruppo di ingranaggi detti corone per il cambio anteriore e pignoni per il posteriore. Il deragliatore è la parte del cambio che agisce materialmente sulla catena, spostandola da un ingranaggio all'altro.
Sul deragliatore posteriore è posto il tendicatena, un sistema a molla che consente di adattare la lunghezza della catena ai diversi diametri dei pignoni e corone usate.
Il comando del cambio posto sul manubrio è accoppiato di solito ad un indicatore numerico che consente di verificare con una rapida occhiata che marcia si sta usando, in alternativa, nei modelli più economici, la numerazione è indicata dalla posizione della leva stessa. Per una volta si deve spezzare una lancia a favore del dispositivo più costoso: infatti i cambi con il comando a due leve ( una per aumentare le marce, l'altra per diminuirle) sono incredibilmente più precisi, veloci nell'innestare, e possono essere usati senza troppe precauzioni. Le due leve di ogni gruppo sono poste infatti in modo da essere azionate una con l'indice e l'altra con il pollice. L'unico inconveniente, ma davvero da poco, è che funzionano nello stesso modo, usando la leva dell'indice la catena viene spostata verso il telaio, sia davanti che dietro: perciò con l'indice della mano destra si passa a marce più lente e potenti, con l'indice della mano sinistra si passa a marce più veloci e meno potenti: all'inizio questo crea qualche "inconveniente" del tipo trovarsi in salita ed innestare la terza davanti mentre si innesta la prima dietro, ma poi ci si abitua.