Sabato 1 luglio 2006:partenza da Varsavia.Corta strada nel giorno. La nazionale 8 per Bialistock è aperta ai ciclisti, salvo alcune tangenziali. Fondo gibboso in uscita dalla bella capitale. Tappa a Radzymin in un attraente motel, ove sostano anche i Tir internazionali. Primi cartelli con scritte anche in cirillico.
Ascoltati i richiesti pareri a giovani lituani e ad albergatori polacchi da Ostrow Mazowiecka vergo nor est per Lomza, indi nazionale 61, con iniziale tratto stretto, traballante, trafficato.
Augustow, sul lago e al limitare della vetusta venerabile foresta.Indi a Nord: VIA BALTICA
A Suwalki il monumentino celebra la adesione alla Unione Europea.
Confine Polonia Lituania. E' umano il giovane ufficiale polacco che mi chiede se arrivi dall'Italia in bicicletta e complimenta.Sine cura per gli agenti lituani, omoni biancovestiti,un concittadino europeo in bicicletta con passaporto italiano.Per me è sogno percorrere terre per decenni proibitemi .Nei Paesi dell'Est e in Quelli Baltici.
L'Unione Europea, cioè noi che versiamo le tasse,contribuisce al rifacimento della storica leggendaria VIA BALTICA che nessuno esclude dalla sua esemplare piattaforma.
Per pernottare dopo lunga e calorosa strada, svio a Marijampole.
Il giorno seguente: finalmente pianura.
In arrivo a Kaunas, antica capitale della Lituania.A circa 55 gradi latitudine Nord.
Non svio alla attuale capitale Vilnius.
ROMAS KALANTA, studente diciannovenne, sotto questa statua si accese di fuoco per la Libertà della Sua Patria Lituania.
Il 14 maggio 1972.
Kaunas:Monumento alla Libertà e Fiamma ;Basilica,Castello.
Nella tappa di Kedainiai l'onda di calore :fanno 43 gradi sul manubrio, mentre pedalo; inscimunito a fine tappa.
Incontrato Raymond, di France, Bourgogne. Arriva in bici da Capo Nord.Cortesie fra ciclisti di lunga distanza.
Kedainiai.Chiesa di San Giorgio.Nome eraso dalle litanie dei Santi.
Seguono pochi altri giorni caldi per strada piana.Grandiosi lavori stradali in corso.
Panevezys
Salociai e motel isolato Pakeles Namai.
Attraverso il confine di primo mattino.Dopo breve sulla VIA BALTICA i cantieri dei lavori in corso.
Riga, capitale della Lettonia.
PATRIA E LIBERTA'
L'aria si è raffreddata di circa dieci gradi.Il giorno alfine sorte bello a Lilaste.
La strada incantante nella foresta
Salacgriva: La chiesa dedicata a Santa Maria Goretti.
L'Estonia prepara l'adesione al trattato di Shengen:gli incanalamenti alla frontiera sono predisposti.Gli eleboratori ancora lenti: aspettare un momento.
Mi istrado sulla vecchia Via Baltica, quasi costiera al Mar Baltico che si vede a Lepanema prima di Kabli.
Rientro alle campagne e foreste.
Dopo Parnu affollata, spezzo in tre tappe la distanza di 162 km.
Libaste.
Ponte in conservazione vecchia Via Baltica
Segnali rari e incoraggianti.Ruunawere antica posta sulla vecchia via Baltica.
Tallinn, capitale della Estonia
Strada mobile, traghetto, Tallinn Helsinki.
Suomi Finland.
La fortezza di Suomenlinna.
Helsinki - Helsinki e imbarco per Travemunde
Ricordo del Presidente Urho Kekkonen che molto benvolle agli Italiani.
Innocuo, di pietra.
La Pace
Arrivederci Helsinki, bella figlia del Baltico; per quanto l'Onnipotente consenta.
In navigazione, 36 ore, sul Baltico calmo.
In Germania
Per ferrovia con molteplici cambi i Germania, in un fiato da Basel SBB sino a Chiasso, nella amica accogliente terra Helvezia, già imbandierata per il giorno della Patria, 1 agosto 2006.
Indi a Lecco, casa, in bicicletta.
Il viaggio 46° è terminato.
ETERNO NOME A TE
LIBERTA'
Fine della parte terza
L'autore:Giorgio Mazza
Compilato il 25 agosto 2006.
Aggiornato il 25agosto 2006
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