L'embolia polmonare provoca un sovraccarico acuto di pressione
a carico delle sezioni destre del cuore. La tachicardia sinusale
è la norma in tali situazioni
anche se rappresenta un segno dotato di scarsa specificità.
Genericamente l'entità delle alterazioni elettrocardiografiche
associate ad embolia polmonare
dipende dal grado di compromissione emodinamica conseguente alla
embolizzazione, anche se circa il 20% dei pazienti con embolia
polmonare accertata non presenta alcuna alterazioni elettrocardiografica
.
Il segno elettrocardiografico ritenuto caratteristico dello stress
acuto del ventricolo destro associato ad embolia polmonare è
rappresentato dalla comparsa
della morfologia definita Si-Q3 cioè dalla comparsa di
una onda S profonda oltre 0,15 mV in derivazione D1 e di una onda
Q strettamente localizzata a D3
(Figura 54).
Altre anomalie elettrocardiografiche possono essere costituite
da deviazione assiale destra con rotazione oraria.
La fase di ripolarizzazione ventricolare può evidenziare
sopraslivellameno del tratto ST ed onda T positiva in V1, o diffusa
inversione dell'onda T da V1 a V4 oltre che in D3 ed aVF.
Elettrocardiologia alle "soglie" del 2000 |