DEMOCRAZIA

| Riflessioni,opinioni e aforismi |


I mali che oggi causano alla chiesa desolazione, eresie e perversioni della vita religiosa dell'intera cristianità, derivano dall'aver abbandonato la celebrazione dei Concili.
(Ulderico, monaco, XV sec.)

Da quando i papi hanno cominciato a temere i Concili, la Chiesa è senza consiglio, e così continuerà, per disgrazia e rovina della religione.
(Francisco de Vitoria, teologo del XVI sec.)


La moltitudine non ha altro dovere che lasciarsi guidare e di seguire, come un docile gregge, i suoi pastori. 
(Pio X, Vehementer, 1906)

La Chiesa non è una democrazia. 
(Giovanni Paolo II)

La Chiesa deve essere non democratica, ma superdemocratica. È popolo di Dio, e il popolo di Dio è una communio. La communio pasquale è una categoria a sé, è una categoria che faceva dire a Rahner che, se non diventa mistica, la Chiesa è praticamente inutile. La dottrina della mistica, considerata e inserita nel cammino della fede, sta alla base della riforma della Chiesa.
(Padre Benedetto Calati)

Dire che la Chiesa non può organizzarsi in modo democratico perché è di istituzione divina e quindi monarchica per volontà di Cristo, è "uno schiaffo antiecumenico alle Chiese orientali, tutte organizzate in forme sindacali e a quelle protestanti, tutte organizzate in forme democratiche".
(Giovanni Franzoni, cattolico)

Ciò che riguarda tutti deve essere approvato da tutti (diritto canonico). 
(n.d.r.: il nuovo codice è entrato in vigore il 25.1.1983)

Dio è un grande democratico e gli uomini di Chiesa, come Dio, devono promuovere la libertà e la democrazia. 
(Bernard Muna)

Non basta parlare alle persone, bisogna parlare con loro. 
(D. K. Tager)

Dobbiamo pendere dalle labbra di tutti i fedeli perché lo Spirito Santo respira in ognuno di loro. 
(San Paolino, vescovo di Nola del V secolo d.c.)

A partire dall'XI secolo si è instaurato in Occidente... un regime di monarchia assoluta, ...una concezione piramidale della Chiesa. A partire dal XVI secolo, si assiste ad un  progressivo abuso dell'idea di infallibilità; a partire dal XIX secolo, ad un incremento dell'idea di Magistero. Nel caso della Humanae Vitae, si è  ufficialmente riconosciuto che non si tratta di un documento infallibile, ma di fatto si esige  che ci si comporti come se lo fosse... Il fatto più importante, in questa falsa ideologia piramidale e monarchica, è che tutto si svolge, nonostante le dichiarazioni rese, come se lo Spirito Santo, promesso alla Chiesa, fosse riservato a uno solo cui spetti decidere da solo in maniera sovrana. (1968 -Yves Congar, storico domenicano e cardinale per volontà di Giovanni Paolo II)

L'uomo di oggi aspira alla democrazia... La Chiesa cattolica appare indietro rispetto a questa aspirazione: se il suo impegno a favore della democrazia politica non è più da dimostrare, nella sua struttura funziona come una monarchia appena temperata... Nonostante i progressi del Concilio Vaticano II e la definizione della Chiesa come popolo di Dio, lo schema piramidale continua a prevalere. Ciò corrisponderebbe, secondo la concezione di alcuni, all'ordine divino e immutabile delle cose. Ci sarebbero, riprendendo termini già in uso, gli insegnanti e gli insegnati. I laici apparterrebbero esclusivamente alla seconda categoria. I preti, insegnanti rispetto ai laici, sarebbero insegnati rispetto ai vescovi. I vescovi, insegnanti rispetto ai fedeli, sarebbero insegnati rispetto al papa. Soltanto quest'ultimo sarebbe totalmente insegnante, sottratto alla categoria degli insegnati.
(Jean-Paul Guetny)

Bisogna rispettare i diritti dell'uomo in casa propria prima di predicarli in casa degli altri (...) Vi è una Chiesa invisibile senza gerarchia, voluta dallo Spirito che soffia dove vuole. La Chiesa visibile può sedurre quei cristiani, sedurre la gioventù, senza restaurare l'unità, la democrazia e l'amore per i poveri che avevani i primi cristiani? (...) Lo Spirito si esprime soprattutto attraverso la totalità del popolo cristiano, sia esso cattolico, protestante o ortodosso. Ne consegue che soltanto la Chiesa unita e democratica è infallibile, e dunque credibile e legittima. 
(C. Mével)

Dopo la fuga di Pio IX a Gaeta vennero eletti, per la prima volta i deputati di un parlamento democratico. Il 9 febbraio 1849, il Parlamento vota la deposizione del pontefice e proclama la Repubblica romana.
(...) La Repubblica, dopo eroica resistenza a Roma, è sconfitta dai francesi. Seguirà poi la Restaurazione (dal 4 luglio).
(...) La Restaurazione fu spietata: ai 6.000 morti nell'assedio si devono aggiungere i 230 giustiziati dopo e i moltissimi che perirono di stenti in carcere (ne furono imprigionati 8.000). Ventimila furono costretti all'esilio e fuggirono, ricercati incessantemente dalla polizia pontificia, braccati per tutta l'Europa.
(...) Le copie del Nuovo Testamento del Diodati, distribuito con il beneplacito di Mazzini, saranno sequestrate e bruciate in un cortile del Vaticano: oggi ne rimangono solo una decina in tutto il mondo.
Dappertutto la campana dei preti sostituì il tamburo e scese su questi eventi una notte lunga, rotta a tratti da un lampo. 
(Mario Cignoni, estratto da "La stagione della Repubblica romana", in Riforma del 5.2.1999)

 Essere perseguitati non garantisce dalla tentazione di diventare persecutori, è avvenuto in poco più di un secolo, da Diocleziano ad Agostino.
Ma guardiamo all'oggi. Karol Wojtyla condanna, come è ovvio, l'aborto: per un credente è come l'infanticidio. Ma Wojtyla aggiunge poi che un parlamento - democraticamente eletto - che votasse una legge sull'aborto difforme dal punto di vista cattolico, non sarebbe più un parlamento democratico. Non sarebbe più un parlamento legittimo.
Questo vuol dire esattamente pretendere che il potere secolare obbedisca alla fede e al Papa come suo unico interprete autorizzato.
Che la democrazia o è cattolica o non è.
Oppure: un malato terminale vuole porre fine a una vita che considera ormai solo tortura (e vuole farsi aiutare).
L'unica obiezione possibile è: la vita non appartiene all'uomo ma a Dio. Il che vale solo per il credente, ovviamente. Se si prescinde da Dio (come ogni legge deve fare) l'unica alternativa è: la tua vita appartiene a te, che la vivi, o a me? Ovvia la risposta. Eppure la bioetica cattolica vuole imporre che sia crimine punito dalla galera (oggi fino a 15 anni!) ciò che è peccato mortale solo per il credente. (…) Pretendere che diventi legge, invece, significa volerlo imporre a tutti (la legge è per sua natura erga omnes) con la forza del braccio secolare (la galera). Mentre, contro il suicidio assistito, argomenti esclusivamente umani non ve ne sono (a meno di non finire nella "Statolatria": lo Stato, cioè altri individui come te, sono padroni della tua vita. Ma andrebbe in frantumi tutto l'edificio liberale dei diritti civili). E sappiamo che Dio, come argomento, non può essere usato. Perché anche chi non crede è cittadino, innanzitutto. E perché: quale Dio? Di Israele, del Corano, del Vangelo? E se quello cristiano, nell'interpretazione di Roma o di Lutero, di Giordano Bruno o dei telepredicatori americani?
Dunque, dovrebbe valere il principio (…): la gerarchia pronuncia la sua verità, chi vuole seguire la segue, chi non vuole seguirla non ci può essere legge che la imponga, ma la tentazione dominante fra i cattolici, e soprattutto fra le gerarchie, è esattamente l'opposto.
(Paolo Flores d'Arcais, direttore di MicroMega)

La democratizzazione della Chiesa si convertirà in una caricatura finché si continuerà a mantenere una concezione androcentrica dell'essere umano, che non riconosce le donne come soggetti morali e religiosi, a a mantenere strutture gerarchico-patriarcali che escludono le donne dai ministeri ecclesiastici e dalle funzioni direttive nella comunità cristiana.
(Juan José Tamayo)

LA CHIESA RISPETTI LE REGOLE DELLA DEMOCRAZIA: FRANCO MONACO CORREGGE IL PAPA


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