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Pace

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Povertà

 Wojtyla

Eresie

Humour

Purgatorio

PREGHIERA
La preghiera
Il Pater

Pregare significa amare.
Amare il prossimo attraverso Dio.
Amare Dio attraverso il prossimo.
E' un'attitudine del cuore, non della bocca.
(><> Francesco Carpi)

«Ecco, io sto alla porta e busso; se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me».  [Apocalisse 3,20]
Dubito che ci sia un altro passo in tutta la Bibbia che getti maggior luce sulla preghiera. E questa mi sembra la chiave che apre la porta del mondo benedetto della preghiera.
Pregare significa lasciare che Gesù entri nel nostro cuore. Non è la nostra preghiera a spingere Gesù verso di noi, ma è Gesù stesso che ci induce a pregare. Egli picchia alla porta!
Le preghiere sono sempre il risultato dei colpi che Gesù batte alla porta del nostro cuore. E’ la profezia che troviamo in Isaia: “E avverrà che prima che mi invochino io risponderò; parleranno e io li avrò già esauditi”( 65,24).
Da tempo immemorabile la preghiera è chiamata, con una bellissima immagine, il respiro dell’anima. Mediante essa riceviamo Cristo nei nostri cuori aridi e secchi; come l’aria entra silenziosamente mentre respiriamo, così Gesù entra in noi per compiere la sua opera. Egli chiama questo un “cenare con noi” e nel linguaggio biblico il pasto in comune è un simbolo di intima e gioiosa fraternità.
Pregare significa permettere che Gesù glorifichi il suo nome in mezzo alle nostre necessità. Il risultato non dipende perciò dal potere di chi prega, dalla sua volontà o dal suo fervore. Pregare non è altro che aprire la porta, far entrare Gesù, mostrargli quello di cui abbiamo bisogno e permettergli di esercitare il suo potere. Egli sa come siamo fatti.
Non importa in quale situazione dolorosa ci troviamo, del corpo o dello spirito: è sufficiente rivolgersi a Colui che è sempre vicino e può distruggere il potere del peccato, portando salvezza e guarigione.
Noi preghiamo e le nostre preghiere ottengono una risposta. Non la vediamo sempre immediatamente, ma la risposta arriva, anche molto tempo dopo.
Pregare consiste semplicemente nel dire a Dio, giorno dopo giorno, quali cose ci mettono in crisi. Siamo spinti a farlo ogni volte che lo Spirito di Dio fa riaffiorare la nostra debolezza e ci rendiamo conto di quanto siamo incapaci, per nostra stessa natura, di credere, amare, sperare, servire, soffrire e combattere contro il male. Ricordiamo in tale occasione le parole di Gesù: “Senza di me non potete far nulla” (Giovanni 15,5).
(O. Hallesby)

PACE

Quando parlava alla radio a tutto il mondo, Pio XII pregava per la pace ed esortava alla pace.
Quando parlava a soldati tedeschi e italiani ammirava l'eroismo dei combattenti.
Visto e considerato che soldati francesi, inglesi e americani non potevano andare a Roma a farsi benedire, Pio XII avrebbe fatto meglio ad astenersi da quelle benedizioni e da quei discorsi a soldati che si battevano agli ordini di Mussolini e di Hitler.
(G.Salvemini, Stato e Chiesa in Italia)

Noi non siamo pacifisti. Non vogliamo la pace ad ogni costo. Pace giusta, pace e giustizia. La pace è sempre opera della giustizia. Ma è anche frutto della carità, dell'amore.
(Giovanni Paolo II, in occasione della guerra del Golfo)

Chi professa un pacifismo a oltranza senza proporre soluzioni operative non è più vicino alla pace di quanti giudicano inevitabile la guerra nel Golfo.
(mons. Pietro Rossano, Vescovo vicario di Roma, Rettore della Pontificia Università lateranense)

Il frutto del SILENZIO è la Preghiera
Il frutto della PREGHIERA è la Fede
Il frutto della FEDE e’ l’Amore
Il frutto dell’AMORE è il Servizio
Il frutto del SERVIZIO è la Pace.
(Madre Teresa di Calcutta)

La pace del mondo è tale che c'è pace solo nelle cose esteriori.
Si mangia e si beve, si canta e si balla e si è lieti nella carne. La pace cristiana invece è nel cuore,anche se all'esterno è sottoposta a gravi percuzioni, angoscia, angustie e difficoltà.
(Martin Luther)

Che abbia voce o no, il popolo può essere sempre portato al volere dei capi. È facile.
Tutto quello che dovete fare è dir loro che sono attaccati, e denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo, in quanto espongono il paese al pericolo.
Funziona allo stesso modo in tutti i paesi.

(Hermann Goering, al processo di Norimberga
)

Mi rifiuto di accettare l’idea che l’uomo così com’è, nella sua natura presente, sia per ciò stesso moralmente incapace di elevarsi a raggiungere l’uomo come dovrebbe essere, che in eterno lo interpella. Mi rifiuto di accettare l’idea che l’uomo sia un semplice relitto, un rifiuto abbandonato alla corrente del fiume della vita in cui è immerso.
Mi rifiuto di accettare l’idea che l’umanità sia incatenata con nodi tragicamente indissolubili alla notte senza stelle del razzismo e della guerra, al punto che l’alba luminosa della pace e della fratellanza non possa mai diventare realtà. Credo che perfino nell’attuale imperversare dei colpi di cannone e dei sibili di proiettili ci sia ancora la speranza di un domani più luminoso.
Credo che la giustizia ferita, che oggi giace schiacciata nelle strade insanguinate dei nostri paesi, possa essere sollevata dalla polvere della vergogna e posta a regnare suprema tra i figli degli uomini. Ho l’audacia di credere che i popoli di tutta la terra possano ottenere tre pasti al giorno per il loro corpo, istruzione e cultura per la loro mente, e dignità, uguaglianza, libertà per il loro spirito. Io credo che quanto è stato distrutto da alcuni uomini egocentrici, altri uomini eterocentrici possano ricostruire.
Credo ancora che un giorno l’umanità si inchinerà di fronte alla potenza di Dio e riceverà la corona del trionfo sulla guerra e sulla violenza, mentre la bontà della non violenza sarà proclamata legge generale. Credo ancora che noi vinceremo: questa fede ci può dare il coraggio di affrontare le incertezze del futuro.
(Martin Luther King, pastore battista)

ESORCISMI
.
E' sbagliato pensare a Satana con le corna, l'odore di zolfo, i piedi caprini e la coda: il demonio, essendo un angelo caduto, è puro spirito. E' lo spirito del Male. Ricorrere ad altre immagini, significa solo cadere nel folklore.
(Card. Jorge Arturo Medina Estevez, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti)

RESURREZIONE

Io sono la risurrezione e la vita

(Gv 11:25)
...quando sarò risuscitato vi aspetterò in Galilea
(Mt 26:32)
...Cristo è veramente resuscitato dai morti... 
(1Cor 15:20)
E se Cristo non è resuscitato, 
la nostra predicazione è senza fondamento 
e la vostra fede è senza valore.
 
(1Cor 15:14)

La resurrezione dei morti non ci renderà il nostro corpo oggetto, ma ritroveremo il nostro corpo soggetto, il corpo di ciò che fatto la nostra singolarità personale nel corso del passaggio in questo mondo. 
(Gustave Martelet, teologo gesuita)

Uccidetemi pure, o fedeli amici, perché è nel fatto di essere ucciso che consiste la mia vita.
(Al-Hallaj, 858-922, mistico islamico, decapitato per le sue idee ritenute non ortodosse)

Posso dirvi sinceramente che mentre possiamo essere assolutamente certi che Gesù è vissuto e che certamente è stato crocifisso, non possiamo con la stessa certezza dire che sappiamo se sia stato resuscitato da Dio dalla morte. 
(George Carey, arcivescovo di Canterbury e capo della Chiesa anglicana - da "Mail on Sanday", luglio 1999)

Se qualcuno o qualsiasi cosa ti facesse pensare di essere al capolinea, non gli credere.
Se conosci l'eterno amore che ti ha creato, sai anche che c'è dentro di te un'anima immortale.
Ci sono diverse stagioni nella vita, se per caso tu sentissi arrivare l'inverno, voglio che tu sappia che questa non è l'ultima stagione, perché l'ultima sarà la primavera: la primavera della Resurrezione.
(Giovanni Paolo II, Fatima, 13 maggio 2000)

VITA

Non uccidere  
(Es. 20:13 - Dt. 5:17)

Difendere il bene comune della società esige che si ponga l'aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, l'insegnamento tradizionale della Chiesa ha riconosciuto fondato il diritto e il dovere della legittima autorità pubblica di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto, senza escludere, in casi di estrema gravità, la pena di morte.  
(n.d.r.-->Roma Stato Pontificio,1865: Via dei Cerchi. Condanna a morte per ghigliottina: Secondo ordinamento giudiziario sottoscritto da papa Pio IX. Foto da "Album Romano" edito da Vasini nel 1956. Pubblicata su Giornale di Vicenza 16.07.97)
Per analoghi motivi, i detentori dell'autorità hanno il diritto di usare le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità. 
(Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2266)

Secondo la Bibbia, Dio volle salvare il primo omicida
La lezione dimenticata di Caino

La pena di morte

Per quale motivo la pena di morte
non è cancellata dal nuovo Catechismo?

Durante l'Inquisizione, le persone ritenute degne di dannazione, destinate al fuoco dell'inferno, venivano «purificate» con la spada, la tortura e soprattutto il fuoco, affinché con la morte del corpo nell'aldiqua potesse, forse, ancora salvarsi l'anima nell'aldilà. Non erano forse parole d'amore quelle che l'inquisitore Eymerich rivolgeva ai «bisognosi di purificazione»: «Fratello eretico, sorella strega, poiché vi amo, brucio il vostro corpo onde evitare che bruci in eterno la vostra anima»?
Tutto è relativo, anche la morte. Tutto è giustificabile, anche la crudeltà.
(Francesco Carpi)

(...) non è giusto fare ciò che la legge di Dio qualifica come male per trarne da esso un qualche bene (...) gli atti (...) intrinsecamente cattivi (intrinsece malum): lo sono sempre e per sé, ossia per il loro stesso oggetto, indipendentemente dalle ulteriori intenzioni di chi agisce e delle circostanze (...) tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l'aborto, l'eutanasia e lo stesso suicidio volontario (...) ledono grandemente l'onore del Creatore.
(Giovanni Paolo II, Veritatis splendor)

Nel 1868 Pio IX ordinava la decapitazione pubblica in Piazza del Popolo dei due rivoluzionari italiani Monti e Tognetti, che avevano compiuto un attentato contro una caserma pontificia. 
E ancora due giorni prima della conquista di Roma, il 18 settembre 1870, un certo Paolo Muzzi veniva giustiziato per impiccagione a Frosinone, ultimo cittadino dello Stato della Chiesa a subire questa pena.

Mettere a morte un uomo pericoloso è cosa "lodevole e salutare, in nome del bene comune"
(S. Tommaso d'Aquino)

E siccome (lo osserva san Tommaso ) il patibolo è la maggiore espiazione per le colpe commesse nella vita terrena, il condannato che accetti la punizione è un candidato sicuro a quel Paradiso che rappresenta per l'uomo la sola, vera meta.
(Vittorio Messori, Oggi, 24 gennaio 2001)

La vita con Cristo è amore senza fine; senza di Lui, la vita è una fine senza amore.
(Billy Graham, evangelico)

E' meglio morire in piedi che vivere in ginocchio.
(Emiliano Zapata)

L'importante è arrivare vivi alla morte. 
(Francesco Carpi)

Il cristianesimo è la terribile serietà: in questa vita si decide la tua eternità.
(Sören Kierkegaard, filosofo luterano)

I simboli del pane, dell'acqua e del vino (Prov. 9,2-5), nel Vangelo di Giovanni rappresentano la rivelazione e la vita offerta dal Cristo.
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Io mi ritrovo molto guardando gli alberi. Anno dopo anno e sempre di più considero gli alberi come delle persone. Che fossero esseri viventi lo sapevo, ma adesso l'ho scoperto intuitivamente, e mi sento natura con essi. Oppure col mare, quando ci entro dentro, d'estate. Ecco, è la natura il luogo dove mi sento sciogliere i nodi che nel mio interno porto. Trovare il senso della vita è domanda alla quale non c'è risposta. La natura si pone forse questa domanda? La natura vive e basta. E noi siamo natura.
(Eugenio Scalfari)

ATEISMO

Dio è morto. 
(Nietzsche) 

Nietzsche è morto.
(Dio)

C’è Auschwitz, quindi non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo.
(Primo Levi)

Ma dimmi, quand'è che sei buono, buon Dio?
Fosti buono, quando tu lasciasti straziare dall'esplosione di una bomba mio figlio, che aveva appena compiuto un anno, il mio figlioletto? Allora fosti buono, vero, buon Dio, quando lo lasciasti uccidere?
(W. Borchert, morto a ventisei anni, 1921-1947)

Siamo tutti atei, compresi i cristiani.
Dai nostri antenati verremmo considerati dei non credenti.
(Emile Poulat, professore universitario cattolico)

Io, grazie a Dio, sono sempre stato ateo.
(Louis Brunuel)

Quando parlo della fede, non mi riferisco alla religione, ma piuttosto alla credenza in qualcosa di sacro. E ho l'impressione d'essere credente, pur restando ateo.
(Alain Bashung, cantante francese)

Il primo sorso dal bicchiere della scienza rende atei, ma in fondo al bicchiere ci aspetta Dio.
(Werner Heisemberg - fisico)

Fratello ateo, nobilmente pensoso alla ricerca di un Dio che io non so darti, attraversiamo insieme il deserto. Di deserto in deserto andiamo oltre la foresta delle fedi liberi e nudi verso il nudo Essere e lì dove la parola muore abbia fine il nostro cammino.
(David Maria Turoldo)

SACERDOZIO

...voi siete per il Regno di Dio un popolo di sacerdoti a lui consacrati.
(I Pt 2:9)

Non dimentichiamolo: nel battesimo diveniamo tutti sacerdoti. (...)
Perché allora predicare con tanta insistenza questa grandezza solo per coloro che saranno ordinati preti dal Vescovo? E dare l'impressione, e non solo l'impressione , che i laici sono i paria della Chiesa e che non contano proprio nulla? (...)
Si direbbe proprio che ciò che conta per la Chiesa è il sacerdozio ministeriale e per esso consacra tutte le sue energie e aspirazioni. Il resto? Un riempitivo, una massa anonima. Una mucca da mungere quando occorrono i mezzi. Un panorama di teste a cui rivolgere rimproveri o consigli assennati. (...)
Questa è l'anima del sacerdozio: la capacità di offrire se stessi a Dio come atto di amore. E ciascuno di noi è sacerdote nella misura di questa capacità, che solo lo Spirito Santo sa trasmettere a un uomo. Poi verrà tutto il resto, verrà il culto, verrà il sacerdozio ministeriale, verrà l'ordinazione per il servizio della comunità.
(Carlo Carretto)

Dichiaro... che la Chiesa non ha in alcun modo il potere di conferire l'ordinazione sacerdotale alle
donne e che questa proibizione dev'essere definitivamente assunta da tutti i fedeli della Chiesa. 
(Giovanni Paolo II - Lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis, 1994)

L'Associazione delle donne cattoliche tedesche (KFD), che con i suoi 750.000 membri è il più importante gruppo ecclesiale tedesco, favorevole al sacerdozio delle donne, ha rivendicato il diritto di partecipazione uguale degli uomini e delle donne nella Chiesa, in particolare nel processo delle decisioni ecclesiali. 
(da Actualité des Religions, agosto 1999)

Lutero ha trasformato i preti in laici trasformando i laici in preti.
(Karl Marx)

I francesi dicono che vi sono tre sessi: uomini donne ed ecclesiastici.
(Sidney Smith)

Perché tu vescovo della sede più alta ti allontani dalla santa moderazione?
E non di poco da questa hai deviato, nel momento in cui hai voluto costringere con una certa autoritaria violenza i chierici a rinunciare al matrimonio, mentre avresti dovuto solo esortarli.
(Ulrico di Imola, vescovo, al papa Niccolò II, 1060)

Perché mai i latini considerano il matrimonio"giusto per i laici e ingiusto per i chierici? Come potrebbe ciò che Dio ha giudicato buono essere considerato cattivo dagli Occidentali?
(Nicola di Reggio, vescovo metropolita della Calabria bizantina, 1037)

E' contro la legge privare coloro che fanno parte del collegio sacerdotale dell'onorato matrimonio e dell'incontaminato talamo, che anche il beato Paolo e tutti i divini apostoli legittimarono e i divini Padri nei concili confermarono. Considerate dunque, fratelli latini, quello che conviene, e attenetevi al giusto.
(Nicola, monaco del monastero greco di Casole, Lecce,1235)

Vescovi, preti e diaconi, come tutti i chierici che servono all'altare , devono astenersi dai rapporti coniugali con le loro mogli e non devono avere più figli.
 
(Sinodo spagnolo di Elvira)

La sentenza si commenta da sola. Il giudice ha ritenuto privi di significato tutti i tanti elementi di accusa offerti. Bisognerà capire come si è potuto arrivare a tale decisione. La cosa che mi amareggia e mi offende è che si possa pensare, come ho letto, che si sia agito per fini diversi dall'accertamento della verità. È ovvio che nel momento in cui abbiamo firmato col procuratore Russo la richiesta di rinvio a giudizio eravamo convinti, in tutta coscienza, che vi fossero elementi sufficienti da sottoporre al vaglio giudiziario. Altrimenti avremmo chiesto il proscioglimento. Il cardinal Giordano non poteva non sapere a che cosa servissero i soldi dati al fratello. Anzi, per evitare polemiche, mi correggo: noi avevamo elementi tali da ritenere che il cardinale sapeva del giro d'usura e ne traeva vantaggi"
(Emanuela Comodi, Pubblico Ministero, 24 dicembre 2000)

 LIMBO

I bambini morti senza battesimo vanno nel Limbo, dove non godono Dio, ma nemmeno soffrono; perché, avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il paradiso, ma neppure l'inferno e il purgatorio.
(dal Catechismo di Pio X)


Secondo l'insegnamento di alcuni padri della Chiesa, come Crisostomo ed Agostino, a causa del peccato originale, non solo i peccatori, ma anche tutti i bambini morti senza battesimo sarebbero destinati all'inferno. 
Secondo un'altra concezione teologica più moderata, seguita per secoli dalla Chiesa, essi sarebbero, invece, destinati al «Limbus puerorum». 
Recentemente, non si parla più del Limbo, la Chiesa lo ha dimenticato. Si va in Paradiso senza battesimo.

Questa espressione entra nel linguaggio teologico solo durante il periodo degli Scolastici (limbus = lembo, orlo di un vestito, quasi a designare la sua propinquità con l'Inferno). E' lo stato ed il luogo di quelle anime che - passate alla vita futura - non hanno personalmente alcuna pena da scontare, né eterna, né temporale, ma che tuttavia non possono essere ammesse alla gloria del Paradiso. E' questo propriamente il Limbus puerorum (Limbo dei fanciulli) e di tutti coloro che, anche se adulti, muoiono senza mai aver acquistato l'uso della ragione e senza aver potuto ottenere la remissione del peccato originale mediante il Battesimo. Secondo l'opinione del card. Billot, sono assimilabili ai fanciulli non solo gli adulti anormali in fatto di ragione, ma anche coloro che hanno un rudimentale grado di civiltà e di sviluppo della coscienza religiosa e morale, come ad esempio i primitivi.
Il Limbo esisteva prima di Cristo, esiste al presente ed esisterà anche dopo il Giudizio universale.
Prima di Cristo esisteva pure il Limbus patrum (Limbo dei padri), che accoglieva le anime dei giusti migrate da questa vita prima della morte redentrice di Nostro Signore. Tale Limbo fu abolito per sempre dopo che Gesù vi discese («descendit ad inferos») per liberarvi tutte le anime colà prigioniere, prime di esse quelle dei progenitori Adamo ed Eva. Riguardo alla sua natura, si deve ritenere che il Limbo non è un luogo o uno stato di beatitudine soprannaturale, però è sentenza comunissima che non vi si soffre alcuna pena. Anzi San Tommaso ed altri teologi ammettono che nel Limbo le anime avranno uno stato di beatitudine naturale, di cui è capace e a cui tende la natura anche non elevata all'ordine soprannaturale; quelle anime che sono prive della visione beatifica, non ne sentono la mancanza, perché non ne hanno la cognizione e perciò non ne provano alcun desiderio.
("Una Voce", dottrina cattolica)

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Il Limbo non c'è più  
(Mario Politti, La Repubblica, 6/5/1999)

PELLEGRINAGGI

Ma credimi: viene il momento in cui l'adorazione di Dio non sarà più legata a questo monte o a Gerusalemme...  
(Gv 4:22)

Cambiando luogo non si arriva più vicini a Dio. 
(Gregorio di Nissa)

Quando la parrocchia rende visibile e vivibile il Vangelo è sicuro che la gente va con attese molto meno spasmodiche ai "santuari" e ai luoghi delle "apparizioni". 
(Ezio Gazzotti, da Evangelizzare)

DOLORE

Se si vuol essere cristiani, bisogna anche portare il vestito di corte, la croce.
(Lutero)

La tristezza è l'esilio della presenza divina.
(Rabbi Nahman de Braslav, mistico ebreo, 1772-1811)

Spesso, di fronte ai problemi, il credente si irrigidisce, e si dibatte imputando a Dio tutto il male che lo affligge. Questo è un'atteggiamento sbagliato, cercare di comprendere o lottare è perfettamente inutile, non serve a nulla, conviene piuttosto sottomettersi pienamente alla volontà del Signore, riconoscendio che siamo ben poca cosa.
All'umiliazione deve far seguito, però, un atto di fede che consiste nel deporre ogni nostra sollecitudine ai piedi del Signore, confidando nella Sua soluzione. Questa fede è sorretta dalla promessa stessa fatta da Gesù, ricordata da Pietro: "perch'egli ha cura di voi"
(Mt 6:25).
(Meditazioni bibliche, edizioni Adi-Media della Chiesa pentecostale)

Quanta tristezza nelle case svuotate del divino e impoverite dalla mancanza del mistero!
(Carlo Carretto)

Forse in questo momento ti trovi nel deserto, nella prova: sappi che non sei solo, gli angeli che servivano Gesù sono vicini a te.
(Vincenzo Iannitelli, pentecostale)

"Ho veduto le tue lacrime"
Nessuna cosa passa inosservata agli occhi di Dio. Egli vede le lacrime versate dai Suoi figliuoli e non rimane insensibile di fronte alla loro sofferenza.
Fratello che ti trovi nell'afflizione, coraggio! Qualunque sia la natura delle tue lacrime, lacrime di pentimento, di dolore, di stanchezza, espressione di un cuore umiliato o deluso, il Padre non resterà mai indifferente osservando il tuo bisogno.
RingraziaLo per le lacrime stesse. Anche queste sono un dono di Dio. Non le frenare. Si può trovare nel pianto, che non sia di ribellione o d'ira, un sollievo misterioso.
Gesù non è venuto per annullare la sofferenza, ma per renderla utile e preziosa. La sofferenza è inevitabile, ma l'amore di Dio si manifesta facendola cooperare per il nostro bene.
Molti credenti possono affermare che proprio nella sofferenza, e ancor prima di aver ottenuto la liberazione, hanno potuto gustare dei momenti di particolare comunione con il Signore, sentendosi più strettamente uniti a Dio.
Fratello ringrazia Dio perché ha asciugato le tue lacrime. Forse la prima impressione era che nessuno avrebbe saputo risolvere il tuo problema, e che nulla avrebbe potuto dare pace al tuo cuore.
Non è stato il tempo a compiere l'opera sua, ma il Signore. Dio che è pieno d'amore si dimostra sempre attento alle tue necessità. Ricorda, in qualsiasi momento, in qualunque occasione, non sei solo. Puoi sempre contare nella misericordia del Signore, di Colui che ha veduto, e vede costantemente le lacrime che sgorgano dai tuoi occhi.
(Meditazioni bibliche, edizioni Adi-Media della Chiesa pentecostale)

Per agire nel mondo, occorre morire a se stessi…L’uomo non sta sulla terra solo per essere felice, neppure per essere semplicemente onesto. Vi si trova per realizzare grandi cose per la società, per raggiungere la nobiltà d’animo e andare oltre la volgarità in cui si trascina l’esistenza di quasi tutti gli individui. 
(Vincent Van Gogh)

MATRIMONIO

Il matrimonio è ritenuto da molti cristiani un sacramento. Ciò che è strano è che sovente si ha la sensazione che gli stessi lo considerino alla stregua di una fornicazione tollerata. (anonimo)

Nessuna autorità ecclesiastica può dispensare in alcun caso da quest'obbligo (n.d.r. di rifiutare l'Eucaristia al divorziato risposato) del ministro della santa Comunione, né emanare direttive che la contraddicano.
(Mons. Herrauz Julian, presidente del Pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi e massima autorità dell'Opus Dei)

Dichiarazione sui divorziati risposati

Il 6 luglio 2000 il Pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi ha reso nota una dichiarazione: «d'accordo con la Congregazione per la dottrina della fede e con la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti», in cui si ribadisce che la proibizione fatta dal canone 915 del Codice di diritto canonico, che nega l'ammissione alla comunione per scomunicati ed interdetti, vale anche per i divorziati risposati e che tale proibizione «per la sua natura deriva dalla legge divina e trascende l'ambito delle leggi ecclesiastiche positive». Con una sola eccezione: quei fedeli che divorziati e risposati non possono «soddisfare l'obbligo della separazione» per «seri motivi», come l'educazione dei figli, e si impegnano alla «piena continenza»: d'altra parte, poiché il fatto che i due sono divorziati e risposati è noto ma il loro rapporto privato no, possono fare la comunione solo remoto scandalo. Si deve cioè evitare che l'ammetterli alla comunione provochi scandalo.

(In 30Giorni, luglio-agosto 2000)

Secondo la Chiesa cattolica Gallicana i ministri del sacramento del matrimonio sono gli stessi sposi e l'impegno da essi assunto si fonda unicamente sul loro reciproco amore. Mariti, amate le vostre mogli come Cristo ha amato la chiesa... (Ef. 5,24-25).

MISSIONARI

Essere cristiani è essere missionari. Il cristianesimo in riposo eo ipso non è cristianesimo (S. Kierkegaard)

Invece di pensare ad andare nel Terzo Mondo... rimanete a casa vostra... I vostri paesi avanzati hanno bisogno di una rivoluzione culturale... una nuova gerarchia di valori, una nuova visione del mondo... la rivoluzione dell'uomo. 
(Dom Helder Camara, vescovo brasiliano)


DONNE

Esse avevano seguito e aiutato Gesù fin da quando era in Galilea.  
(Mt 27:55)

Dichiaro... che la Chiesa non ha assolutamente il potere di conferire l'ordinazione sacerdotale alle donne e che questa posizione deve essere definitivamente assunta da tutti i fedeli della Chiesa. (Lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis, 1994)
Tale posizione che trova fondamento nella parola di Dio, si deve considerare come appartenente al deposito della fede [...] proposta infallibilmente dal magistero ordinario [...] esige un consenso definitivo. 
(1997, nota della Congregazione per la dottrina della fede)

Nella scrittura la discriminante è la fede e il vivere la vita con amore e nel servizio del prossimo, non l'identità sessuale.
(Maria Bonafede, in Riforma del 16 giugno 2000 ~
EVANGELO E OMOSESSUALITÀ ~)

RAGIONE

Ragione e sentimento (Umberto Galimberti, La Repubblica, aprile 1999)

Ti ho dato l'intelligenza per conoscermi, non per negarmi. 
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La scienza è incapace di risolvere il problema dell'origine e della fine delle cose.
(Louis Pasteur, 1822-1895)

Non capisco le Tue vie, ma Tu sai qual'è la mia strada.
(Dietrich Bonhoeffer, luterano)

Se l'uomo potesse scoprire Dio con la propria intelligenza, sarebbe pari a Lui.
(calendario evangelico)

Preferisco accettare la parola di Gesù senza troppo discutere, altrimenti mi perdo nel labirinto della mia ragione senza concludere nulla.
(Carlo Carretto, cattolico)

Il caso è lo pseudonimo che Dio usa quando non si firma personalmente.
(Anatole France)

L’uomo in mezzo all’infinito
Non so chi mi ha messo al mondo, né che cosa è il mondo, né chi sono io stesso.
Sono in uno stato di ignoranza terribile in ogni cosa.
Non so che cosa siano il mio corpo, i miei sensi, la mia anima e questa parte di me stesso che pensa quello che dico, che riflette su tutto e su se stessa, che non conosce le cose, più del resto.
Vedo gli spazi vertiginosi dell'universo che mi rinchiudono, e mi trovo posto in un angolo di quella vasta distesa, senza sapere perché sono messo in questo luogo piuttosto che in un altro, né perché il poco tempo datomi da vivere mi sia assegnato qui e non altrove, in questo momento e non in un altro di tutta l'eternità che mi ha preceduto e di quella che mi seguirà.
Non vedo altro che infiniti da ogni parte; mi rinchiudono come un atomo e come un'ombra che dura soltanto un istante, senza ritorno.
Tutto ciò che conosco è che fra poco dovrò morire: ma quello che ignoro completamente, è questa morte stessa che non saprei evitare.
Come non so da dove vengo, cosi non so dove vado; so soltanto che, uscendo dal mondo, cadrò per sempre o nel nulla o nelle mani di Dio. 
(Blaise Pascal)
Queste domande universali di una tragica intensità, il filosofo cristiano le aveva risolte, per conto proprio; le pone soltanto per invitare il suo lettore a trovare come lui la risposta nella Parola di Dio.  

Non dimentichiamoci mai che Gesù ha concluso i suoi discorsi dell’ultima cena con queste parole, che sono in ogni tempo valide e vere: “Abbiate fiducia: io ho vinto il mondo” (Gv 16,33). 
Il cristiano perciò non deve temere niente e nessuno [...]. O meglio, il cristiano non deve aver paura di niente e di nessuno se non della propria insipienza, della sua strana propensione alla resa, della sua assurda disponibilità a sacrificare al dialogo e all’accoglienza ogni manifestazione e ogni segno della sua identità.

(Giacomo Biffi, cardinale e arcivescovo di Bologna, dicembre 2001)

Qual'è la cosa più urgente: coscientizzare i ricchi restando uno di loro, fra loro, o vivere con i più poveri per aiutarli a svilupparsi?Tutto è urgente. Ma non tutto è possibile a tutti. Ciascuno deve sapere quello per cui il Signore lo ha meglio preparato e disposto. Solo chi si pone questo interrogativo può rispondere, con il consiglio di quelli che lo conoscono bene, e la sua risposta sarà valida solo per lui.
(Helder Caldara, vescovo brasiliano)

Meno si crede in Dio, più si comprende che altri ci credano.
(Jean Rostand, biologo)

ANIMALI

Grandezza e progresso morale di una nazione si giudicano in base al modo in cui tratta gli animali.
(Ghandi)
  

Chi usa essere crudele nei confronti degli animali si dimostra altrettanto insensibile nei confronti degli uomini.  (Kant)

PAGANESIMO

Cittadini di Efeso, tutti sanno che la nostra città custodisce il tempio della grande dea Artemide e che la sua statua è stata a noi donata dal cielo!   
(At 19:35)

La dea greca Artemide, esprime il carattere di donna che non sarà mai sposa. Si riteneva che assistesse gli uomini al momento della nascita   (protettrice dei parti) e li aiutasse a rinascere nella condizione di adulti.
I Romani assimilarono Artemide con la dea Diana.
Il suo culto era particolarmente sviluppato a Efeso, dove nel 431 venne tenuto un Concilio Ecumenico che si concluse con la proclamazione della legittimità del termine "Madre di Dio" dato alla Madonna e con la condanna di Nestorio, patriarca di Costantinopoli, che si era schierato contro tale titolo, preferendogli quello di "Madre di Cristo".
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La Dea greca Demétra (dal gr. "De-meter" = terra-madre), la terra madre, era figlia di Cronos, il tempo, e di Rea, madre degli dèi, e sorella di Zeus.
Dea della fertilità e dell'agricoltura che provoca la germinazione, in particolare quella del grano.
Demétra, secondo la leggenda, dopo essersi unita al giovane cacciatore cretese Iasone,  partorì un figlio, Pluto, dio personificante la ricchezza, originariamente intesa nel senso di "ricchezza agraria". 
Per tale motivo Pluto è a lei associato nel culto e nelle rappresentazioni.
Il suo culto, risalente ad epoca anteriore al VI sec. a.C., era particolarmente fiorente in Sicilia, in Tracia, ad Eleusi, a Creta e nel Peloponneso.
I romani l'adorarono con il nome di Cerere.
Veniva sovente rappresentata con in grembo Pluto, bambino. 
La stessa rappresentazione, nei suoi significati simbologici evocanti la fertilità e il danaro, compare in una banconota francese da 1000 Franchi del 1942

Ciò che noi poniamo accanto a Dio, è un idolo. 
(Dietrich Bonhoeffer, luterano)

Ho visto religiose che sarebbero morte martiri per difendere la loro verginità ma che non erano disposte a spendere un soldo di buona volontà per stabilire contatti di effettiva collaborazione col convento vicino.
Ho conosciuto famiglie sacrificarsi fino all'estremo per procurare il pane ai loro figli ma che non sapevano fare il minimo sforzo per andar d'accordo tra di loro e per non dirsi delle insolenze.
Ho visto vescovi dedicarsi fino all'esaurimento al servizio della Chiesa ma poi non essere capaci di uscire dal loro " palazzo " per andare incontro alla pecorella smarrita, solo preoccupati di puntellare l'indiscussa loro autorità e la dignità della Chiesa.
Si direbbe che il Vangelo o è più letto e che l'abbiamo sostituito con mille e mille differenti modi di pensare il rapporto con Dio e con gli uomini.
Ognuno ha da adorare qualcosa e da mettere sul suo altare: chi la castità, chi l'autorità, chi l'onore della Chiesa, chi il lavoro, chi il risparmio, chi la buona fama, chi il diritto canonico, chi un testo di morale, chi un vecchio o nuovo catechismo, ma pochi, troppo pochi accettano di adorare la dolce volontà di Gesù che ci fu espressa con tanta precisione a nome del Padre.
(Carlo Carretto, cattolico)

Il nostro mondo professa il culto del successo e dell'effimero.
Oggigiorno si vive per spendere, per esibire un più elevato tenore di vita, e un'esistenza più spenzieratamente possibile. Questa è una moderna forma di idolatria.
(Meditazioni bibliche, edizioni Adi-Media della Chiesa pentecostale)

CASTITÀ

Tutto è per i puri. La radice del male non sta nell'azione, ma nell'intenzione, nel cuore. (Graziella e Roberto Zanibellato)

L'idea di castità va decisamente purificata. Troppi tabù e sospetti l'hanno inquinata. Anche S. Agostino, che non si è mai pienamente liberato, almeno in questo aspetto, dalla sua filosofia, sosteneva che l'amore cresce nella misura in cui si allontana dalla corporeità. Questa mentalità ha percorso secoli di storia e di teologia. E i cattolici sollecitati da questa cultura hanno considerato il corpo come inquinante dell'amore. Dentro a questa cultura l'invito ad essere casti suonava come un invito a non aver rapporti sessuali: meno rapporti fisici esistevano, più cresceva l'amore. E' un'idea fuorviata di castità. Non è questo il senso cristiano di castità percgé sarebbe un deprezzare il corpo che invece è un dono dato dal creatore per esprimere e per alimentare l'amore. L'espressione che può maggiormente schiudere il significato di castità è "rispettare l'altro".
Rispettare l'altro vuol dire anzitutto non volerlo possedere o dominare. Si deve andare all'altro per offrire l'amore, di cui il corpo è un segno, ma non per pretenderlo, o peggio, costringerlo.
Rispettare l'altro significa saper guardare a tutta la sua realtà. Egli non è solo corpo, è anche sentimento, ragionamento, progettualità.
Rispettare l'altro vuol dire anche stare al suo passo. Rapporti casti indicano rapporti non violenti, cioè rapporti che cercano non di vincere, ma di convincere, e si convince mediante l'attenzione, l'amore, la trasparenza, la condivisione.
Rispettare l'altro, infine, vuol dire riconoscere la sua distanza insormontabile. L'altro rimane sempre di un altro orizzonte, di un altro paese.
(...) Vivere la castità è vincere la presunzione di conoscerlo, e superare la padronalità che tenta di usare l'altro e di colonizzarlo.
(...) L'usurpazione dell'altro non avviene solo attraverso la "fame" possessiva del corpo dell'altro, ma anche attraverso la disattenzione ai suoi problemi, il disimpegno verso le sue attese, e avviene soprattutto quando l'altro viene considerato uno strumento al proprio servizio.
(...) La castità non è la soppressione dell'amore o del desiderio, ma è il modo per promuoverli e tenerli desti.
Il desiderio cresce quando l'altro non è ridotto o annullato.
(...) La castità nella coppia è accentuare, ravvivare, rapporti personali e mai oggettuali, in modo che la sessualità sia un incontro, un dono, un dialogo. 
(Battista Borsato)

Chi ha il cuore puro? Soltanto colui che ha abbandonato il suo cuore a Gesù in modo totale, in modo che Egli vi regni senza limiti; colui che non sporca il proprio cuore né con il male che compie, ma nemmeno con il bene che fa. Il cuore puro, è il cuore semplice del bambino che non conosce il bene e il male, il cuore di Adamo prima della caduta, il cuore nel quale non è la coscienza che regna, ma la volontà di Gesù. 
(Dietrich Bonhoeffer, luterano)

La vera moralità non consiste nel seguire il sentiero battuto, ma nel cercare ciascuno la propria strada e nel seguirla senza esitazioni.
(M.K.Gandhi, L’Arte di Vivere)

La Chiesa ha moralizzato in modo eccessivo la sessualità invece di umanizzarla.
Questo finisce col convertire la sessualità in una fonte di angosce più che di rispetto.
E può convertire la castità in fariseismo.

(José Gonzàles Faus)

MALE

Il diavolo è una finzione totale, una specie di alibi umano che consente di riversare la propria responsabilità nel male.
 (Roman Polanski, cineasta)

Il cristiano non crede nel Maligno, ma nella potenza di Dio e del Risorto che del maligno trionfa e del Maligno dichiara l'inconsistenza.
(Dominique Cerbeland)

Il male ci fa male. Ecco perché il Signore ci chiede di starne lontani: nuoce alla nostra felicità. 
(anonimo)

Perdonare non è dimenticare, ma trasfigurare il ricordo del male.
(Lytta Basset)

Dio non può permettere il male se non nella possibilità che ha Lui di trasformarlo in bene.
 (S.Agostino)

Aver paura del diavolo è uno dei modi di dubitare di Dio.
(Kahlil Bibran, maronita)

Guardiamoci dal dare più importanza ai pericoli del male che alla forza del bene. Quello che Gesù propone è gioire del grano che cresce e credere alla sua forza vincente. 
(G. Moretti, cattolico)

Dove Dio ha costruito una chiesa, il diavolo costruisce anche lui una cappella. 
(Martin Lutero)

La forza dei demoni sta nella paura che si ha di loro. 
(G. Moretti, cattolico)

Se temiamo qualcuno, riconosciamo a costui un potere su di noi. 
(Hermann Hesse)

Al diavolo piace la considerazione. Egli gode di tutta l'attenzione che gli si dà. 
(C. Urquhart, anglicano)

Se Satana può dominare il vostro pensiero, vi contaminerà totalmente. 
(J. Beauverd, evangelico)

Si può non fare mai qualcosa di proibito ed essere, tuttavia, un grande furfante. E viceversa. 
(Hermann Hesse)

Il male è l'amore negato, il bene l'amore offerto. 
Amare è trasmettere Dio agli altri, perché Dio è amore. 
(Francesco Carpi)

La debolezza dell'uomo è la forza del diavolo. 
(Francesco Carpi)

La nostra vera tomba non si trova sotto terra, ma nel cuore degli uomini.
(Proverbio persiano)

La coscienza è la luce dell'intelligenza che ci serve per distinguere il bene dal male.
(Confucio)

La presunzione di sé è un male. Ma un male ancora peggiore è il confidare nella presunzione degli altri.
(Francesco Carpi)

Chi procura il male agli altri, fa male a se stesso. 
Se un idea è molto cattiva, è molto cattiva per chi ce l'ha.
(Esiodo,
Le opere e i giorni)

PECCATO

Quando le Chiese insistono sul moralismo e si interessano tanto di elencare e di far confessare i vari peccati "legali", non si accorgono che mettono un pannolino su una piaga, la vera piaga.
No, fratelli, il vero peccato che dobbiamo confessare tutti i giorni, specie oggi, è il nostro:
                                                        "non credere"
                                                        "non sperare"
                                                        "non amare"
Il peccato è la misteriosa cattiveria dell'uomo di poter dire no all'Amore e di non accettare il disegno di Dio.
(Carlo Carretto, cattolico)

Sappiamo che Dio aiuta chi ammette la propria nudità e incapacità di essere buono. Se percorri tale strada sei già vicino al Regno di Dio. Ancora un passo e le sue porte si spalancheranno per farti entrare: “Il tempo della salvezza è venuto, il regno di Dio è vicino. Cambiate vita e credete in questo lieto messaggio!” (Marco 1, 15).
(James Sackey, protestante)

Quando Gesù parlava di suo Padre lo descriveva sempre simile a un re che senza alcuna condizione perdona ai suoi debitori tutto, semplicemente perché nella loro situazione disperata non sono assolutamente in grado di saldare una pur minima parte dei loro debiti.
(Eugen Drewermann, teologo cattolico)

La bontà è più profonda del male più profondo.
Paul Ricoeur)

POVERTÀ

Giovanni Paolo I
Deciso assertore (e non solo in teoria) della povertà della Chiesa ("la Chiesa non deve avere potere, né deve possedere ricchezze"), sullo spinoso caso IOR-Marcinkus aveva maturato idee chiarissime e, se la morte non glielo avesse impedito, aveva già comunicato al card. Villot la sua volontà di sostituire mons. Marcinkus alla guida della IOR. "Dovrà essere fatto nei giusti modi e nel rispetto della persona. Un vescovo non può presiedere e governare una banca. Quella che è chiamata la sede di Pietro, e che si dice anche santa, non può degradarsi a tal punto da mescolare le sue attività finanziarie, per le quali l’unica legge che vale è il profitto, dove viene esercitata l’usura, permessa e accettata, ma sempre usura è... Lo IOR deve essere integralmente riformato".
(Lorenzo Tommaselli)

Frugalità vaticana
Il 18 maggio 2000, Giovanni Paolo II, in occasione del suo ottantesimo compleanno, ha invitato alla sua mensa 115 commensali.
Questo il menù:

 ~ Antipasto di aragosta ~
~ gnocchetti di ricotta alla parmigiana ~
~ risotto alla crema di scampi ~
~ filetto in crosta con asparagi all'agro ~
~  nidini di spinaci ~
~ macedonia ~
~ torta 'mimosa in fiore' ~
~ Vini 'Santa Cristina' del 1998, 'Villa Antinori' del 1999 e champagne 'Moët & Chandon' ~

Qualcuno osserverà che ciò è perfettamente scritturale, dal momento che anche di Gesù si disse: «Ecco un mangione e un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori!» (Mt 11:19). Alquanto meno evangelico è il constatare che tra i commensali facessero spicco soltanto alte personalità, tra cui 78 cardinali, e nessun disoccupato. Noblesse oblige.
(Agenzia di stampa)

Oggi siamo ben lontani dall'avere una Chiesa povera e ancor più dall'essere la Chiesa dei poveri, nonostante tutte le affermazioni sull'opzione preferenziale dei poveri. Sono temi scomparsi totalmente dalla sensibilità e dall'attenzione ecclesiale a certi livelli.
(Padre Alex Zanotelli)

E' molto più facile rinunciare al danaro che al potere.
(Betoule Fekkar Lambiotte, sufi musulmana)

I livelli di povertà, di conflitto, sono insopportabili per una coscienza etica minima. Ci troviamo nel cuore di una crisi. L'attentato negli Stati Uniti ha per me un carattere simbolico. Questo sistema si sostiene su tre pilastri fondamentali: sul sistema economico, altamente competitivo e per nulla cooperativo, rovesciato nelle due torri. Esso è difeso dall'apparato militare, e il Pentagono è stato colpito. È articolato dalla politica della Casa Bianca, contro la quale si sarebbe schiantato un altro aereo, se non fosse stato abbattuto prima. Simbolicamente, i tre pilastri sono stati colpiti nel loro significato centrale. Le icone del sistema. Questo significa che l'Umanità è perplessa perché in fondo la lezione che la storia ci dà è che questo è un vicolo cieco. O cambiamo o andremo incontro al peggio. Viviamo una crisi di traversata. Questa non è la fine del mondo, ma la fine di questo tipo di mondo.
(Leonardo Boff, Teologo brasiliano)

Qual'è la cosa più urgente: coscientizzare i ricchi restando uno di loro, fra loro, o vivere con i più poveri per aiutarli a svilupparsi? Tutto è urgente. Ma non tutto è possibile a tutti. Ciascuno deve sapere quello per cui il Signore lo ha meglio preparato e disposto. Solo chi si pone questo interrogativo può rispondere, con il consiglio di quelli che lo conoscono bene, e la sua risposta sarà valida solo per lui.
(Helder Caldara, vescovo brasiliano)

HUMOUR

Mondiali di calcio e protezione mariana
Il 10 giugno 2002, padre Livio, prestigioso direttore di 'Radio Maria', nel commentare, tra il serio e il faceto, i Mondiali di calcio in corso di svolgimento, ha riferito la recente sconfitta subita dalla squadra italiana alla speciale protezione riservata dalla Madonna di Medjugorje alla Croazia. 
Serie difficoltà si preannunciano, egli aggiunge, per la prossima partita contro il Messico, non potendosi ritenere escluso, anche in questo caso, un intervento della Madonna di Guadalupe.    

PURGATORIO

Illuminata dallo Spirito Santo, attingendo dalla Sacra Scrittura e dall'antica tradizione dei Padri, la Chiesa Cattolica ha insegnato nei sacri Concili e in ultimo in questa assemblea plenaria: esiste un 'luogo di purificazione' (Purgatorium) e le anime ivi trattenute trovano aiuto nelle intercessioni dei credenti, ma soprattutto nel sacrificio dell'altare a Dio accetto.
(Dal Concilio di Trento)

La Chiesa crede, infine, per quanto concerne gli eletti, ad una loro eventuale purificazione che è preliminare alla visione di Dio ed è, tuttavia, del tutto diversa della pena dei dannati. È quanto la Chiesa intende quando parla di Inferno e di Purgatorio.
(Lettera della Sacra Congregazione per la Dottrina della fede: Su alcune questioni concernenti l'Escatologia).

 

Di conseguenza il purgatorio - è così che si usa chiamarlo, cioè questa falsa espiazione nel fuoco - non può essere documentato con nessuna parte della Parola di Dio, come si spiega che siamo così sciocchi da prestare fede a tali chiacchiere insipide e sospette? Vediamo però che le stesse persone che difendono il purgatorio e ci insegnano come lo si dovrebbe spegnere, nel contempo, offrono sé stesse come pompieri. Dicono: Tu devi dare soldi; ciò facendo il fuoco si lascia spegnere al più presto, se colui che li prende legge bravamente delle messe, prega e canta dei Salmi. Così essi leggono le messe e, nello stesso tempo, tendono la mano verso i soldi…»
(
Ulrico Zwingli Hauptschriften, Der Theologe).

Il Concilio di Ferrara-Firenze e quello Tridentino (Sess. XIV, 3.XII.1563) hanno definito l'esistenza del Purgatorio come «pena temporale dovuta ai peccati già rimessi, per quanto sia certo che valga anche per i peccati veniali non rimessi in questa vita».
Secondo la Chiesa cattolica questa definizione dogmatica è comprovata dall'autorità di passi dell'Antico Testamento (II Mach. 12, 43-46) e del Nuovo (Mt. 5, 26; 12, 32), dall'Apostolo San Paolo (I Cor. 3, 13 sgg.), e dalla stessa testimonianza dell'anticha archeologia cristiana con varie iscrizioni al riguardo.

Sebbene il catechismo valdese non contempli l'esistenza del Purgatorio, non esiste però da parte nostra alcun formale divieto di ammetterne l'esistenza possibile. (Fides, n. 43)
Il breve catechismo evangelico dice a proposito: «E' probabile che coloro ai quali non giunse l'offerta della salvezza in questa vita terrena ricevano, dopo la morte, da Dio, l'opportunità di conoscere e accettare il dono della vita».
(G.B. Ottonello, Chiesa valdese)

La chiesa ortodossa distingue due stati nell'aldilà: la beatitudine del Paradiso [...] e certe pene da cui l'anima può essere liberata grazie alla preghiere della chiesa e ad un mutamento interiore. [...] La chiesa ortodossa non conosce il Purgatorio in quanto luogo o stato particolare, non essendovi fondamenti biblici o dogmatici per ammettere l'esistenza di un terzo luogo; tuttavia non si può negare la possibilità di uno stato di purificazione. (Bulgakov, Chiesa ortodossa, L'Orthodoxie).


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