IL SENATORE ANTONIO DI PIETRO E LA RIVOLUZIONE GIURIDICA, POLITICA E MORALE

Ricordo di avere letto su Antonio Di Pietro che con un tecnico di informatica ha ottenuto più risultati di cento poliziotti. Ricordo Lubrano che ha detto in televisione: "Quando si entra in un tribunale sembra di retrocedere di cento anni ".

Penso che il problema della Giustizia sia dovuta al fatto che le leggi non seguono la veloce evoluzione dei tempi attuali e dalla carriera Giudiziaria molte volte in funzione del potere più che della efficacia e del buon senso di giustizia. Ricordo la carriera del Giudice Carnevale in confronto con quella del Giudice Palermo al tempo del potere politico di Andreotti. Un Ministro della Giustizia, (anche conosciuto come "ministro della terrorista") che spendi fortune in soldi e tempo dei politici con il trasferimento di una terrorista che dopo dice di essere stata meglio in America dimostra la mancanza di buon senso di chi raggiunge il potere nella struttura politica – giudiziaria tradizionale.

Antonio Di Pietro è stato il Magistrato più efficiente della storia Italiana. È entrato in politica. Però in una cultura corrotta e mafiosa il voto popolare è molto condizionato dalla mafia e dalla corruzione. I più corrotti hanno più soldi per pubblicità nelle campagne politiche e deformare o corrompere la informazioni. Penso che per questo non ha avuto il successo che meritava.

Adesso è impegnato nella rivoluzione morale d` Italia. Dal suo E-mail ho selezionato:

"…I mali che affliggono l'umanità (e sono tanti!) da che mondo è mondo, sono
sempre stati affrontati o a livello filosofico o a livello legislativo.

Filosofia e Diritto hanno però da sempre fallito nel loro tentativo
di comprendere e di ricondurre ad armonia il caos cosmico.

Perché? La motivazione va ricercata in quello strano finimondo
chiamato Coscienza o Libero Arbitrio che non si lasciano imbrigliare né
dalla logica filosofica, né dalla coercizione della norma positiva.
Quindi il fallimento è assicurato sia per i filosofi che tendono al
" come dovrebbe essere" che per i giuristi che attraversano la coercizione
tendono a realizzare questo "dover essere".

La strada non può quindi essere altra se non quella del libero e
democratico sviluppo delle coscienze."

Sin. Antonio Di Pietro

P.S. Io penso che più che fallimento, la Filosofia e soprattutto il Diritto sono in ritardo.

Me piacerebbe avere opinione sur mi ultime idee: