18/19 dicembre 2003

 

Gran fermento nel corridoio del primo ciclo: ci stiamo preparando per la festa di Natale! Abbiamo iniziato già nel mese di novembre, durante la ricreazione e subito dopo il pranzo, a preparare disegni,addobbi e, in particolare il nostro albero...

Abbiamo costruito gli addobbi per l’albero incollando la pasta sulle palline di polistirolo, dei nastri e un cartellino con il nome per rendere riconoscibile la nostra pallina: così sull’albero c’eravamo proprio tutti, anche le maestre e il bidello!

Siamo molto fieri del nostro albero di Natale! 

Il 18 dicembre, ci siamo dedicati alla preparazione dei dolci per la nostra festa. 

Sarebbe stato molto più comodo comprarli già fatti o farli preparare dalle mamme, ma abbiamo voluto farli con le nostre mani, imitando i lavori dei grandi. Abbiamo scelto la ricetta dei dolci tradizionali viggianesi, cioè di quei dolci che preparavano le nonne e forse anche le nonne delle nonne…

 

Prima abbiamo osservato bene e siamo stati molto attenti alla spiegazione della maestra… che di cose antiche se ne intende.

 

         

Zipp’l o crespelle.

 

Prendi un chilogrammo di farina bianca e dieci uova fresche di giornata, impastale bene sulla spianatoia.

Con il matterello stendi una sfoglia sottile e tagliala, un po’ per volta, con la rotella in tante strisce a zig-zag.

Adesso, con molto impegno, forma in ogni striscia tanti piccoli petali, pizzicando la pasta con le dita. Contemporaneamente, raccoglile in tondo, fino a formare la corolla di un fiore.

Quando avrai preparato tutte le crespelle, metti olio abbondante a riscaldare in un tegame molto capiente e friggi ogni dolcetto a testa in giù, rigiralo, velocemente e quando sarà dorato, mettilo su un foglio di carta assorbente..

Infine, sciogli il buon miele millefiori a bagnomaria e versalo filante sulle crespelle. Per completare, spolvera tutto con un velo di zucchero semolato.

 

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Con una parte dell’impasto puoi fare anche gli struffoli o ciciridd’.

Stendi con le mani tanti bastoncini di pasta e tagliali a pezzi piccolissimi. Friggili in olio non troppo caldo e condisci con miele, mandorle tostate, zucchero semolato e una manciata di confettini multicolore.

 

 

 

Poi ci siamo messi al lavoro noi e abbiamo preparato tanti dolcetti buoni buoni.

Il giorno dopo, abbiamo festeggiato il Natale e, mentre mangiavamo i dolcetti, bevendo una bella cioccolata calda, profumata di cannella (incredibile: la cioccolata si può fare anche senza Ciobar!), è arrivato...Babbo Natale! Aveva un sacco pieno di caramelle e cioccolatini, che ci ha regalato.

Però, secondo qualcuno, forse non era il vero Babbo Natale, ma una maestra travestita...MAH!!!

   

Infine, abbiamo cantato una bella canzone:

   

CARO AMICO MIO

 

CARO AMICO MIO,

VOGLIO CHIEDERTI

PERCHÈ NEL MONDO OGGI

NON C’È AMORE

PER CHI SOFFRE DI PIÙ.

 

NON CAPISCO MAI,

RISPONDIMI SE PUOI

PERCHÈ NEL MONDO OGGI

NON C’È GIOIA PER CHI PIANGE DI PIÙ.

 

MA TU RISPONDIMI GESÙ

COSA POSSO FARE IO

VOGLIO SOGNARE UN MONDO NUOVO

E UNA NUOVA UMANITÀ.

 

MA TU RISPONDIMI GESÙ

COSA POSSO FARE IO

NON SARÀ FACILE MA IO

CE LA FARÒ INSIEME A TE.

  

CARO AMICO MIO,

VOGLIO CHIEDERTI:

PORTA NEL MONDO OGGI

TANTO AMORE

PER CHI AMORE NON HA

 

IO TI CREDO, MA

RISPONDIMI SE PUOI

PORTA NEL MONDO OGGI

TANTA PACE

PER CHI PACE NON HA.

 

 

MA TU RISPONDIMI GESÙ

COSA POSSO FARE IO

VOGLIO SOGNARE UN MONDO NUOVO

E UNA NUOVA UMANITÀ.

 

MA TU RISPONDIMI GESÙ

COSA POSSO FARE IO

NON SARÀ FACILE MA IO

CE LA FARÒ INSIEME A TE.

 

MA TU RISPONDIMI GESÙ

COSA POSSO FARE IO

VOGLIO SOGNARE UN MONDO NUOVO

E UNA NUOVA UMANITÀ.

 

MA TU RISPONDIMI GESÙ

COSA POSSO FARE IO

NON SARÀ FACILE MA IO

CE LA FARÒ INSIEME A TE.

 

 

 

UNA NUOVA UMANITÀ

CHE CREDA SOLO IN TE.

 

UNA NUOVA UMANITÀ

CHE CREDE SOLO IN TE.

 

 

Abbiamo imparato che…