6/7 aprile 2004

Per i preparativi della festa di Pasqua, siamo stati aiutati dalla maestra Pina, che insegna in quinta.

Ci ha fatto vedere come si prepara la pizza rustica, molto usata, qui a Viggiano, durante il periodo pasquale.

 

Fucazza o torta rustica. 

Per la pasta ci vogliono:

  • un chilo di farina

  • un mestolo di sugna

  • tre uova

  • acqua quanto basta

Per il ripieno:

  • un chilo e mezzo di toma fresca

  • tre sopressate

  • pecorino a piacere

  • uova intere sbattute quante ne tira l'impasto

Prima di tutto, si prende la farina, 

si forma una fontanella

e vi si rompono le uova.

 

 

   

Poi, si aggiunge la sugna fusa, che è una specie di burro che si ottiene facendo sciogliere il grasso del maiale.

Si impasta tutto per benino.

   

Dalla pasta, si ricava una palla, che viene lavorata con il mattarello, fino a formare una sfoglia sottile.

 

 

Si sbatte il rosso di un uovo con il pecorino e si versa sulla sfoglia, per far aderire bene il ripieno.

Poi si mette il ripieno, fatto di toma (un formaggio fresco) e soppressata (uno dei salami tipici lucani), tagliate a pezzetti e amalgamate con uova e pecorino.

 Si ricopre il tutto con un’altra sfoglia di pasta, come quella di sotto.

Infine si ritaglia la pasta in più, si mette la focaccia in una teglia, si passa dell’altro uovo sbattuto, per renderla più lucida, e si buceherella con una forchetta, per far uscire l’aria.

Non ci resta che cuocere nel forno... che a scuola non abbiamo!

     

Le maestre ci hanno spiegato che gli ingredienti, che noi oggi compriamo nei supermercati, erano tutti prodotti in casa... non si comprava niente! Neanche le uova di Pasqua! Infatti, ci hanno fatto vedere che i regali per i bambini erano questi: si chiamava “scarcedda” una specie di cestino, che aveva, come sorpresa,  un uovo sodo all’interno; qualcuno faceva anche le bambole...

 

Inoltre, si facevano dei biscotti con il naspro, ma è una preparazione troppo lunga da fare a scuola...

 

 

Il giorno dopo, finalmente, abbiamo assaggiato la pizza rustica e i biscotti nasprati.

 

Per completare la festa, ci siamo esibiti, a turno, come cantanti e ballerini...

   

Abbiamo imparato che…