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Educare allo sviluppo significa avviare una riflessione critica del nostro
modello di sviluppo partendo dall'analisi del quotidiano ed arrivando all'esame
delle tematiche a livello planetario.
L'educazione allo sviluppo è una proposta culturale che può stabilire un ponte
tra la scuola e il mondo, tra l'educazione alla comprensione tra i popoli,
l'educazione internazionale, interculturale e multiculturale, l'educazione alla pace,
alle tematiche di genere, ai diritti umani, all'ambiente.
Nel lavoro del CISS nel campo dell'educazione allo sviluppo è emersa l'esigenza
della formazione di un cittadino planetario e cioè la costruzione nelle giovani
generazioni di una coscienza di specie per consentire di far fronte alle gravi situazioni
di tensione, di squilibrio, di conflitto, di devastazione e distruzione che si sono create
a causa dell'impatto eccessivamente aggressivo e sconsiderato con l'ambiente
circostante.
Progetti in corso
Il mondo è un'isola 2.
Progetto di formazione su Educazione allo Sviluppo e alla mondialità
per insegnanti in Sicilia
Realizzato in collaborazione con il COPE di Catania e con il CIES di Roma, con il suo
gruppo di appoggio di Caltanissetta, è stato riconosciuto nei Piani Provinciali di
Aggiornamento delle tre provincie.
A Palermo il corso ha coinvolto circa 60 insegnanti, ed è stato strutturato su due
livelli: il primo per la scuola dell'obbligo (48 ore), il secondo per le superiori
(42 ore). Quest'ultimo ha costituito la prosecuzione del programma dello scorso anno.
In entrambi i casi, gli incontri prevedevano lezioni frontali, lavori di gruppo e
animazioni.
Droga e sviluppo.
Dal dilemma alla sfida. Parlamento giovanile europeo su droga e sviluppo
Il progetto, promosso dall'ENCOD (European NGO Council on Drugs and Development),
è stato attivato in 10 Paesi dell'Unione (Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia,
Olanda, Spagna, Portogallo, Slovenia e Regno Unito) ed il CISS è il capofila dell'iniziativa.
In Italia è stato realizzato con il GVC di Bologna e il Gruppo Abele di Torino.
A Palermo sono stati coinvolti tre Istituti Superiori, il Liceo Classico Vittorio
Emanuele II, il Liceo Scientifico Cannizzaro ed il Liceo Psico-socio-pedagogico
Finocchiaro Aprile (due classi per ciascuna scuola per un totale di circa 140
studenti).
Nel novembre 1998 si è realizzato a Strasburgo l'incontro europeo di tutti gli studenti partecipanti.
A conclusione del lavoro svolto, gli studenti e le studentesse di Palermo hanno
realizzato un dossier che raccoglie tutti i materiali da loro prodotti e un video
che racconta la loro esperienza.
Un ulteriore documento di valutazione, su scala europea, è in corso di pubblicazione
a cura del Gruppo Abele e sarà disponibile quanto prima.
La pianta della conoscenza
Si tratta di un progetto consortile, da realizzare con il GVC a Bologna e il Gruppo
Abele a Torino, che nasce dalla positiva esperienza del "Parlamento giovanile
europeo su droga e sviluppo".
A Palermo il programma sarà allestito in 10 Istituti Superiori, ed inserito
nella programmazione di un gruppo di classi selezionate fra il 3° e il 4° anno.
Il calendario prevede una serie di relazioni frontali sui temi dello sviluppo,
degli incontri di animazione, tutti da svolgere nelle ore curriculari, ed un laboratorio
teatrale, comune a tutti gli studenti coinvolti, nelle ore pomeridiane.
Il tema centrale affrontato dal progetto è quello della droga, inserito però
in un ampio contesto economico, politico e sociale.
Il progetto sarà avviato
entro la fine di maggio, con un seminario nazionale degli animatori, mentre le
attività nelle scuole avranno inizio con il prossimo anno scolastico.
Prodotti del Sud - Consumi del Nord
E' una campagna nazionale di Educazione allo sviluppo promossa da numerose ONG e da
esponenti del mondo del commercio equo e solidale, condotta su tutto il territorio
nazionale, a partire dall'ottobre 1998.
L'iniziativa, di tipo consortile, coordinata dal COSPE, è promossa da CISS, CESTAS,
Consorzio Ctm-altromercato, CRIC, GVC, Nexus-Cgil Emilia Romagna, Trasfair Italia.
Obiettivo del progetto è far riflettere sull'interdipendenza tra nord e sud del mondo,
partendo dall'analisi delle abitudini di consumo quotidiane.
Su scala nazionale, la campagna è rivolta a tutti i consumatori ed in particolare
ai ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori, agli insegnanti, al mondo
dell'associazionismo e all'università.
Il CISS ha promosso l'iniziativa presso le scuole medie inferiori di Santa Flavia, di
Sferracavallo e del CEP. Sono state coinvolte in tutto 12 classi per un ciclo di 24
incontri di animazione di tre ore ciascuno, condotti in collaborazione con la
Cooperativa I Sicaliani.
E' stato inoltre realizzato uncorso di formazione degli animatori, nell'ambito del
quale è stato realizzato l'equomondo, progetto di animazione per le scuole
medie inferiori e superiori, sui temi del commercio equo e solidale.
Sempre nell'ambito del progeto è stato promosso su scala cittadina un concorso nazionale
bandito fra tutte le scuole coinvolte ed è stato presentato al Provveditorato agli Studi
della Provincia di Palermo, un corso di aggiornamento per gli insegnanti delle scuole
medie inferiori e superiori, sempre sugli stessi temi, da realizzarsi fra settembre
ed ottobre 1999.
Lomè 2.000:
dall'accordo tra governi al partenariato tra società
E' una campagna di educazione allo sviluppo coordinata dal COCIS e promossa dal CISS
e numerose altre Ong del Coordinamento su tutto il territorio nazionale.
La campagna ha come obiettivo di promuovere la riflessione, il dibattito,
l'approfondimento e la divulgazione sui modelli possibili di relazioni tra Europa e Sud del mondo,
partendo dal rinnovo della Convenzione di Lomé e dall'analisi del modello che essa
ha rappresentato nei decenni passati e può rappresentare in quelli futuri,
come quadro coerente di rapporti tra Stati, sviluppati e in via di sviluppo,
basato sulla cooperazione e non unicamente sul mercato.
Educazione allo Sviluppo:
il punto di vista delle donne
L'iniziativa, frutto della rete di rapporti costruita negli ultimi 10 anni fra
alcune ONG italiane e il mondo dell'associazionismo femminista, mira a creare un
dialogo sui temi legati ad una prospettiva di genere sullo sviluppo.
Il progetto, coordinato dal CRIC, è stato promosso dal CISS, Rete Wado Wawe,
Rete Donne del Mediterraneo Italia e COSPE.
Quattro sono i temi affrontati:
l'economia e i corpi delle donne; i diritti alla salute riproduttiva; la violenza
tra pubblico e privato; pensare e praticare lo sviluppo.
Destinatari del progetto sono gli insegnanti delle scuole superiori, le ONG,
le associazioni di volontariato.
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