Segni di vitalità, di speranza e difficoltà che si incontrano in ogni Continente
IN AMERICA LATINA
Segni di speranza: il coinvolgimento dei laici e la crescita dei movimenti ecclesiali, il ruolo sempre più incisivo della donna nella vita ecclesiale, l’aumento delle vocazioni, l’opzione per i poveri e i tentativi di un’evangelizzazione sempre più inculturata.
Difficoltà: povertà, le situazioni di violenza e le gravi ingiustizie, il materialismo e il consumismo, la presenza dilagante delle sette.
IN AFRICA
Segni positivi: la Chiesa sente di essere “famiglia di Dio” e c’è un forte desiderio di crescita spirituale.
Difficoltà: il fondamentalismo islamico e la crescita delle sette religiose, la povertà, la violenza, lo sfruttamento, la formazione religiosa non sempre adeguata. |
IN ASIA
Segni di vitalità: l’aumento delle vocazioni, il dialogo interreligioso, la ripresa dell’aspetto contemplativo, il processo di inculturazione della fede.
Difficoltà: una religiosità a volte troppo devozionale, la diminuzione delle vocazioni dove arriva il benessere, il cristianesimo considerato a volte come religione straniera, il fondamentalismo islamico e il razzismo, difficoltà di ottenere visti d’ingresso in alcuni paesi.
IN OCEANIA
Segni di vitalità: il forte senso della comunità e il forte coinvolgimento nell’attività della Chiesa, l’aumento del numero di catechisti locali, la collaborazione tra le congregazioni religiose.
Difficoltà: alcolismo, difficoltà delle comunicazioni, crisi di identità tra i giovani, mancanza di vocazioni. |