Il primo “Studiolo” di peu nasce all’incirca nel 1988 e ruota intorno a una
tastiera Yamaha VSS30: Il
mio primo Sampler!
Subito dopo fa il suo ingresso una
batteria elettronica Yamaha DD10
(da ex batterista il
vizio non si perde!) Le prime registrazioni sono fatte sfruttando due registratori a
cassette accoppiati per le sovraincisioni, con un Mixer Outline per le
connessioni.
Il Sampler si cambia quasi subito e si passa, nel 1989, al VSS200 di
Yamaha.
Sulla Batteria però c’è una porta con una dicitura strana: MIDI… da qui
si parte!
Dopo un po’ di info acquisite tramite riviste
del settore (chi non ricorda Faremusica?), trovo dal mio rivenditore di
zona per il mio VIC20 Commodore una scheda Midi Sequential Circuits,
parte del sistema “SixTrack”, che rendeva il computer un sequencer a 6
tracce senza alcun parametro di Editing! Registravi in Real Time… quantizzavi
quel che potevi e, se sbagliavi, ripetevi! Costo della scheda all’epoca: 650mila
lire! (mezzo stipendio del sottoscritto!)
Se a qualcuno interessa…. È ancora in casa nel suo
imballo.
Poi, arrivano le prime tastiere "serie"…
Una
Yamaha CE20
che ho amato
parecchio per quella “manciata” di timbri che regalava….. e un Poly 800II
di Korg, il tutto a nolo.
Da qui ad acquistare un SY22 di Yamaha appena uscito… passa poco,
ma la “febbre” aumenta. A distanza di due mesi acquisto un Roland W30 e
questo mi “spalanca” le porte verso il sampling più “sfrenato”.
Questa tastiera rimarrà fino ai nostri giorni in studio perché l’amore che
nutro per lei è tanto… vuoi per la sonorità, vuoi per la vasta libreria che la
circonda e che mi soddisfa ancora dopo 15 anni, nonostante la tecnologia abbia
fatto passi da gigante…..
Nel frattempo prendo qualche lezione per imparare i rudimenti del pianoforte, ma
la mia smania di apprendere in fretta supera le lente ore di studio…..
(e capirò più avanti quanto questo possa essere deleterio per le mani…..)
Poi, arrivano i primi Moduli…. Un Roland MT32 e una Roland TR626
con un timbro di China Cymbal che ricordo ancora con affetto….. (non l’ho più
trovato uguale!)
Arriva anche la prima Master… una MKB100 sempre di Roland….
Poi è il turno (e siamo al 1991) del primo modulo GM/GS… il Roland SC55 (uno dei
primi in Italia) e scopro che c’è la possibilità di creare basi che potrò
condividere con altri…. Da qui a diventare “basista”, il passo è breve…..
Con qualche svendita acquisto un DX100 Yamaha e scopro una presa Breath….
E qui si parte verso l’acquisto dei primi
MIDI controllers.
Arriva anche il Digitar di Charlie Lab che subito sfrutto con
piacere… poi mi creo un database di accordi già pronti da inserire nelle basi e
allora... Viene infilato nel suo imballo fino ai giorni nostri. (cosa di cui mi pento!)
Nel frattempo acquisto altro materiale: Un Mixer “generoso” come il Roland
M240.… delle unità effetti come l'Alesis Midiverb III e svariati
pedalini (causa le poche finanze da spendere) per sperimentare un po‘…..
A seguire un’altra grossa passione del sottoscritto: Gem S2R.
Comincio a diventare un po’ esigente… il VIC20 è già in pensione e siamo passati
all’Amiga come sequencer.. Anche se nutro sempre un certo ostracismo
verso il Software e proseguo imperterrito a sfruttare sequencer Hardware…..
Arrivano i primi lavori in studio…. Sempre di notte purtroppo! Ma scopro nuove
potenzialità e nuovi strumenti in studio…. Samplers Akai…. E vari Synths
che mi diletto a programmare, L’Atari… I mixers di Soundcraft e
gli effetti della Lexicon e altro.
Decido che anche il mio Home studio deve migliorare… acquisto il mio primo mixer
Midi (Tascam MM1) con un "pizzico" di Eq…. Acquisto anche un WX7
Yamaha che non sfrutterò mai a dovere a causa del poco tempo per
l’apprendimento (e anche questo mi pesa un po’…..). Poi entra di “prepotenza” il
registratore digitale a farla da padrone. Il Sony MDMX4, affidabilità a
parte che meriterebbe più spazio, diventa un po’ il 4 piste della
sperimentazione….
Poi arrivano una serie di Atari in regalo…. (amici generosi!), cedo
all’utilizzo del soft sequencer e si collega il tutto via SMPTE al Sony. Mi
sembra di essere al Fonoprint o al Mulinetti! Ma cerco di rimanere con i piedi
per terra…..
Da adesso in poi ogni acquisto sarà ben ponderato per inserire, con cura,
tasselli importanti dentro allo studiolo.
Tra i vari moduli che giungono… Yamaha TX81Z , TG55 e TG77,
Roland D110 e U110, EMU Proteus 1XR e Proformance,
Gem Realpiano Exp., Alesis SR16 e D4.… e tanto altro
ancora…..
Anche le tastiere guadagnano qualche acquisto: Yamaha SY77, DS55 e
Alesis Quadrasynth Plus Piano.
Arriva il Mixer importante…. Lo Yamaha 01V e arriva il primo PC a casa,
acquisto una scheda Maxi ISIS di Guillemot e lo studiolo si “Sdoppia”!
Ma dura poco…. Alla fine si uniscono le forze e nasce lo studiolo come lo vedete
oggi. Nel frattempo, cresce la mia passione per il basso elettrico (aumentando
la tendinite alla mano Dx che non mi permette più di "correre" sulla
tastiera.... Sob!) e, per puro Hobby, riesco a coronare un vecchio sogno dei
tempi di quando avevo un paio di Simmons gestite da un Midi
Converter della Casio: mi autocostruisco un Drumset sfruttando
dei trainer Pads della Amat e dei trigger della "defunta"
Microdigit.
Beh… un po’ di storia, c’è…. e avrò dimenticato sicuramente qualcosa......
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