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TORRIONE DI ANDORA


Intorno al 1564 la Repubblica dispose la costruzione, ad Andora, di una torre "anti-saracena" a protezione del fronte sul mare.
Si tratta di una struttura del tutto simile alle torri di Alassio e di Laigueglia: ha la consueta pianta circolare, è in pietra a vista, con alta scarpa e terrazzo soprastante, protetto da parapetto soprelevato verso monte.
Mentre le torri citate, sono rimaste isolate e ben visibili, il torrione di Andora è stato invece inglobato nel nucleo urbano in epoca ottocentesca, e le case addossate sul suo perimetro ne nascondono parzialmente la vista.
Pare siano stati i Focesi, nel VII-VIII secolo a.C., a fondare Andora, creando un approdo sicuro ed un punto di appoggio per il trasporto del sale proveniente dai giacimenti della Corsica. Dal V secolo a.C. Andora e la valle del Merula formarono una comunità. Nel 1091 la piana di Andora divenne dei marchesi del Vasco e nel 1125 passò ai marchesi Clavesana, che si costruirono una fortificazione di difesa, il Castello di Andora, "paraxo", in posizione privilegiata, su un poggio che dominava la valle e che permetteva di controllare anche il passaggio sulla strada romana. 
Il castello, sotto la repubblica di Genova nel 1252, acquistò ancora più importanza per qualche secolo, ma poi fu abbandonato. Un numero limitato di case sorsero intorno alla fortezza, che assieme ad altre bellezze architettoniche (come la chiesa dei Santi Giacomo e Filippo) costituisce ancora oggi un importante complesso monumentale che conserva le sue caratteristiche originarie all'interno di un suggestivo ambiente naturale. Il borgo di Andora si sviluppò intorno al "Paraxo", il palazzo residenziale del governatore genovese.
Storia inventata:

LA LEGGENDA DELLA TORRE MALEDETTA
Nel lontano 1132 una nave di pirati sbarcò ad Andora. Questi pirati la saccheggiarono. Dopo aver messo a ferro e fuoco il paese, nascosero il bottino in una torre. Per evitare che il tesoro fosse rubato i pirati lanciarono una maledizione sulla torre, e solo il capitano Al Kair poteva annullarla.
La banda del capitano Al Kair saccheggio' nuovamente Andora e le altre citta' della riviera, e il tesoro continuava ad aumentare, molte persone sapendo di questa storia tentarono di entrare in quella torre, ma chi vi si avventurava  non faceva piu' ritorno. Le persone piu' anziane dicevano che per quella torre si aggiravano gli spiriti dei pirati morti nelle battaglie navali con la Repubblica di Genova
Una notte il signore di Andora venne avvertito della presenza di due navi che si avvicinavano pericolosamente alla costa;  nei paraggi, si trovavano due galee genovesi che accorsero subito. Vedendo la nave di Al kair tutti i marinai delle due galee si misero ai posti di combattimento cercando di affondare a colpi di cannone la nave pirata. Le due galee ebbero la meglio sui pirati e la nave affondo', il capitano e una parte della sua ciurma riuscirono a salvarsi, ma vennero catturati.
Il signore di Clavesana chiese la pace, in cambio il tesoro poteva rimanere in custodia agli spiriti della torre. A distanza di secoli del tesoro non si sa ancora niente, ma gli esperti pensano che giaccia ancora nelle cantine del torrione e che gli spiriti non si siano mai addormentati, e lo proteggeranno per l' eternita'… 

Massimiliano F. Fabio S.  II E Andora
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