Il Maestro Ettore Cordone

(1888-1975)

Quello che riporta di lui l’enciclopedia musicale italiana

 

(in elaborazione)

 

 

Come ricordo il Maestro

di Tina Flavetta Giudice

    Chi è nato ad Alessandria d'Egitto o ci è vissuto per un certo periodo, o chi ha frequentato la comunità italiana d'Egitto, sicuramente non ha potuto fare a meno di "imbattersi" in una personalità di rilievo nel mondo della musica in quel paese: il Maestro Ettore Cordone. Il Maestro ha non solo lasciato una sua impronta personalissima come uomo di cultura, ma ha dato, soprattutto, un importante slancio in Egitto alla diffusione della musica italiana sia classica (operistica e sinfonica), sia canzonettistica.

L'uomo                                      

    Un uomo alto, distinto, snello, dal portamento diritto e sicuro. Portava occhiali spessi e camminava svelto. Calvo al centro del capo ma con folti capelli ricci e biondi a mo' di corona. Affabile nel portamento e particolarmente signorile, ma poco espansivo. Una persona che credeva nel proprio lavoro e nelle capacità degli altri, sapeva infondere fiducia, chiedeva molto ed otteneva ancora di più.

Il musicista                                     

    Il Grand'Ufficiale Maestro Ettore Cordone, coadiuvato da un gruppo di persone importanti nella Comunità Italiana  d'Alessandria d'Egitto, tra i quali ricordo l'avvocato Max Terni (che sponsorizzò un elevato numero di borse di studio), fondò il Liceo Musicale "Giuseppe Verdi" intorno agli anni 20.

    Il corso di studi prevedeva corsi inferiori, medi e superiori per pianoforte, violino e violoncello (tenuti da Professori ben noti nella società europea di Alessandria quali il prof. Morghese e la prof.ssa Bersani per pianoforte) e corsi di teoria (sig.na Loria) e armonia musicale (prof. Hemsy), di storia della musica (sig. Athos Catraro che più tardi divenne un noto giornalista e editore del giornale italiano d'Alessandria "La Cronaca"), di canto (lo stesso Maestro Cordone), di danza (sig.ra Sironi, che ricordo anche per alcuni presenti che conservava, quali un bellissimo paravento ed un ventaglio giapponesi, regali di ammiratori) e, infine, di lingua italiana (prof. Festa) per quegli allievi, non solo italiani, che non avevano studiato tale lingua negli istituti scolastici in precedenza frequentati. Il titolo di studio finale prevedeva un diploma.

   Solo nel 1934, da Rue Fuad il Liceo si spostò in Rue Nebi Daniel poiché il Governo Italiano riconobbe il Liceo, ne prese il controllo ed assegnò la direzione al Maestro Eriberto Scarlino, e provvide affinché gli esami fossero svolti da una commissione inviata appositamente dall'Italia; per tale ragione i diplomi emessi da questa scuola furono parificati ai Regi Conservatori d'Italia. Il Maestro Cordone non rimase nell'Istituto ma proseguì nella sua opera d'insegnamento.

Attività svolte nel Liceo

   La domenica si svolgevano dei cori ai quali partecipavano gli allievi del Liceo (con alta presenza femminile), alcuni amici e conoscenti, ed altri che si univano al complesso di voci in tali occasioni. I cori riguardavano musiche patriottiche e operistiche. Si svolgevano tra le ore 10 e mezzogiorno con l'obiettivo di preparare le manifestazioni musicali, sia come studio della musica, sia come spettacolo vero e proprio nei teatri Mohamed Ali e Alhambra.

Anno scolastico 1926-27 - in prima fila le sorelle Carbonaro, Neny Cordone, Schmalzbauer, Biocchi; in seconda fila Tina Cauro, Iris Carpani, Severina Di Bella, Alice Gallo; Renata Biocchi, Ada Sant’Ambrogio, Lina Di Giorgio, Filomena Milano, Frida Mariani.in terza fila il Mo. Cordone, Leontina Biagini, Lucy Aricò, Lidia Angiolini, le sorelle Ventura, Gemma Balestrieri; nell’ultima fila Falck, Tina Flavetta, Mery Calavas, Gina Primavera, Elettra Baccini, Signora Loria

Venivano anche svolte delle audizioni mensili, tutte seguite con interesse dai parenti, dalla collettività italiana e non solo. Fu eccezionale il successo riportato da un concerto organizzato dal Maestro (forse nel 1927) formato da 10 allieve (tra queste Lidia Angiolini, Tina Cauro, Iris Carpani ed io) scelte per suonare a quattro mani su cinque pianoforti pezzi d'opera di Rossini, con le sue Ouverture, di Bellini e di Donizetti. Le prove si tennero presso la "Sale de Musique Papasian", negozio di vendita delle case Stenway e Beckstein, fu un successo mirabile.

   Sempre sotto la guida del Maestro Cordone esordimmo, con gran successo, al teatro Alhambra nell'opera "La Cavalleria Rusticana" di Mascagni; al teatro Mohamed Ali, invece, danzammo, applauditissime, "La danza delle ore" dall'opera "La Gioconda" di Amilcare Ponchielli e libretto di Boito.

La rappresentazione della Cavalleria Rusticana all’Alhambra. Si riconoscono in prima fila in piedi: Mifsud nel ruolo di Alfio, Edoardo Lombardo nel ruolo di Turiddu, Carmela Noto del coro, Oliva nel ruolo di Santuzza, le ragazze del balletto tra le quali Giovanna (Beba) Dongiovanni e Tina Flavetta), poi Mery Calavas nel ruolo di Lola. In piedi nella seconda fila il sesto da sinistra è Willy Dasmanin cantante del coro.

Quando giungeva in Alessandria la nave scuola "Amerigo Vespucci", il Liceo, grazie alla perfetta organizzazione gestita dal Maestro Cordone, era invitato dalle Autorità italiane ad esibirsi sia in canti patriottici sia in altre arie. Il "Va pensiero" del "Nabucco" di Verdi era d'obbligo.

    Nel 1930 vi fu l’entusiasmante visita del Principe Umberto di Savoia, io insieme con Gina Primavera ed Elettra Baccini fummo le tre portabandiera. Che emozione! Anche perché eravamo tutte innamorate del bel principe.

   Ogni ricorrenza era per tutte noi un impegno a presentare in pubblico il lavoro svolto, e di questo ne eravamo sempre molto soddisfatte.

COLLÈGE SAINT - MARC

 SAMEDI SOIR, 30 OCTOBRE à 7 h. 30 précises, S. E. Mgr. Jean de CAPISTRAN CAYER, Vicaire .Apostolique d'Alexandrie, bénira le Nouvel Orgue de la Chapelle du Collège.

Cet instrument, oeuvre de la Maison Walker de Wurtzbourg (Allemagne), sera ensuite inauguré par M° Ettore CORDONE, organiste en titre, et ex - organiste de S. M. la Reine Marguerite de Savoie. 

 ================PROGRAMME================ 

  1. Callaert Toccata en Mi.
  2. Frank – Contemplation.
  3. Bach
    1. Prélude en La et Variations
    2. Rondeau de la Partita en Do.
  4. Cordone - Angeli e Pastori alla Grotta di Betlemme.
  5. Stradella - Aria di Chiesa.
  6. Cordone - Improvisation.

BENEDICTION DU TRES SAINT SACREMENT

Présidée par S. E. Mgr. CAYER, V.A. 

  1. Dubois - Grande Marche Triomphale.

Vous  êtes cordialement invité à honorer de votre présence cette Cérémonie à laquelle sont conviés tous les Amis des Frères. 

(ENTRÉE LIBRE) 

Saint - Marc, ce 29 Octobre 1954

                                                                                                                            LE FRÈRE DIRECTEUR.

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CHIESA DI SAN VITO

Via Tito Vignoli, 35 Milano

 

Venerdì 9 Ottobre 1970   ore 21

 

Grande Concerto d'Organo

 

Organista: Maestro ETTORE CORDONE

 

Durante il Concerto si raccoglierà un'o ff erta a beneficio dei bisognosi della Parrocchia e delle opere caritative.

 Il Maestro Comm. ETTORE CORDONE, a Torino fu organista in diverse Chiese: M. Ausiliatrice, (Don Bosco), Madonna degli Angeli, S. Carlo, San Filippo.

 Per molti anni organista della Regina Margherita di Savoia a Courmayeur ed al Palazzo Reale di Stupinigi.

 Fu professore di canto al Liceo Musicale G. Verdi. Diresse concerti sinfonici e spettacoli lirici. In diverse stagioni d'opera, fu collaboratore dei Maestri: Mascagni, Toscanini, Mugnone, Panizza, Mannino.

 Sin dal lontano 1905, a tutt'oggi, il Cordone compose musica sacra: Messe, Vespri, Mottetti tra i quali un « Tu es Petrus » a otto voci (doppio coro dedicato a S. S. Paolo VI; e gli « oratori »: « Trionfo della Fede », « Poemetto Antoniano », « L'Immacolata Concezione », « Martyrium ».

 Compose inoltre le Opere: « Pagina di sangue » e « L'ultimo bacio », e la commedia musicale in tre atti « Aspettami Arturo ».

 Numerose furono le Medaglie e Diplomi che i1 Cordone vinse in concorsi Internazionali di musica, qui non elencabili.

Nel 1923 il Cordone venne chiamato dal Governo Egiziano per recarsi in Egitto a divulgare la musica in quel paese e vi rimase per ben 40 anni. Fu Direttore del Liceo G. Verdi ad Alessandria e Direttore della Corale Permanente del Reale Teatro dell'Opera del Cairo.

 Nel 1962 in occasione di una manifestazione in onore del Cordone per i suoi cinquant'anni di attività musicale, il Capo dello Stato, Giuseppe Saragat, lo nominò Commendatore, consegnandogli personalmente le insegne della Grande Onorificenza e nella stessa occasione il Governo Egiziano lo insignì d'una grande medaglia d'oro.

 

 PROGRAMMA 

  1. I.CALLAERTS: Toccata in mi min.

  2. HAENDEL: Largo in sol magg.

  3. M. E. BOSSI: Scherzo in sol min.

  4. GIAZOTTO - ALBINONI: Adagio in sol min.

  5. E. CORDONE:« Pastori alla Capanna di Betlemme », Pastorale. 

  6. G. S. BACH: Sonata n. 2 (primo tempo)

  7. E. CORDONE: « In Paradiso » Improvvisazione

  8. E. CORDONE: Marcia Trionfale in re magg.

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La fondazione e la parificazione del Liceo Giuseppe Verdi

a cura di Iris Carpani Rosati

Il Liceo Musicale "Giuseppe Verdi" di Alessandria fu fondato nel 1923 dal M° Ettore Cordone, il quale dopo parecchi anni d'intenso lavoro sia come direttore sia come professore, riuscì finalmente, nel Maggio del 1931, a far riconoscere il Liceo Musicale e farlo parificare ai Conservatori d'Italia. Per l'occasione fu inviata da Roma una commissione speciale, della quale facevano parte il M° Alessandro Bustini (personalità pianistica rinomata), il prof Corsi e due rappresentanti del Ministero, per esaminare il funzionamento della direzione del Liceo Musicale, come pure gli allievi che si presentavano per ottenere il diploma. Difatti, le prime allieve che conseguirono il diploma oramai riconosciuto e parificato ai Conservatori d'Italia, furono: Leontina Biagini, Iris Carpani, Maria De Polo, Mary Mifsud e Anna Reding.

A conclusione di queste informazioni di carattere generale occorre aggiungere che il corpo insegnante nel periodo dal 1923 al 1931 era formato da:

 

Come ne hanno parlato i giornali

 

MUSICA ED ARTE   (maggio 1930)

La premiazione delle allieve del "Liceo Musicale G. Verdi".

Ieri, nel pomeriggio, al "Teatro Alhambra", si è svolta, con solennità, la premiazione delle allieve del "Liceo Musicale Giuseppe Verdi", alla quale assisteva il nostro Console Generale, il Conte Della Croce.

Prima della distribuzione dei premi, dinnanzi al pubblico, costituito dal Comitato Direttivo, di notabili e dalle famiglie della scolaresca, vi è stato un trattenimento musicale: la "Sinfonia del Matrimonio Segreto" di Cimarosa, eseguita dall'orchestra del "Liceo", e un'opera del Mo. Ettore Cordone: l'ultimo bacio.

Diciamo subito che questo buon musicista, ormai notissimo tra noi, ci ha presentato uno spartito che ha molti pregi, e nel quale ad una dolce ispirazione melodica, si accoppia una vera conoscenza tecnica e buon gusto nell'armonizzazione. Il Mo. Cordone in quest'opera ha mostrato ancora una volta le sue qualità di musicista sincero e intelligente.

L'opera, in vari punti, è stata applaudita; e gli applausi, oltre che all'autore, andavano anche agli interpreti; fra cui dobbiamo citare la signorina G.Oliva, ottimo soprano dalla voce calda e commovente, la signorina M. Gaddini, che canta con dolcezza, V. Pattonico, baritono promettente e vigoroso (allievo della signora Righi-Mieli), che gentilmente si prestava, e la signorina J. Hazan, che ha voce pastosa e piacevole di mezzosoprano.

Una lode vivissima va tributata al coro del Liceo, all'orchestra, che era composta di 45 professori. Né dimentichiamo i prof. Morghese e Berdicewski, che suonavano sul palcoscenico, la distinta maestra di danze, sig.ra Sironi, che preparò con gusto la parte coreografica, e il sig. Ruggero Leoncavallo che si occupò con competenza della messinscena.

Dopo la rappresentazione, si procedette alla distribuzione dei premi che si svolse fra gli applausi del pubblico e la gioia delle allieve.

 

MUSICA ED ARTE  (maggio 1930)

La premiazione al Liceo "G. Verdi"

La premiazione al Liceo G. Verdi, ha assunto quest'anno un'importanza superiore a quella degli anni precedenti.

Invece dei soliti cori e parti staccate, il Mo. Cordone ha messo su un'opera in un atto eseguita da alunni del Liceo, completati da due elementi della Ma. Signora Olga Righi-Mieli.

L'ultimo bacio, è tratta da una novella di Pietro Casu (Annuario Cattolico Italiano 1921).

Nuziella, madre cieca di un valoroso soldato caduto in guerra, è informata che l'immagine del figliuolo, scelta come simbolo del fante eroico, troneggia in cima al monumento ai caduti. Il monumento viene inaugurato con grande solennità.

Nella notte seguente all'inaugurazione la madre cieca riesce a giungere da sola sino al monumento. Vuole salirvi per toccare almeno l'immagine diletta che non può vedere. Si arrampica infatti sino ad essa, ma, mentre palpa la statua e riconosce i tratti del figlio, è vinta dalla piena del dolore e precipita alla base del monumento ferendosi a morte.

La musica, essenzialmente melodica, è piacevole ed intonata all'ambiente. I cori sono densi di spunti indovinati ed i recitativi commentati con vera abilità.

Ci è piaciuto il dialogato fra violino e violoncello all'inizio dell'opera, l'assieme grandioso che lo segue e che precede l'entrata del sindaco, grandioso che si spezza con degli accordi di ottoni intercalati dall'oboe. Il motivo agreste del coro è originale e le variazioni di flauto che ne sottolineano il carattere sono di bella fattura.

La preghiera ci è sembrata un tantino prolissa e cosi l'inno di gloria che raccorciato sarebbe di migliore effetto.

La scena della madre che tenta e riesce a riconoscere i lineamenti del figlio, non è forse troppo lirica ed il commento orchestrale alquanto misero, ma nel suo complesso piace specialmente per il suo epilogo. La sortita del violoncello, che segue, da una tinta melanconica e dolce all'ambiente che si completa con l'intreccio del violino.

Il finale è riuscito e corona degnamente lo spartito, che, se in alcuni punti mostra il fianco a qualche critica, nel suo complesso può dirsi riuscito!

L'esecuzione fu al disopra di ogni elogio, tenendo conto specialmente che era affidata a degli alunni.

In primo luogo dobbiamo menzionare (e se lo merita) la signorina Iris Oliva che ha saputo tratteggiare la bella figura della madre cieca, in modo veramente insperato. La sua voce estesa e sicura ha dato maggior risalto al lavoro ed il Mo. Cordone gli deve una buona parte del successo.

Ci è piaciuta specialmente nel momento culminante in cui riconosciuti i tratti del figliuolo, precipita alla base del monumento, scena da lei resa con un lirismo da vera artista. Bravo.

Bene il simpatico Pattonico, un Podestà un poco impacciato, se vogliamo, ma dalla voce pastosa, simpatica e intonata.

Anche le signorine Gaddini e Hazzan (la fidanzata ed il pastore) quantunque non avessero parti di grande importanza, hanno saputo emergere e farsi applaudire.

I cori, un poco disorientati all'inizio, hanno ripreso il controllo in seguito e se 1a sono levata con onore e badiamo che il compito era alquanto arduo.

Ottima l'orchestra in tutti i suoi elementi e nelle singole sortite dei varii istrumenti. Orchestrazione non troppo moderna, ma piacevole ed essenzialmente italiana.

Questo è il bilancio di Ultimo Bacio che il Mo. Cordone ci ha presentato e per il quale lo felicitiamo assieme ai suoi entusiasti collaboratori.

Comprendiamo benissimo quale somma di attività ed abnegazione sia costato un simile risultato, ed è appunto in considerazione di ciò che il plauso non deve mancare, plauso veramente meritato.

Segue la distribuzione dei premi sottolineati da nutriti applausi. Le nostre Autorità, come sempre, onoravano della loro presenza la simpatica cerimonia.

 

LE PROGRES EGYPTIEN  (1972)

LE CONSERVATOIRE NATIONAL DE MUSIQUE FETE LES CINQUANTE ANNEES D'ACTIVITES MUSICALES DU PROFESSEUR ETTORE CORDONE

 Le Conservatoire National de Musique a fêté  cinquante ans d'activité musicale d'un grand italien de notre pays: le professeur Ettore Cordone. Au cours d'une émouvante manifestation, Dr. Abou Bakr Khairat, qui préside avec tant de compétence aux destinées de notre nouvelle académie, évoqua tout le surcroît de rayonnement que la musique de ce demi siècle doit à cet artiste infatigable. Il lui offrit ensuite au nom des professeurs et des élèves une médaille en or commémorant ce jubilé. M.lle Srbislava Golotchevatz Interpréta au piano avec beaucoup de talent quelques oeuvres choisies des grands classiques.

Le professeur Ettore Cordone tient depuis longtemps déjà le rang d'un maître pour qu'en ces quelques lignes nous essayions de le louer encore. Déjà en 1925 le Dictionnaire Universel de la musique rapportait ses travaux. En 1911 il obtenait les diplômes de professeur de chant, de piano, de direction d'orchestre et de composition. Il rentra au service de la reine Marguerite de Savoie, et fut nommé professeur de chant au Conservatoire de Turin dont il devenait plus tard le sous-directeur. Il fut ensuite directeur de la célèbre Chorale de l'Académie Santa Cecilia à Rome.

Comme professeur de chant en Italie, c'est à lui qui revient l'honneur d'avoir formé plusieurs talents exceptionnels qui sont devenus des chanteurs d'opéra célébrés. Nous citerions parmi les soprani, la Guglielmetti, la Mazza, la Roveda, la Scordinò, la Carosio que nous avons entendue au cours d'une de nos saisons lyrique au Caire. Nous avons aussi les ténors Vizzani et Vittone, les barytons Borgonuovo et Longhi, et surtout les fameuses basses Tancredi Pasero et Il Rama. Pour le professeur Cordone, l'art de chanter l'opéra, tout en étant tributaire des mayens vocaux, comporte surtout cette large part de pénétration, de finesse, de sensibilité qui est à la fois l'apanage de l'intelligence et du coeur.

Comme chef d'orchestre il dirigea plusieurs saisons lyriques en Italie aux cotés, notamment des Serafin, Panizza et Del Cupolo. Sans parler de Toscanini dont il fut le premier collaborateur durant plus de huit ans. C'est au maestro Cordone aussi, que Mascagni confia la création de "l'Amico Fritz".

Comme compositeur, il est l'auteur de  poèmes symphoniques, oratorios, opéras, accompagnements de scènes. Toutes ses oeuvres sont fréquemment jouées en Italie. Sa musique douée d'un sens mélodique  très riche, procède d'une invention naturelle avec une écriture claire sans empâtements ni surcharges inutiles. Il faut espérer que l'Orchestre Symphonique du Caire nous donnera l'occasion d'entendre quelque unes de ses pièces.

En 1931 le professeur Cordone vint fonder à Alexandrie le fameux " Liceo Verdi " se donnant comme mission de faire connaître à notre pays les splendeurs d'un art dont il avait pénétré tous les arcanes. Ce Conservatoire de musique réunit certaines années plus de 200 élèves. Nous lui devons une pléiade d'artistes dont certains font actuellement une carrière internationale tels que le ténor Nicolas Filacourides, aujourd'hui à la Scala de Milan, Athina Strathis à l'opéra de Johannesburg et le baryton Dicran Yergath à Moscou. Il monta avec ces ... possibilités plusieurs opéras en Egypte comme Rigoletto, I Pagliacci, La Bohème, Cavalleria Rusticana et le Barbier de Séville. Le " Liceo Verdi " fut contraint de cesser ses activités par les hostilités de 1940.

Enfin depuis 1957, l'Opéra du Caire fit appel a lui pour former ses choeurs mettant à profit la grande expérience de sa profonde formation musicale. Le Conservatoire National de Musique ne tarda pas aussi à le nommer comme professeur de chant. La encore dans ces deux activités il trouvait un champ à la mesure de ses affinités.Car que ce soit au Caire, à Alexandrie, à Rome ou à Turin, le Professeur Cordone a toujours initié les jeunes artistes avec cette " haute conscience " qui le caractérise, ne se contentant pas seulement d'enseigner  mais s'attachant surtout à faire pénétrer chez ces élèves toutes les splendeurs  et les richesses de la musique.

L'étendue des dons et la courageuse fermeté de ce grand esprit musical lui ont valu de nombreux prix à des concours internationaux, ainsi que plusieurs décorations et médailles d'or, d'argent et de bronze. Ce labeur herculéen accompli par cet homme, qui ne paraît jamais pressé, jamais fatigué, mais toujours calme et souriant, a toujours été empreint d'une modestie qu'il est permis de juger trop discrète. Ce mélange de doute et de foi qui caractérise si bien le professeur Cordone donne aux services qu'il a rendus à la musique cette simplicité absolue qui est l'apanage des grands artistes.

Antoine Gennaoui

 

LE JOURNAL D'EGYPTE

Ceux qui s'en vont

Le maestro Ettore Cordone

Comme si toutes ces annonces de décès qui surviennent ces temps derniers ne suffisaient pas à nous créer des émotions douloureuses, voici que nous apprenons qu'une physionomie des plus connues en Egypte vient de s'éteindre. Il faisait partie de cette vieille Alexandrie d'autrefois.

Le maestro Ettore Cordone qui a passé cinquante ans à Alexandrie, vient de mourir à Milan à l'âge de 87 ans.

Il était venu en Egypte en 1922 comme directeur du Conservatoire Italien d'Alexandrie où il était également professeur de piano et de chant. Il forma toute une génération d'excellents chanteurs, passionnés d'opéra et sa plus grande réussite fut le ténor Filacouridis qui fut une des vedettes de la Scala de Milan.

Le Mo Ettore Cordone était aussi un très bon chef d'orchestre et dirigea des opéras complets à Alexandrie avec comme interprètes ses propres et nombreux élèves. On lui doit surtout la représentation à Alexandrie de "La Bohème" et "Le Barbier de Séville", deux opéras qui eurent beaucoup de succès.

C'est dans une des grandes manifestations organisées par La Réforme Illustrées pour la propagande touristique de la ville, patronnée par Abdel-Khalek Hassouna alors Gouverneur d'Alexandrie, et M.Hussein Sobhi directeur de la Municipalité, qu'Ettore Cordone obtint son triomphe.

En effet, il dirige au Jardin Antoniadis, l'acte entier du retour triomphal de Radamès d'Aida de Verdi, avec une orchestre de 70 musiciens, la fanfare complète de l'Armée et un choeur de 40 exécutants.

Il termina d'ailleurs sa brillante carrière en Egypte comme chef des choeurs à l'opéra du Caire.

Tout en è tant modeste, le Mo. Cordone était un musicien de très grande valeur dont la vie entière fut consacrée à la musique et au bel canto. Même dernièrement, et malgré son âge avancée, il jouait à l'orgue, le dimanche, dans les églises de Milan.

Nous présentons à sa veuve et à notre très cher ami Piero Cordone, actuellement secrétaire à l'Ambassade italienne à Djeddah, nos plus sincères condoléances.

Le Mo. Cordone était commandeur du mérite de la République italienne.

 

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