Sarebbe impossibile dimenticare un periodo della
nostra vita segnata da “episodi” più o meno intensi
che oggi, a distanza di tanti anni assumono, per chi
scrive questo messaggio, un profondo e nostalgico
ricordo.
Un momento di crescita e di formazione all’insegna
della genuinità e, perché no, anche alla frenetica
ricerca di “emozioni e svaghi” che, una volta
scoperti, ci si impossessa caparbiamente.
Un modo, questo, per occupare il tempo libero e
soddisfare le esigenze di quei giovani nati a
cavallo della fine della seconda guerra mondiale e
la rinascita dell’Italia.
Dal gioco con le figurine di calciatori, per i più
piccoli, allo scambio delle stesse ( << per
Sivori ti do in cambio 10 figurine di Rivera o
viceversa; oppure, << per Rivera ti do 6 di Mazzola
… che ne dici?>>)
…insomma un vero e proprio commercio “speculativo”.
L’album, una volta completato, diventava merce di
scambio per alcuni;
altri invece lo chiudevano nel cassetto dei
“ricordi” soddisfatti di aver raggiunto un
traguardo.
Poi, gli anni passano, si diventa grandi e, così per
caso, rovistando qua e là spunta fuori, lo sfogli e
man mano che affiorano le pagine i ricordi
galoppano nella mente. Li, in quel “cassetto” trovi
di tutto; trovi la “storia”. Ecco che nasce il
bisogno di diffonderla con la speranza che qualcuno,
preso dalla curiosità, decida di leggerla e, magari,
lasciandosi cullare dalla fantasia, immergersi nei “profumi
d’infanzia”. E ancora dal gioco “pizzu, pane
e satizzu”, al “batti muro”, al gioco
della “singa” (linea), ecc. Il
materiale di scambio era: monete da 5 lire, 10 lire
per i “meno”, tappi della gassosa e della birra
trovati per strada per i “più” e, addirittura come
posta,
i bottoni dei pantaloni e della giacca.
Un
vero dramma, ohimè, toccava al perdente che
rientrava a casa con i pantaloni! … Quest’ultima
merce di scambio, provocava “l’ira” dei genitori e
per punizione … una buona sculacciata. E poi, per
i più grandi, il CALCIO BALILLA. Che spasso,
anche qui, in cui non mancavano vere “battaglie”,
singole e doppie e quanti tornei! Per non
dimenticare poi il gioco del PING PONG; coppie
bene affiatate, concedevano sfoggio di destrezza e
abilità agli spettatori che, attorniando il
“tavolo verde”, formavano gruppi di tifosi. |