CONFRATERNITA DI SAN NICOLA TRA PRESENTE E PASSATO

Il movimento liturgico e pastorale, che lungo i secoli ha animato il culto nel Santuario di San Nicola, ha spinto i Padri Agostiniani della Comunità a promuovere varie forme di associazionismo che aiutassero a vivere il carisma agostiniano nello spirito di San Nicola.

L’antica devozione alla Madonna della Cintura o della Consolazione ebbe un deciso sviluppo nel XV secolo sotto papa Eugenio IV, che conferì al Priore Generale (14 agosto 1439) la facoltà di erigere Confraternite della Cintura tanto per gruppi maschili che femminili. Successivamente a Bologna, nel 1575, presso la chiesa di S. Giacomo si costituì l’Arci-confraternita dei Cinturati di S. Agostino e di S. Monica sotto l’invocazione di Nostra Signora della Consolazione. L’anno dopo il pontefice Gregorio XIII dispose che il sodalizio bolognese potesse aggregare a se ogni Confraternita di qualsiasi altro luogo, e nel 1579 stabilì che fosse il Priore Generale dell’Ordine Agostiniano a emettere il documento di unione, favorendo l’associazione di molti privilegi e abbondanza di indulgenze. Lungo il secolo XVII si assiste a una grande diffusione di Confraternite aggregate a quella di Bologna (la sede nel 1922 venne trasferita nella chiesa di S. Agostino in Roma), sparse in Italia, Europa e anche fuori.

Presso il convento di S. Nicola abbiamo notizia, nel 1503, di una "Societas seu fraternitas Sancte Marie Sucursi Sancti Nicolai de Tollentino", e quindi di una CONFRATERNITA DELLA CINTURA DI S. MONlCA per la presenza di un libro dove "si notarà il nome et cognome di tutti fratelli et sorelle della Compagnia di Santa Monica in questa città di Tolentino" datato 1624. Segue un nutritissimo elenco di nomi, disposti alfabeticamente, di sorelle (per lo più) e fratelli tolentinati (ma anche di numerosi altri luoghi) per un periodo che va dal 1616 (a motivo di un altro breve elenco che compare nel senso inverso del registro) al 1678. È presente, inoltre, un inventario delle "robbe che si ritrova questo di 6 di decembre 1624 della Conpagnia di Santa Monica" che mi piace trascrivere pur nella sua semplicità: "pezzi dui di spallieri per parare detta cappella; una pace di ottone,- due pari di guenciali, uno di cormisino rosso e l’altro di taffetano verdi; un tappeto turchesco,- tre tovaglie; tre palii, uno di tela di argento verde e giallo e bianco, l’altro di raso rosso, l’altro di teletta di seta paonazza rigata, sei vesticciole per vesti-re l’angioli,- quatro camisciole per l’angioli; tre (…),- due veli di calici; un baccili di ottone, quatro cannilieri di ottone, dui palii di altare di banbace ingaigliata, un suca mano, un fazzoletto"

Un altro elenco, simile a quello già descritto, formato vacchetta, dà i nominativi dal 1680 al 1746, ma l’archivio non sembra, almeno per ora, offrire di più.

In seguito prende piede nel Santuario un’altra forma di associazione con parti- colare riferimento alla devozione di S- Nicola: la Pia Unione delle Anime Purganti, sorta ufficialmente il 29 luglio 1884. La devozione alle Anime Purganti, di cui S- Nicola è stato da sempre considerato il grande intercessore, era già diffusa ovunque- A Tolentino si ha notizia che fin dagli anni Trenta dell’800 un gruppo di laici si era associato per promuovere preghiere di suffragio impegnandosi a far celebrare Sante Messe presso il Santuario nei giorni 17-19 novembre di ogni anno. Sempre in questo periodo viene fondata la Pia Unione Artigiani delle Anime Purganti, tuttavia nel 1884 prima il vescovo diocesano Sebastiano Galeati, poi il papa Leone XIII, danno vita alla Primaria Pia Unione, con possibilità di aggregare altre confraternite in Italia e successivamente in tutto il

mondo, di cui esiste nell’archivio del convento un lungo elenco.

Il 20 aprile del 1902 risulta costituita la Pia Unione delle Spose e Madri Cristiane, allo scopo di formare buone spose e vere madri di famiglia "onde per loro mezzo santificare i figlioli e la Società".

Nel 1949, infine, si istituisce la Pia Opera Vocazioni Agostiniane, che svolgerà la sua attività fino a dopo i11974.

Nella seconda metà del XX secolo quasi tutte le confraternite hanno subito un evidente affievolimento, soprattutto a causa di una nuova visione del ruolo dei laici nella Chiesa, ma recentemente sono emersi segni di ripresa per recuperare l’autentica tradizione di spiritualità agostiniana contenuta in queste associazioni.

            Rossano Cicconi

 

 
   
 
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