§ 4 IL PRIMO FILM: STAR TREK THE MOTION PICTURE

L'imprevista popolarità delle repliche in syndication
catturò l'interesse della Paramount Pictures, che nel
1977 propose a Roddenberry di dare un seguito alla serie:
il nuovo show, che si sarebbe chiamato Star Trek:
Phase II, avrebbe dovuto seguire i viaggi dell'Enterprise
e del suo nuovo equipaggio, composto dal giovane
Capitano Willard Decker, un nuovo ufficiale vulcaniano di nome Xon e una seducente aliena in funzione di
timoniere, a cui si sarebbero affiancati alcuni "veterani"
quali McCoy, Chekov e Sulu.

Sull'onda degli incredibili incassi realizzati da Star
Wars, il progetto Phase II venne però abbandonato a
favore di un film per il grande schermo; Roddenberry si
trovò così a dover disporre dei nuovi attori già scritturati,
di diversi canovacci ormai inutili (tra cui quello per
l'ipotetico pilot, di cui già esisteva la stesura definitiva
del copione) e degli schizzi concettuali della nuova Enterprise, sempre curati da Matt Jefferies: fece dunque
in modo di incorporare questi elementi nella trama del film, che sarebbe stato presentato due anni più tardi con il titolo Star Trek: The Motion Picture.

4.1 LA TRAMA

Tre navi klingon, pesantemente armate e corazzate, incontrano una misteriosa nebulosa semovente e,
malgrado la loro potenza di fuoco, ne vengono
facilmente distrutte; dopo lo scontro, l'oggetto
alieno prosegue la sua corsa verso il confine con lo spazio federale.
Sulla Terra, il Quartier Generale della Flotta Stellare si mobilita per affrontare la potenziale minaccia:
l'incarico viene affidato all'equipaggio della rimodernata U.S.S. Enterprise, assegnata al giovane Capitano Willard Decker.
L'Ammiraglio Kirk, che dovrebbe semplicemente
presenziare alla cerimonia di varo, approfitta dello stato
di emergenza per assumere il comando di quella che vede come "la sua nave", provocando così il risentimento di Decker, che si sente defraudato della sua grande occasione. Il resto dell'equipaggio viene fatto salire a bordo: tutti i veterani della missione quinquennale, più un nuovo navigatore - il Tenente Ilia, una Deltana che in passato
è stata legata sentimentalmente a Decker - e un giovane Vulcaniano, chiamato a ricoprire il ruolo di ufficiale scientifico, che perisce in un tragico malfunzionamento del teletrasporto.
L'Enterprise entra in curvatura e rischia il collasso
strutturale a causa di un cedimento dei motori, non ancora collaudati; Decker, che ha assunto le mansioni dell'ufficiale defunto, annulla un ordine di Kirk che avrebbe potuto provocare la distruzione della nave: l'incidente fa esplodere la tensione tra i due, e Decker accusa senza mezzi termini l'Ammiraglio di avergli deliberatamente rubato il comando.
Il dottor McCoy, da sempre confidente di Kirk, non può
fare a meno di dar ragione al giovane Capitano e
sottolinea la natura ossessiva dell'attaccamento dell'amico nei confronti dell'Enterprise.
Una navetta si avvicina all'Enterprise, ed il pilota chiede di essere preso a bordo: si tratta di Spock, che ha rinunciato
al conseguimento del Kolinahr - la piena rimozione dei sentimenti in favore della logica pura - per seguire il
richiamo mentale lanciatogli dalla potente entità che vive
nel cuore della nebulosa.
Il mezzo Vulcaniano è amareggiato per via di tale fallimento
e, pur riprendendo immediatamente servizio come ufficiale scientifico, tratta i vecchi amici (che lo accolgono con manifestazioni di gioia) in maniera particolarmente fredda
e scostante, tanto da far sorgere in McCoy il sospetto che egli possa subire l'influenza della mente aliena fino al punto di tradire i suoi colleghi.
Risolti i problemi ai motori grazie all'aiuto di Spock, l'Enterprise penetra all'interno della nebulosa e si
avvicina al suo nucleo; l'entità reagisce sondando a sua
volta la nave intrusa e rapendo il Tenente Ilia.
Intrappolata da un raggio traente e totalmente isolata dallo spazio esterno, la nave federale può solo tentare ripetutamente di comunicare con l'alieno: esso "risponde" materializzando una perfetta replica meccanica di Ilia, incaricata di raccogliere informazioni sulle "unità-carbonio" per conto di "V'ger".
L'entità è convinta che l'Enterprise sia un essere vivente
e che i suoi occupanti la "infestino" come parassiti:
la sonda-Ilia ha il compito di verificare tale ipotesi, affinché V'ger possa provvedere alla "disinfestazione".
Decker, affranto per la perdita della donna che ama, si
offre di aiutare la sonda nella sua missione e tenta disperatamente di riportare alla luce la personalità originale di Ilia, che per qualche istante trapela malgrado la riprogrammazione subita.
Nel frattempo, Spock sottrae una tuta spaziale ed esce
senza autorizzazione dall'Enterprise, per tentare una
fusione mentale con l'alieno: l'esperienza gli costa quasi
la vita, dato che la potenza dei pensieri di V'ger è tale da procurargli un sovraccarico neurale.
Recuperato dai compagni e trasferito immediatamente
in infermeria, il Vulcaniano comunica a Kirk, McCoy e
Decker le sue scoperte: V'ger è una macchina senziente, infinitamente logica e sapiente, ma tormentata da dubbi esistenziali.
"Nessun significato, nessuna speranza. Nessuna risposta.
Ha solo domande: è questo tutto ciò che sono? Non c'è niente di più?" In effetti, V'ger ha rivolto queste stesse domande al "Creatore" e, non avendo ricevuto risposta,
è pronto ad obbligarlo a manifestarsi distruggendo la Terra: Kirk, Spock, McCoy e Decker seguono Ilia nel cuore della macchina in un ultimo, disperato tentativo di salvare l'umanità.
Giunti finalmente al cospetto di V'ger, gli ufficiali
riconoscono in esso l'antica sonda Voyager VI, lanciata
dalla Terra ben 300 anni prima: nel suo lunghissimo e travagliato viaggio, essa ha accumulato una conoscenza
tale da permetterle di sviluppare un'intelligenza propria,
ed è infine tornata - secondo le istruzioni originarie - ad offrirla al Creatore, che immagina simile a sé e dunque meccanico, non certo organico.
Kirk tenta di far sì che V'ger riconosca il Creatore
nel genere umano, ma non riesce a persuadere l'antica sonda: Decker decide allora di provare l'affermazione dell'Ammiraglio offrendosi a V'ger, affinché lo
assorba in sé insieme ad Ilia.
La fusione permette al Capitano di ricongiungersi eternamente all'amata, e dona a V'ger ciò che gli mancava per essere completo: sentimenti ed emozioni umane.
L'entità, trasfiguratasi in qualcosa di infinitamente
superiore alla somma delle due parti, inizia la sua
nuova vita e agli ufficiali dell'Enterprise non resta che esprimere la propria commozione:
"Abbiamo assistito ad una nascita... forse un altro gradino nella nostra evoluzione".

 


     
 

 



Il percorso della sicurezza


ovvero: analizziamo razionalmente che cosa ci serve veramente per sentirci tranquilli

 

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