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Sant'Agostino Firmino Simpliciano

Agostino parla con Firmino e rifiuta l'astrologia. Dall'incontro con Simpliciano viene a conoscenza della conversione di Mario Vittorino


Dal colloquio con Firmino nasce in Agostino la convinzione che i responsi veritieri dell'astrologia dipendono più dal caso che dall'arte. Dopo aver ascoltato da Simpliciano della conversione di Mario Vittorino nasce in Agostino il desiderio di imitarlo


Un giorno Firmino, un amico di Agostino che crede negli oroscopi e consulta spesso gli astrologi, va a trovare Agostino per consultarlo su un affare importante. Nel corso del colloquio Firmino racconta un episodio, di due oroscopi fatti a lui e ad un altro bambino, entrambi nati nello stesso istante, lui come uomo libero mentre l'altro nato da schiava, entrambi gli oroscopi uguali, ma che si dimostrano falsi poiché la sorte dei due è stata molto diversa; Firmino libero e ricco, l'altro schiavo. Quest'episodio convince del tutto Agostino che i responsi ricavati dall'astrologia non derivano dall'arte, ma dalla sorte. Ora Agostino è consapevole di possedere una volontà e che solo nella sua scelta è l'origine del suo peccato. Onori, passioni e denaro non attraggono più Agostino. Solo il legame molto forte della donna è causa della sua incertezza. 
Di li a pochi giorni Agostino fa visita a Simpliciano, padre spirituale di Ambrogio, che gli racconta della conversione di Mario Vittorino, famoso retore e letterato, che per amore di Cristo rinuncia ad onori e carriera. Agostino si sente ardere dal desiderio di imitarlo. Simpliciano ha così raggiunto il suo scopo: risvegliare in Agostino l'amore per Cristo. Ma Agostino si dibatte ancora nell'incertezza. Sa che è ora di decidersi, ma non ne ha la forza.





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