Vita di sant'Agostino di Ippona


391. 3 anni dopo essere tornato a Tagaste, Agostino decide di andare ad Ippona


Agostino nel 388 lascia Roma e si ritira nella casa paterna a Tagaste insieme ai suoi amici. La vita di Agostino è cambiata. Rinuncia a tutti i suoi beni e vive in digiuno, preghiere e opere buone. Vuole capirsi, vuole capire Dio per amarlo di più. Vuole condividere la sua esperienza di Dio e del mondo. Cerca ed è sazio. E' sazio e cerca ancora. E lunga gli appare la strada. Agostino medita la parola del Signore giorno e notte. I concittadini di Agostino, che lo ammirano profondamente, si rivolgono a lui di continuo per chiedergli favori e aiuti circa i loro problemi. Agostino non dice mai di no. Nel 391, per trovare pace e tranquillità, decide di andare ad Ippona. L'esperienza di vita di Agostino è divenuta tanto nota in giro che, capitato in cattedrale, il vecchio vescovo Valerio, unitamente al popolo intero, lo nomina prete. Seppur disponibile, si sente indegno, impreparato, non all'altezza del compito assegnatogli. Viene fatto prima sacerdote e poi vescovo di Ippona.
Sant'Agostino cerca sempre di mettere in pratica le parole dell'apostolo Pietro e cioè di servire il gregge affidatogli non per vile interesse ma per amore di Cristo.





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