menù misteri |
DA DOVE ARRIVANO LA COMETE?
|
|
|
||
E' intuitivo
pensare che non tutto il materiale che costituisce il disco di
accrescimento andrà a formare la nuova stella, e si può quindi
immaginare che una buona percentuale di esso sarà destinato alla
formazione dei pianeti e a quant'altro ci può essere in un sistema
solare.
La domanda più ovvia e naturale, quindi, è capire da dove vengono le comete. LA CASA DELLE COMETE - LA NUBE DI OORT
L'ipotesi
più verosimile e accettata ormai da tutta la comunità scientifica
prevede l'esistenza di una nube, ipotizzata da Oort e che ha preso
il suo nome, che si trova ai confini del sistema solare, quindi
oltre l'orbita di Plutone, dove la temperatura è molto bassa. Anche
la fascia di Kuiper genera comete, ma questo sarà argomento di un
altro articolo. La dinamica e la stabilità del nostro sistema solare è essenzialmente dovuta all'attrazione gravitazionale del Sole. E' sufficiente considerare la fisica classica per poter ricavare con molta precisione le orbite dei pianeti che ruotano attorno al sole e mettere in evidenza anche le piccole perturbazioni che i pianeti giganti esercitano su tutti i corpi minori che transitano nelle loro "vicinanze".
Ad una distanza media 149.600.000 Km si è posizionata la nostra
Terra, con un satellite naturale, la Luna, e ruota attorno al
Sole in 365,24 giorni ad una velocità media di 29.80 Km/s. Sulla
Terra ci troviamo noi che studiamo il sistema solare. Una bella
coincidenza di eventi. Dopo Marte doveva prendere posto un altro pianeta (secondo la
legge di Titus-Bodies), ma si scorpì invece che più o meno a metà
strada tra Marte e Giove ruotano una miriade di pianetini che
talvolta diventano pericolosi per la Terra raggiungendo distanze
relativamente piccole. Si tratta della fascia degli
asteroidi,
studiata ormai da molto tempo e di molti ne conosciamo le orbite,
anche se devono essere tenuti costantemente sotto controllo per la
loro "precarietà orbitale", se così possiamo definirla. Ancora più lontano si trova Giove, il gigante del sistema solare, dopo il Sole naturalmente. Si può definire una stella mancata e il suo stato gassoso ne è una dimostrazione. Se avesse raggiunto, durante la sua formazione, una massa maggiore, sarebbe diventata una stella poiché la sua stessa forza di gravità avrebbe permesso di innescare le reazioni nucleari al centro. Si trova ad una distanza media dal Sole di 778.300.000 Km e ruota ad una velocità media di 13.1 Km/s per compiere un giro completo in 11.86 anni. Naturalmente la sua stazza gli ha permesso di aggregare a sé parecchie lune. Un po' più piccolo (circa la metà), ma più distante dal Sole, è
Saturno, il pianeta degli anelli. Ruotando ad una distanza media
di 1.427.000.000 Km impiega 29,46 anni per fare un giro completo ad
una velocità media di 9,6 Km/s. Nelle
tenebre dello spazio, a circa 2.869.500.000 Km, troviamo
Urano,
freddo e inospitale (non che gli altri pianeti siano più
accoglienti), che ruota attorno al sole in 84.01 anni, (immaginate
un abitante di Urano), alla velocità media 6,8 Km/s, una lumaca
rispetto alla Terra; d'altra parte più ci allontaniamo dal Sole
minore è l'intensità della forza gravitazionale, minore deve essere
la velocità di rivoluzione dei pianeti per il gioco degli equilibri
dinamici. Recentemente è stata avanzata l'ipotesi dell'esistenza di un
decimo pianeta o di una stella molto debole che formerebbe un
sistema binario con il Sole. Questa ipotesi non è mai stata
supportata dalle osservazioni dirette degli oggetti, ma gli studi
sulle perturbazioni dell'orbita di Plutone ed in particolare lo
studio delle orbite delle comete provenienti dalle profondità dello
spazio, hanno indotto a pensare che oltre Plutone ci deve essere
qualcosa che possa giustificare quello che osserviamo. Certamente ai confini dell'universo deve esserci una specie di fabbrica di corpi che vengono scaraventati verso il Sole. Una sorta di macchina da bar che produce ghiaccioli come comete e pianetini dalle orbita fortemente ellittiche. Infatti, quelle che provengono da una distanza superiore a quella di Plutone, non hanno tutte gli stessi parametri orbitali, (tranne quelle appartenenti alla famiglia di Kreutz), quindi ne deduciamo che le comete si troveranno in una specie di corona che avvolge il sistema solare e che dopo aver subito una perturbazione, sicuramente di tipo gravitazionale, (non riesco ad immaginare qualcuno che giochi a pallone o a bowling con le comete scommettendo sul risultato "vuoi vedere che centro la Terra?"), schizzano verso l'interno del sistema solare, raggiungendo le nostre "zone" e regalandoci spettacoli come quelli della cometa Hale-Bopp o Hyakutake. Probabilmente, come abbiamo già accennato, il materiale che costituisce la nube di Oort è il residuo della nube interstellare originale dalla quale si è formato il nostro sistema solare.
Questa
ipotesi, proposta alcune decine d'anni fa da Jan Oort, si è
dimostrata esatta analizzando le orbite delle comete, le quali, come
abbiamo già detto, sembrano provenire da tutte le direzioni e da
tutte le angolazioni possibili (quindi con simmetria sferica).
Sottolineando che le stelle più vicine, il sistema triplo di alfa
Centauri, distano solamente 4,2 a.l. dal Sole, si comprende che
l'attrazione gravitazionale "reale" della nostra stella è presente,
anche se debolmente, fino a distanze superiori all'anno luce. A
questa distanza l'intensità dell'attrazione gravitazionale solare è
infatti piuttosto bassa quindi, quando nei pressi del Sistema Solare
transita una stella, l'insieme delle orbite dei corpi presenti nella
nube di Oort ne viene perturbato in misura tanto maggiore quanto
minore risulta la distanza dei vari corpi cometari dalla stella.
Ad ogni passaggio queste comete possono
risentire l'attrazione gravitazionale dei pianeti che ne deviano
costantemente l'orbita al punto che, da comete di lungo periodo
(oltre i 500 anni), possono diventare comete di medio periodo (come
ad esempio la Halley - 76 anni) e successivamente di corto periodo.
Ma cosa sono le comete?
Una cometa non e' altro che una
"palla di neve sporca" in orbita attorno al Sole, cioe' un
agglomerato irregolare di ghiaccio (di acqua, ammoniaca, e di vari
gas), polvere, metalli e rocce, tenuti insieme dalla mutua
attrazione gravitazionale. Questo insieme costituisce il cosiddetto
"nucleo", che normalmente e' oscuro, salvo quando la cometa si
avvicina al Sole e diventa attiva. Fintanto che la cometa. è lontana dal Sole, questo ghiaccio è reso sporco dalla presenza di particelle solide di carbonio, ferro, nichel, ecc. Riscaldato dalla radiazione solare, sublima, trascinando con sé anche le particelle solide, e dà origine alla chioma; quando la pressione di radiazione del Sole diventa sensibile, si forma anche la coda, la cui luminosità è dovuta a processi di ionizzazione per urto con le particelle veloci provenienti dal Sole. I nuclei hanno diametri dell'ordine della decina di chilometri e masse inferiori a un decimo di miliardesimo della massa della Terra; le chiome hanno diametri compresi fra 10.000 e 100.000 km e densità molto bassa; le code, che hanno densità ancora minori, raggiungono lunghezze variabili fino a 200 milioni di chilometri. Per effetto del vento solare, le code delle c. sono sempre rivolte in direzione opposta al Sole.
|