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Il Grande imbroglio: prima puntata

Gli inizi, il palazzinaro da Via Alciati a Brugherio.

   
   

Come palazzinaro, Berlusconi cominciò con la costruzione di un condominio in Via Alciati a Milano. Il successo fu limitato e l'impresa non valse i sacrifici e gli investimenti. In pratica fu un mezzo fallimento.

Nel 1963 il volo del cosmonauta: dall'affare di limitate dimensioni alla costruzione di un'intera città, per quattromila abitanti in un'area nel comune di Brugherio, tra l'Adda e il Lambro, alle porte di Milano.

Problema: ci si deve investire una montagna  di soldi che Berlusconi, giovanotto ventisettenne del "pensare alla grande" ma di portafoglio sgonfio, non ha.

Berlusconi fonda la Edilnord s.a.s.: una società in accomandita semplice.

In una tale società occorrono soci accomandatari, o prestatori d'opera (forniscono tempo e idee), e soci accomandanti cioè i finanziatori.

L’assetto societario vede Berlusconi nella parte di accomandatario sotto tutela di Carlo Rasini (non ha la possibilità in pratica di decidere niente), e spetterà a lui  l'1% degli utili. Altri accomandatari sono il costruttore Pietro Canali ed Enrico e Giovanni Botta.

Gli accomandanti sono Carlo Rasini, proprietario della omonima banca privata, con un unico sportello in cui lavorava Luigi, padre di Berlusconi. Altro interessante accomandante è un prestanome della alta finanza svizzera: l'avvocato Renzo Rezzonico.

E’ necessario e sarà sorprendente analizzare bene chi sono i finanziatori della Edilnord berlusconiana.

Che cosa sia la micro-banca Rasini lo facciamo dire a Michele Sindona.

A pag 111 del libro intervista, "Il mistero Sindona" (Sugarco 1896), del giornalista americano del "New York Time", Nick Tosches, Sindona afferma testualmente che "le banche della mafia" sono, a volte in Sicilia, il Banco di Sicilia, e a Milano una piccola banca in piazza Mercanti": la Banca Rasini.

La Criminalpol conosce da tempo i rapporti della Banca Rasini con industriali e albergatori mafiosi sospettati di riciclare denaro proveniente da traffico illecito di armi, di droga e di rapimenti di persona oltre che di riciclo di danaro proveniente da bische clandestine.

Numerosi controlli su conti correnti mostrano il transito di danaro sporco a favore di Antonio Virgilio e Luigi Monti, in stretto rapporto con un mafioso palermitano, Vittorio Mangano, stalliere di Berlusconi, a lui raccomandato da Marcello Dell'Utri, palermitano, collaboratore di Berlusconi e, in seguito deputato di Forza Italia. Un figlio di Carlo Rasini, Mario, classe 1951, sarà direttore generale di Telepiù.

Più interessante è l'altro socio accomandante della Edilnord, la finanziaria di Lugano.  E' certo che la Finanzierungesellschaft fur Residenzen Ag è stata lungamente sospettata dalla magistratura elvetica di coinvolgimento in riciclaggio di danaro sporco proveniente dal traffico illegale di armi e droga. In un libro, "La Svizzera lava più bianco" di Jean Ziegler (Mondadori 1989), si dimostra come certa questa ipotesi investigativa che va però, a scontrarsi col muro di gomma dell'imperscrutabile segreto bancario svizzero.

Ma una domanda sorge spontanea: perché la misteriosa finanziaria svizzera mette nelle mani di un ventisettenne, sconosciuto e senza precedenti imprenditoriali, una straordinaria somma di danaro?

La risposta sta nei legami con la "mafia interna", così definita da Berlusconi stesso, che il non ancora Cavaliere contrae in quegli anni, con ambienti politico-amministrativi romani.

Il cantiere di Brugherio è aperto nel 1964, stagione buia per l'edilizia e tutto lascia capire che sarà un fallimento totale e Rasini, accomandante capo, come abbiamo visto, è indispettito e sfiduciato. Berlusconi sta per essere sloggiato dall'affare quando, dopo notti insonni, chiede due mesi di tempo, che gli vengono concessi. In quei due mesi Berlusconi va e viene lungo la tratta Milano - Roma. Si rende conto dell'esistenza di una "mafia interna", così la chiama lui, e non perde un istante per entrare in contatto con essa. Precisamente è interessato a conoscere quei dirigenti romani che trattano l'acquisto di immobili per enti o associazioni. La sua idea era quella di vendere i palazzi di Brugherio a qualche ente o associazione.

Come arriverà al capo della "mafia interna"? Naturalmente, romanzando, ce lo dirà lui stesso.

" Mi precipitai a Roma. Da alcuni amici mi feci presentare alla segretaria del Presidente, una ragazza carina. Non feci molta fatica a far nascere una relazione, un'amicizia "particolare". No, particolare non va bene, un'amicizia "morale".

Lei si schierò dalla mia parte e tutto quello che doveva fare, in cambio dei miei …favori (?) era avvisarmi di quando il Presidente sarebbe venuto a Milano. Mi telefonò un giorno all'improvviso e mi disse: parte domani alle diciassette!"

Annota bucolicamente Berlusconi: "arrivai a Roma, pagai con i miei servigi amorosi la "penale" all'informatrice che mi dette lo scompartimento del vagone ristorante prenotato dal Presidente. Mi sedetti davanti a Lui, facemmo un viaggio allegro e misi in atto tutto il mio "charme". Conclusione: arrivati alla stazione di Milano, eravamo entrambi al bar della stazione mezzi sbronzi, con lui che mi racconta che la natura delle Circasse è straordinaria. Diventò il mio miglior supporter, il mio migliore amico e gli riuscii a vendere il condominio della Fontana."

E' irriguardoso ascoltare una storia simile serenamente e semplicemente increduli?

Si dice che Berlusconi si fece introdurre nei circoli mafiosi della Capitale dall'amico Dell'Utri, che compenserà in seguito abbondantemente e che la mafia aveva anch'essa ingenti quantità di danaro da riciclare. Cosa di meglio di investire in edilizia, magari dando un impulso "personale" a tale investimento? Ecco che il giovane Berlusconi, sovvenzionato da finanziarie in forte odore di mafia, italiane e svizzere, vende a personaggi mafiosi. Si ha un doppio riciclo di danaro sporco e ci si arricchisce tutti, contemporaneamente. La magistratura italiana, nonostante le denuncie della Criminalpol non ha investigato (tangentopoli è lontana) e quella svizzera, con Carla Dal Ponte ci è arrivata molto vicino  ma ha dovuto arrendersi al  ferreo segreto bancario svizzero.