Diario della Prigionia di Mario Magonio

 
     
 

OTTOBRE 1944

 
 

Annotazioni storiche

 
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  1 Ottobre 1944                                                                               108 giorni di prigionia  
  Domenica - Stamani abbiamo avuto una bella improvvisata che ci ha dato un colpo al cuore. Dalle prime ore del mattino il campo era circondato da sentinelle armate e hanno avviato una perquisizione di tutte le camerate. Tra i russi hanno tolto sei uomini e tre donne e dai francesi hanno sequestrato i coltelli. Si pensava che fosse finita ma abbiamo visto che non ci facevano uscire dalle baracche. E' una giornata grigia, piove e fa freddo, in baracca si gioca a carte ed io mi sono fatto un berrettino con una pezza da piedi. Ho scritto a casa per la ventiduesima volta e alle 20 me ne sono andato a letto.   
     
  2 Ottobre 1944                                                                                109 giorni di prigionia  
  Verso le 10 ci hanno radunati per ascoltare un discorso del quale non abbiamo capito niente. Da oggi è in vigore l'ora legale ma noi non siamo stati avvertiti e così ci hanno fatto lavorare per 13 ore, A mezzogiorno ci hanno dato pappina d'orzo dolce, che gusto..non si sa cosa era! Io non ho mangiato e così sono stato 13 ore al lavoro a digiuno. Oggi va in vigore la riduzione del pane. Da una lettera del padre di Lenarduzzi si è saputo che una parte dei nostri compagni di Mauthausen sono stati mandati a lavorare in Belgio. Magliochetti ha ricevuto una lettera dal suo bambino che gli ha promesso di non fare più capricci e che diventerà l'uomo di casa.  
     
  3 Ottobre 1944                                                                                110 giorni di prigionia  
  Sono finalmente arrivati i rimanenti pacchi che non si trovavano. Erano 110 giorni che giravano da un lager all'altro. La roba da mangiare era tutta guasta. Amadio ha una torta tutta piena di vermi e gallette ammuffite. Pure Bozzano ha una torta ammuffita e Sacco aveva 12 uova secche. Erano però tutti contenti, chi aveva una foto della moglie e dei figli, chi aveva un biglietto di parenti e anche in questa gioia comune c' è stato chi non ne ha goduto i frutti. Morasso non ha ricevuto nessun pacco e neanche una lettera è sta in pensiero. Ha tre bimbi tra cui uno di pochi mesi e non riesce a capire questo silenzio. Persano non ha un pacco ma si rassegna sa che sua mamma è andata ad Ancona da una figlia sposata ed è in territorio occupato. Casarino è sulla nota dei pacchi ma il suo manca. Consigliere, il nostro capo gruppo,  ha ricevuto il pacco ma nel biglietto la cognata non parla del bimbo e per la prima volta l' ho visto piangere. Voglia Iddio che tutti possano ricevere buone notizie da casa.  
     
  4 Ottobre 1944                                                                                111 giorni di prigionia  
  Viziano ha ricevuto posta dalla moglie e me l' ha fatta leggere. C'è un punto che dice che i suoi due figli, uno di 4 e l'altro di  7 anni, alla sera pregano Gesù così: Caro Gesù fai venire a casa il mio papà per Natale così mangeremo il bibin (1) con i biscotti e così sia. La moglie è un poco gelosa e gli scrive: le sue amiche mi hanno detto che in Germania ci sono delle belle donne, stai attento perché sono capace di venire lì a prenderti.. e intanto la brillantina non te la mando. Se fosse vero che possono veramente venirci a prendere ce lo farei anch'io un cornino e poi le domanderei scusa ma intanto sarei a casa con lei. 
(1) Tacchino
 
     
  5 Ottobre 1944                                                                                112 giorni di prigionia  
  Ci giunge notizia che gli alleati hanno attaccato su tutti i fronti. Badoglio ha parlato da Londra e promette a tutti gli italiani che per fine anno sarà tutto finito. Speriamo che la sua parola sia presto realtà. Questa sera un bel colpetto stile Germania, la cena è stata preparata alle 22, c'erano patate da sbucciare e per contorno abbiamo avuto un allarme.   
     
  6 Ottobre 1944                                                                                113 giorni di prigionia  
  Al mattino verso le 11.30 è stato dato il segnale di allarme. E subito abbiamo visto in cielo una grossa formazione di bombardieri. Noi ci siamo precipitati al rifugio del campo ma non tutti potemmo arrivarci in tempo perché incominciarono subito a sganciare le bombe e dovemmo buttarci a terra. Io che mi trovavo all'altezza del campo delle SS. mi tolsi gli zoccoli e via come una freccia!. non capii e non vidi più nulla e sentii tremare tutto. Arrivarono Amadio con Laviosa al braccio che avevano una panciata di paura tale che alla sera Amadio era ancora bianco di bucato. Fu un bombardamento tipo Berlino. Spandau West era tutta in fiamme e il fumo oscurava il sole e noi contemplavamo quella rovina pensando che in fondo i tedeschi la vogliono loro. C'era una colonna di sinistrati con le masserizie in spalla che si dirigevano verso Naun. Un badogliano è stato sorpreso mentre rubava un portafoglio ad un francese ed ha preso tante di quelle volte che ci penserà un altra volta prima di rubare.  
     
  7 Ottobre 1944                                                                                114 giorni di prigionia  
  Abbiamo avuto un allarme. Un olandese è stato sorpreso in un campo di patate ed è stato fatto a segno ad una scarica di fucilate che lo hanno fulminato. qui non si scherza e si uccide come niente. Ho scritto una cartolina a casa e una a Grognardo a Puccetto  
     
  8 Ottobre 1944                                                                                115 giorni di prigionia  
  Al mattino una fitta nebbia che è durata fino alle 11. Nel pomeriggio sono stato a fare due passi con Morasso, Amadio e Persano. Alla sera alla camerata 19 a giocare a carte. Io qui sono il confidente di tutti si fanno leggere le lettere e mi raccontano i sogni. Io bagno loro mille zuppe (1) sempre in loro favore e mi immagino che questo gli faccia piacere e ne sono contento anch'io. Alle volte cerco di illudere anche me stesso ma non ci riesco.
(1) raccontare frottole
 
     
  9 Ottobre 1944                                                                                116 giorni di prigionia  
  Fra i regolamenti che vanno incontro all'operaio c'è anche questo: Chi al mattino anche per un solo minuto è in ritardo perde il supplemento del pane e il resto. Quel maledetto supplemento, ogni cosa che accade è sempre legata al diritto di avere il supplemento. L'amico Persano, con i suoi 24 cappelli,  che al mattino ci mette un ora a pettinarli perché si vede che li mette in ordine di statura e fa l'appello per controllare se nella notte se ne è eclissato qualcuno fa sempre tardi e corre giù di corsa, si ingamba nei suoi piedi del 48 e arriva tutto sudato bestemmiando ed imprecando dicendosi disgraziato e intanto l'orologio gira e quando arriva è un minutino in ritardo. Ieri come oggi e domani sarà lo stesso. così continua il lamento di Federico... così lo chiamano.     
     
  10 Ottobre 1944                                                                              117 giorni di prigionia  
  E' un poco di tempo che si mangia molto male. il pane a borsa nera è salito a dei prezzi molto elevati. I polacchi un chilo e mezzo di pane lo hanno pagato 50 R.M. Io oggi ho comprato 20 sigarette per 45 R.M. E' l'unica soddisfazione che mi prendo, fumarmi una sigaretta.   
     
  11 Ottobre 1944                                                                              118 giorni di prigionia  
  A Desana è arrivato un telegramma che gli annuncia la morte di sua madre. Ha in corso una domanda per avere una licenza.  
     
  12 Ottobre 1944                                                                              119 giorni di prigionia  
  Sono partiti per l'Italia Sacco e Bazzurro. Sono stati riconosciuti affetti da mal di cuore dopo essere stati da molti dottori. Sono partiti con il treno delle 18.30. Abbiamo dato a loro i nostri indirizzi così passeranno dai nostri famigliari a dare notizie. Facevano parte della nostra camerata e noi ci siamo rimasti un po' male e anche con un poco di invidia. sono i primi italiani che ritornano a casa e che porteranno i nostri saluti ai nostri cari. Dio li assista nel loro viaggio.   
     
  13 Ottobre 1944                                                                              120 giorni di prigionia  
  Ho ricevuto due lettere da casa. In una di queste c'era la foto di mia moglie con il bambino. Ne sono rimasto molto contento e ho provato vera gioia nel vedere il mio bel bambino in braccio a sua madre. chissà come sarà cresciuto e si sarà fatto chiacchierino. Quella foto me la tengo sempre con me. Oggi giorno di paga. 139,50 R.M. ma rendono poco perché il pane costa 35 R.M. al Kg. e le sigarette 45 R.M. al pacchetto. chissà come faremo ad andare avanti di questo passo. Ho scritto a casa la 26° cartolina. Da una lettera ho saputo dove si trova il mio bambino, ed ho saputo che anche mio cognato si trova in Germania. Povero giovane, egli è un pò malaticcio, non credo che se la caverà in mezzo a questa gente che non ha cuore. Da una lettera della moglie di Bonanno ho saputo che è stato bombardato Rossiglione e ora capisco perché mia moglie mi dice che le riesce difficile raggiungere il bambino che è vicino ad Ovada.    
     
  14 Ottobre 1944                                                                              121 giorni di prigionia  
  Abbiamo chiesto al Vescovo se possiamo avere un libretto per la messa da qualche cappellano. Ai prigionieri, oltre a tutte le proibizioni, è proibito anche pregare. Ieri in un incidente di lavoro è morto un prigioniero. Lo hanno portato al grosso campo e lì lo hanno cremato. Era un francese, padre di due bambini e si trovava in Germania da cinque mesi. La morte è stata causata dalla caduta di una sbarra di ferro che una gru stava sollevando.  Mi ha raccontato un altro prigioniero che l'anno scorso al grosso campo morivano come mosche e che quando uno era ammalato lo lasciavano a letto e dopo quattro giorni andavano a vederlo, se era ancora in vita gli davano da mangiare altrimenti se lo portavano via. In un solo girono su 200 ammalati ne morivano 30. Li trovavano seduti sui cessi tutti stecchiti. Era una epidemia di coliche e nessuno se ne curava. Corre voce che Bologna sia in mano agli alleati. Nella notte un allarme     
     
  15 Ottobre 1944                                                                              122 giorni di prigionia  
  Al mattino ho lavorato. alcuni di noi sono stati in visita al lager di Scanewerde dove si trovano 25 italiani nostri compagni e tra essi 4 ingegneri della San Giorgio. Come cibo ne hanno meno di noi e lavorano più pesantemente, hanno tutte le mani callose e uno di loro è impazzito, aveva già le carte pronte per il rimpatrio ma Venerdì scorso è morto. Qui al campo c'è uno spettacolo di varietà, ma noi italiani non ne abbiamo diritto perché siamo malvestiti, come se fosse colpa nostra. Uno di noi che non aveva capito che doveva andarsene si è buscato quattro cazzotti. Questi sono i diritti di uguaglianza agli operai tedeschi.   
     
  16 Ottobre 1944                                                                              123 giorni di prigionia  
  Giunge notizia che l'Ungheria ha deposto le armi e che la Grecia sia stata evacuata. Finalmente dopo 4 mesi di angoscia il mio amico Morasso ha ricevuto posta da casa. Stanno tutti bene e la loro casa è ancora in piedi. Do oggi va in vigore il nuovo orario di lavoro dalle 7 alle 19  
     
  17 Ottobre 1944                                                                              124 giorni di prigionia  
  Abbiamo avuto una distribuzione straordinaria di 40 sigarette e di 40 grammi di tabacco. Ci hanno anche dato due saponette.  
     
  18 Ottobre 1944                                                                              125 giorni di prigionia  
  Da dopo che la Demag è passata alla Alchet, il nostro reparto è comandato da una ciurma che sembra quella dei velieri dei pirati di Emilio Salgari. Il capo torneria ha una faccia che sembra una calza rammendata, una gamba trivellata e gli mancano due dita. L'ingegnere ha un taglio sulla guancia che sembra uno sfregio siciliano. C'è uno che dirige la lavorazione dei proiettili che ha un occhio bollito, è tutta una serie tra storpi, zoppi e gobbi. Il capo dei brasatori ha la faccia tutta piena di segni che sembra una carta topografica e con quei bei musi noi ci passiamo la giornata tra urla e abbaiamenti. Dopo un digiuno di due giorni il trio ha finito la penitenza grazie al supplemento. Il digiuno non è stato causato da un voto alla madonna ma da una pappina di cavoli puzzolente, da mancanza di pane e da una imbrogliata di erbacce verdi al sugo di rabbia. Povero trio se va avanti di questo passo gli si allunga il musetto a Desana che già ha corte le unghie e finirà per mangiarsi anche le dita. Murta è tanto magro che non brontola neppure, Roba sogna e si sa che cosa. Questo è il vero trio, tutti uguali anche nel gusto del mangiare.    
     
  19 Ottobre 1944                                                                              126 giorni di prigionia  
  Ho ricevuto una lettera da casa. In questa ho notizie del mio bambino, dice che sta bene e che si fa un ometto e ragiona come un grande. Povera donna mia moglie, per poterlo andare a trovare ha dovuto andare da Ovada a Grognardo a piedi camminando tutta la notte. Speriamo che presto venga il giorno che potremo andare insieme a trovare il nostro caro Puccetto ed allora sarà la fine di queste sofferenze. Abbiamo avuto una distribuzione di 10 sigarette nazionali e tre sigari toscani... troppa grazia!  
     
  20 Ottobre 1944                                                                              127 giorni di prigionia  
  In fabbrica è successo un infortunio mortale ad un prigioniero russo. Aveva 20 anni ed era in Germania da circa due anni. Lavorava sopra il cappello di una pressa per proiettili, quando per una manovra sbagliata i pistoni si misero in moto e lo schiacciarono. Povero giovane, forse siamo alla fine di questa prigionia e dover perdere la vita in quel modo è una vera crudeltà del destino.  
     
  21 Ottobre 1944                                                                              128 giorni di prigionia  
  Da un pò di tempo tra i prigionieri succedono degli infortuni. Oggi è stata la volta di altri due russi. Uno è rimasto con una gamba tra la locomotiva e i vagoni e l'altro ha avuto un dito schiacciato. Oggi alle 12 era pronto il mangiare e non abbiamo mangiato che alle 14,30 due etti di purè. Solo alle 20 abbiamo mangiato una delle solite pappine dolci. se andiamo avanti così finiremo per diventare tante acciughe. Ho barattato con un prigioniero del tabacco con due golf di lana, roba usata, ma lavata e cucita mi terrà caldo.   
     
  22 Ottobre 1944                                                                              129 giorni di prigionia  
  Al mattino alle ore sei ho scritto una cartolina a casa. Sono stato a Postdam Platz con Morasso e Laviosa e abbiamo mangiato una zuppa da una parte e un secondo in un altro ristorante. Siamo stati in una chiesa cristiana e per la prima volta ho pregato per i miei cari in un luogo di culto. E' stata una giornata fredda e piovosa. per la prima volta ho visto il sorriso di una donna tedesca. Era la serva del ristorante, un poco vecchia e fatta su una parte, meglio questo che niente. Viviamo in un paese dove non conoscono cosa sia il sorriso, abbaiano tutto il giorno.  
     
  23 Ottobre 1944                                                                              130 giorni di prigionia  
  Alle 19 mentre uscivamo dal lavoro è suonato l'allarme e sono passate varie ondate di aerei. siamo andati a cena che erano già le 20 e abbiamo avuto rape e cavoli in brodo. A completare la serata in camerata non c'era la luce. Ho dormito male, avevo freddo e durante la notte ho dovuto alzarmi e vestirmi. La camerata è umida e se non accendono i caloriferi marciremo come funghi   
     
  24 Ottobre 1944                                                                              131 giorni di prigionia  
  Anche in Germania si fa del sabotaggio. Nel magazzino c'erano 10 latte di petrolio ed ora che occorre ne hanno aperta una e l' hanno trovata piena d'acqua e così tutte le altre. Questa sera verso le 21 sono arrivati 50 italiani provenienti da Bologna. Bonanno ha comprato una maglia da un prigioniero e poi l' ha lavata e data a un prigioniero per metterla ad asciugare sulla stufa ma questi l' ha lasciata bruciare. Peccato perché le maglie per noi valgono più del denaro specialmente ora con il freddo che fa.    
     
  25 Ottobre 1944                                                                              132 giorni di prigionia  
  Questa sera con il diretto delle 23 è partito per l' Italia Desana. Ha una licenza di 12 giorni perché gli è morta la mamma. Ha promesso che passerà a dare nostre notizie ai nostri famigliari. Gli italiani che sono arrivati ieri sono tutti di Bologna e sono stati rastrellati quando gli alleati si trovavano a soli sei km. dalla città. Tra questi c'è anche uno giovane di Ge-Cornigliano che si trovava lì per motivi di lavoro. Dicono che sono stati portati a Carpi e successivamente alla Fortezza di Peschiera e poi, a gruppi, inviati in Germania.   
     
  26 Ottobre 1944                                                                              133 giorni di prigionia  
  Il capo dei tornitori, quello dalla faccia rammendata, ha fatto rapporto all'ingegnere che noi non iniziamo subito a lavorare al mattino e come al solito la punizione è stata la sospensione del supplemento. Nonostante questo c'è chi al mattino gli fa un complimento e gli offre un sigaro negando poi una sola cicca a un compagno. Inoltre oggi, la solita cattiveria, ci hanno fatto fare un ora in più e le ore di lavoro sono state 13. Per finire la giornata alle 19 c'è stato un allarme e così si è mangiato solo dopo le ore 20: Zuppa di rape. Come giornata non c'è da lamentarsi. Questa sera è iniziato il riscaldamento.  
     
  27 Ottobre 1944                                                                              134 giorni di prigionia  
  Due italiani dei nostri Domenica scorsa hanno tentato la fuga e sino ad ora non se ne sa niente. A me sembra una pazzia, intendevano passare il Brennero a piedi e in questa stagione chissà quanta neve ci sarà. Ho regalato una croce con Cristo, tipo quelle delle coroncine francescane, al mio amico prigioniero che è un vescovo cattolico francese. Mi ha molto ringraziato e pregherà per me. Ho scritto una cartolina a casa e una lettera con due certificati che serviranno per gli assegni famigliari.  
     
  28 Ottobre 1944                                                                              135 giorni di prigionia  
  Qui ormai siamo in pieno inverno e noi non abbiamo che stracci comprati da altri prigionieri con pane e tabacco. In serata sono stato alla camerata 19 . Abbiamo fatto quattro chiacchiere e qualche macchietta. io non sono rimasto indietro e ne ho sempre delle nuove e Persano con il suo fare da conte e marchese ci ha fatto passare una bella serata. Trascrivo una lettera inviatami dal sig. Ernesto Pini, impiegato della San Giorgio.  
    Carissimi,
Sono venuto in Germania per consegnarvi personalmente il pacco che le vostre famiglie vi hanno inviato. Essendomi ciò impedito dal frazionamento e dalla lontananza dei luoghi in cui siete stati smistati do a a questa carta tutto l'animo mio per poter esprimere l'amore e l'affetto che i vostri cari hanno per voi, vi porto il loro saluto, i loro baci e le loro carezze più affettuose. L'amore delle mamme, delle spose, dei vostri bimbi e di tutte le persone care con l'augurio che presto ci rivedremo uniti. Questo grande sacrificio, purtroppo incompreso da molti, mi tortura. Vorrei aver potuto vedervi, portare qualcosa di voi ai vostri cari ma il destino crudele ha voluto che questo non si compia e con ciò rendere ancora più grande il vostro sacrificio. Molti vostri amici, parenti, fratelli sono qui a Linz, a loro solo ho potuto parlare e dare un barlume di quella gioia che un amico porta quando compie un dovere. anche questa gioia a voi è negata, voglia iddio che anche questo tormento cessi. Nell'immenso dolore sappiate amarvi, con amore fraterno privo di egoismo, che vi darà la forza di sopportare e rivedere i vostri cari. Vi invio la benedizione di Dio e che le nostre mamme e spose preghino perchè Egli non vi abbandoni, ma vi sorregga per ricondurvi alle vostre famiglie. Vi mando la posta datami dai vostri cari, i fogli per scrivere e le matite date dalle Ditte e procurate con tutto l'amore di un fratello che vi ha compreso e che è conscio del vostro immenso sacrificio. Un abbraccio affettuoso
                                                    Fto. Ernesto Pini  
   
     
  29 Ottobre 1944                                                                              136 giorni di prigionia  
  Domenica - Nella camerata 19A alcuni italiani in compagnia di ragazze polacche di Varsavia hanno fatto quattro salti al suono di una fisarmonica a fiato. Anch'io ho partecipato, tanto per avere un barlume di spensieratezza ma purtroppo è stato breve. Mi ricordo quando con mia moglie, spensierati sposini, si ballava alla colombo e alla Andrea Doria.. bei tempi! la nostra vita era fatta di rose e non avrei mai pensato che il destino potesse essere così crudele. Ma verrà un giorno che ritornerò e la mia biondina mi farà fare ancora qualche ballo e il mio Albertino mi starà a guardare e sorriderà come quelle sere che mi diceva: anche a popone ballare  
     
  30 Ottobre 1944                                                                              137 giorni di prigionia  
  L'organizzazione germanica funziona benissimo. Questa sera niente pane e neppure burro e salame. Per tutti quanti una serata con il salto con il solito contorno di un allarme. Ho ricevuto posta da casa e in questa lettera mi si da notizia che anche il mio fratellastro Piero è in Germania.  
     
  31 Ottobre 1944                                                                           138 giorni di prigionia  
  Oggi giorno di paga 75 R.M. e non si sa il perché di così poco. Ieri non era stato distribuito il burro e lo hanno dato oggi, ma solo mezza razione e anche per questo nessuna spiegazione. Abbiamo avuto il solito allarme  
 

continua ....

 
 

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