Suites a
Violoncello Solo
senza Basso
composées
par
Sr. J. S. Bach
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CONTRAPPUNTO
Visione storica Regole in comune alle cinque specie Contrappunto semplice a due parti Contrappunto semplice a tre parti Contrappunto semplice a quattro parti Contrappunto semplice da cinque ad otto parti Doppio Coro Contrappunto doppio all'ottava Imitazione all'ottava o unicono Inverione Tonica-Dominante della dominante
VISIONE STORICA
Per contrappunto si intende la tecnica compositiva relativa a composizioni polifoniche per creare una buona armonia. Pare che questo termine sia stato usato per la prima volta da Fhilip de Vitry nell'Ars contrapuncti.
Prime forme di organum di 4° o 5° parallele
Le composizioni dei Fiamminghi
La polifonia cinquecentesca
Il contrappunto vocale si basa sulle quattro voci di basso, tenore tenor, contralto detto anche alto altus e soprano detto anche superius o cantus. Soprattutto nella musica sacra non erano permesse le donne nei cori per cui per la parte dell'alto era affidata ad una voce maschile acuta chiamata controtenor e quella del soprano cantus a voci bianche.
Si usano insiemi di cinque, sei setto ed otto voci, in cui si raddoppiava una o più voci escluso il basso. Ad otto voci poteva essere usato il doppio coro. Anche a quattro voci potevano essere escluse alcune e raddoppiate altre.
Bach ed oltre.
Il testo classico a cui si riferiscono quasi tutti i trattati di contrappunto è il Gradus ad Parnassum di Johann Joseph Fux (Stiria orientale1660 -Vienna 1741) originalmente scritto in latino. La schematizzazione che presentiamo si rifà a quel modello.
REGOLE COMUNI ALLE CINQUE SPECIE
Accordi 1- Nel contrappunto rigoroso sono permessi senza preparazione solo i seguenti accordi: accordo perfetto maggiore, accordo perfetto minore, nello stato fondamentale e nel solo primo rivolto, accordo di 5 diminuita allo stato di primo rivolto il secondo rivolto è ammesso di passaggio, accordo di 7 diminuita sul VII grado. 2- L'accordo di 5° diminuita (sul 7° grado di entrambi i modi sul 2° e 6° del modo minore) si può dare senza preparazione nel primo rivolto. Il fondamentale ed il secondo rivolto sono ammessi di passaggio su tempo debole e su pedale o con la preparazione della 5° e risoluzione dell'accordo. Quindi oltre alle 3 e 6 maggiori e minori ed alle 5 e 8 perfette la 5 diminuita ed il suo rivolto 4 aumentata saranno considerati consonanti se tali intervalli non sono formati con il basso.
3- La scrittura contrappuntistica odierna prevede l'uso di tutti gli accordi, con preparazione e risoluzione.
Intervalli melodici
Gli intervalli melodici permessi sono:
II maggiore e minore III maggiore e minore IV giusta V giusta VI minore (maggiore tollerata) VIII giusta
Condotta armonica
1- Sul tempo forte di battuta si può usare solo la triade perfetta maggiore e minore o il suo primo rivolto, il primo rivolto della triade diminuita; sulla prima ed ultima battuta si richiede gli accordi allo stato fondamentale o la consonanza perfetta, 5° e 8° e unisono sulla prima e 8° e unisono sull'ultima.
2- Sul primo tempo di battuta è ammessa solo la dissonanza di ritardo (sincope), mentre sugli altri tempi sono ammesse note di passaggio di volta sfuggite e cambiate.
3- Si prescrive, ma non necessariamente, di usare una sola armonia per battuta, per eccezione si può usare anche due armonie ad eccezione dell'ultima battuta. Altre armonie possono essere introdotte come note di passaggio etc..
Unisoni
1- E' considerato scorretto dare unisoni sul tempo forte (ad eccezione della prima ed ultima battuta) è tollerato un unisono nel contrappunto a quattro parti.
2- Dal contrappunto a due voci due note contro una è ammesso l'unisono su tempo debole.
3- Dal contrappunto a quattro parti è tollerato l'unisono su tempo forte.
Ottave e quinte
Nel contrappunto a due voci l'ottava e la quinta su tempo forte devono essere evitate od introdotte per grado e moto contrario.
Ripetizione note
1- E' usata sola la ripetizione della semibreve, vietata quella delle minime e semiminime.
Voci e loro condotta
1- Le voci usate sono quelle del coro moderno B-T-C-S, se si usano un numero inferiori di voci normalmente si usano voci attigue, B-T, T-C, C-S.
2- Si deve vietare gli incroci delle parti.
3- Sono considerate scorrette le forme in arpeggio, nuocerebbero all'autonomia delle parti.
CONTRAPPUNTO SEMPLICE A DUE PARTI
1° SPECIE NOTA CONTRO NOTA
1- Il canto dato inizia e finisce con la tonica, all'inizio il contrappunto nella parte superiore può dare la 5° o l'8° o unisono, nella inferiore solo l'8° o unisono. Alla fine sia nella parte superiore che in quella inferiore può dare solo l'8° o unisono.
2- Nella prima specie si ammettono solo consonanze, si preferiscono le terze e le seste ma non più di due o tre, la quinta suona vuota, va evitato l'unisono, l'ottava può dare un senso di vuoto, sono buone sulla tonica in cadenza. Non muovere ad una ottava con un salto in una delle voci a meno che il movimento sia obliquo, cioè una voce rimanga ferma.
Ottave in cadenza
Sulla dominante
Per moto contrario.
3- Gli arpeggi e le forme in progressione, nuocerebbero all'autonomia delle parti. 4- Si deve evitare la relazione di tritono VII-IV, tra il IV e VII grado tale relazione è ammessa quando la sensibile risolve normalmente in cadenza. Tritono con risoluzione corretta
5- In questo contrappunto sono vietate oltre alle quinte e ottave consecutive, le relazione di ottava e di quinta.
6- E' ammessa la ripetizione di una nota.
7- Se necessario una voce può incrociare , ma evitare la sovrapposizione, nella sovrapposizione le voci non si incrociano, ma una muove in una posizione che è al di là la precedente nota di un'altra voce
2° SPECIE DUE NOTE CONTRO NOTA
1- Valgono le stesse regole di una nota contro due. Il contrappunto entra in 5° o 8° o 1° e termina in 8° o 1°. Le seconda nota può essere dissonante se data di passaggio o consonante se di salto. 2- Alcuni trattati indicano che ogni battuta deve avere una solo armonia, altri no. 3- In questo contrappunto nessuna nota può essere ripetuta. E' permesso l'unisono sul tempo debole. 4- Per le ottave e le quinte su tempo forte valgono le regole di una nota contro una. 5- Le quinte e le ottave tra note reali devono essere separate da più di una battuta, due minime. 6- Sono permesse le quinte separate da una minima date su tempo debole se entrambe o la seconda sono di passaggio, se la prima delle quinte è diminuita e risolve, se date per moto contrario. 7- La situazione in cui la seconda quinta è sul tempo forte è quella che più espone questa relazione, in questo caso anche le note di passaggio in relazione all'ultima è considerata scorretta, naturalmente la situazione di due quinte consecutive la prima su una nota di passaggio e la seconda su tempo forte deve essere quella maggiormente da controllare. 8- Con i valori in minime si devono evitare le note di passaggio o di volta a distanza di 2° minore. 9- Alla penultima battuta è consentita una sincope col ritardo 7-6 nella parte superiore Ritardo 7-6
o 2-3 (9-10) in quella inferiore. Ritardo 9-10
5- Si usa iniziare la parte in minime con una pausa.
Le note dissonanti di passaggio 5- Nella seconda specie la nota sul tempo forte deve essere consonante mentre quelle sul tempo debole può essere dissonante se va di grado (nota di passaggio) o consonante se salta. Sono permesse le note di passaggio, sfuggite, di volta e cambiate.
Seconde di passaggio 6- Sono vietate seconde di passaggio che risolvono in unisono sia perché sentiamo a distanza troppo ravvicinata la nota di risoluzione suonata contemporaneamente alla nota che deve risolvere sia perché sono vietati gli unisoni su tempo forte. Seconda in unisono
7- Le note di passaggio in seconda che risolvono per moto retto sulla stessa nota del CD sono considerate di stile imperfetto. Seconda che risolve sulla nota del CD.
Settime di passaggio 8- In questo caso, da evitare, il Do viene sentito insieme alla sensibile, settima maggiore, e risolve sulla sensibile nuovamente ribattuta. E' bene far muovere le semibrevi in moto contrario.
None di passaggio 9- La nona minore data sulla sensibile e risolvente sulla sensibile deve essere evitata. Anche in questo caso la sensibile viene fatta sentire contemporaneamente alla nota che deve risolvere su di essa.
Tutto questo dimostra l'importanza del grado su cui vengono a formarsi certi intervalli e come l'aspetto armonico debba essere continuamente controllato anche nel contrappunto.
Le note di volta 10- Le none minori risolvono sulla nota sentita con la nota di passaggio ed il loro intervallo è più dissonante della nona maggiore. Come per il ritardo si deve evitare che una seconda risolva in unisono, quindi è vietata la nota di volta di una voce in unisono con un'altra.
3° SPECIE QUATTRO NOTE CONTRO NOTA
1- Nella terza specie la quattro note possono essere, ad eccezione della prima, alternativamente consonanti o dissonanti a seconda che vadano di salto o di grado. 2- Per l'entrata ed il termine del contrappunto valgono le solite regole della seconda specie, si entra in ottava o quinta o unisono e si termina in ottava o unisono. Bisogna considerare che l'andamento in semiminime ha una valenza armonica minore. L'entrata di una voce nella parte inferiore dopo una pausa dato che rappresenta il basso deve iniziare con la tonica 3- Il tritono con una nota di passaggio è consentito. 4- Si usa iniziare il contrappunto in semiminime con una pausa. 5- Le ottave e le quinte tra note reali debbono essere divise da più di una battuta 3 semiminime. 6- Tra note estranee all'armonia o tra una reale e la seconda estranea le ottave e le quinte sono consentite se divise da una semiminima. 7- Per moto contrario sono permesse se suddivise da una semiminima se la seconda non cade su tempo forte. 8- In generale sono vietate le ottave e le quinte se la seconda quinta cade sul tempo forte della battuta. 9- La nona minore sulla sensibile risolve sulla sensibile, da evitare. Pure la nota di volta in nona minore, che porterebbe oltremodo dal raddoppio della sensibile.
Nota di passaggio e di volta sulla sensibile che risolve sulla sensibile.
4° SPECIE LEGATURA E SINCOPE 1- La nota dissonante sul tempo debole si prolunga sul tempo forte della successiva battuta e se dissonante risolve discendendo di grado, se consonante la nota successiva deve essere consonante formando una unica armonia. A due parti si preferiscono le dissonanze di 7 e di 2. Anche in questo caso il contrappunto entra dopo una pausa e gli intervalli sulla prima e ultima battuta seguono la regola generale.
Settima che risolve in sesta
Seconda che risolve in terza
2- Le ragioni per cui sono vietate le risoluzioni di 2° in unisono e di 7° in 8° sta nel fatto che la nota di risoluzione viene eseguita contemporaneamente alla nota che deve risolvare v. ritardo Questo è ammesso solo a distanza di 9°, dalla fondamentale e dalla 5°. 3- La sincope può essere anche consonante, in tal caso possiamo procedere per salto o per grado. Alcune volte è necessario interrompere l'andamento sincopato. 4- La risoluzione della 4° in 5° non era molto usata dai polifonisti rinascimentali v. Palestrina.
5° SPECIE CONTRAPPUNTO FLORIDO
La quinta specie riassume tutte le precedenti aggiungendovi le minime col punto sul primo tempo e le crome su tempo debole.
La minima col punto è usata come variante della semibreve
con le crome di passaggio al posto della semiminima
E' usata come variante della semibreve con la semibreve sincopata, con nota di passaggio e volta, con appoggiatura su tempo debole
La risoluzione della sincope deve avvenire sempre sulla parte forte del tempo , terzo tempo, su minima o semiminima.
CONTRAPPUNTO SEMPLICE A TRE PARTI 1- In questo contrappunto viene completata l'armonia a parte la prima e ultima battuta, per quanto riguarda le note che si possono omettere o raddoppiare v. raddoppi e soppressioni. Se il contrappunto è nella parte superiore si può iniziare in 3°, 5°, 8° o unisono, se nell'inferiore il basso può avere solo la tonica, come pure quando ci sono entrate successive nella parte inferiore. All'inizio ed alla fine si può usare l'unisono. Non è più necessario terminare la parte superiore in 8°. 2- Sono tollerate le relazioni di 5° e 8° con una parte interna. Il Fux ed il Cherubini ammettono la relazione di 8° tra le due ultime battute. Si deve cercare di completare l'armonia ad eccezione della prima e dell'ultima battuta. 3- Il contrappunto deve essere controllato anche armonicamente, e segue le leggi della concatenazione armonica.
1° SPECIE NOTA CONTRO NOTA
2° SPECIE DUE NOTE CONTRO NOTA
Una parte procede con due note mentre le altre rimangono nota contro nota.
3° SPECIE QUATTRO NOTE CONTRO NOTA
Una parte procede con quattro note mentre le altre rimangono nota contro nota.
4° SPECIE LEGATURA E SINCOPE
Una parte procede in sincopi mentre le altre rimangono nota contro nota.
1- Dubois considera corretto l'accordo di 5D sul tempo forte introdotto dal ritardo della fondamentale risolvendo l'accordo, ma in generale è vietato nel contrappunto rigoroso.
5° SPECIE CONTRAPPUNTO FLORIDO Una parte procede in fiorito le altre rimangono nota contro nota.
CONTRAPPUNTO SEMPLICE A QUATTRO PARTI
1- Le regole sono le solite per il contrappunto a tre parti, si può tollerare l'unisono. 2- E' tollerato l'unisono su tempo forte. 2- Sono ammesse le relazioni di 5° e di 8° e le 5° e le 8° per moto contrario ad esclusione delle parti estreme. Tra le parti estreme è tollerata la relazione di 5° e di 8° alla fine in cadenza. In particolare è tollerata la relazione di 8° quando la sensibile ed il basso compiono i loro movimenti naturali, la sensibile ascendendo risolvendo naturalmente ed il basso con il salto principale di 4° ascendente.
1° SPECIE NOTA CONTRO NOTA
2° SPECIE DUE NOTE CONTRO NOTA
Una parte procede con due note mentre le altre rimangono nota contro nota
3° SPECIE QUATTRO NOTE CONTRO NOTA
Una parte procede con quattro note mentre le altre rimangono nota contro nota
4° SPECIE LEGATURA E SINCOPE
Una parte procede in sincopi mentre le altre rimangono nota contro nota.
5° SPECIE CONTRAPPUNTO FLORIDO
Una parte procede in fiorito le altre rimangono nota contro nota.
CONTRAPPUNTO SEMPLICE DA CINQUE AD OTTO PARTI
1° SPECIE NOTA CONTRO NOTA
Coll'aumentare del numero delle parti le regole vanno scemando, sono ammessi gli incroci gli unisoni e le relazioni di quinta e di ottava nelle parti estreme e le quinte e le ottave per moto contrario nelle parti estreme.
2° SPECIE DUE NOTE CONTRO NOTA
3° SPECIE QUATTRO NOTE CONTRO NOTA
4° SPECIE LEGATURA E SINCOPE
5° SPECIE CONTRAPPUNTO FLORIDO
DOPPIO CORO
In ciacun coro le armonie devono essere complete.
Già descritto da Zarlino il contrappunto doppio rappresenta una tecnica compositiva che permette di rivoltare, cioè traspostare al basso od all'acuto, una delle due parti di un contrappunto. Il suo impiego è basilare nella fuga tra soggetto (risposta) e controsoggetto. Dato che il controsoggetto viene sentito contemporaneamente al soggetto ed alla risposta, nell'esposizione e durante la fuga alternandosi in tutte le voci, ciascuno di essi deve rappresentare un basso per l'altro. Il contrappunto doppio può essere effettuato: all'ottava alla nona alla decima all'undicesima alla dodicesima alla tredicesima alla quattordicesima alla quindicesima (doppia ottava)
CONTRAPPUNTO DOPPIO ALL'OTTAVA Questo contrappunto, il più facile, consiste nel trasportare una delle parti all'ottava superiore o inferiore. La seguente tabella indica la relazione di intervalli che si ottengono dal rivolto.
Vediamo come l'unisono si trasformi in ottava, la seconda in settima, la terza in sesta etc. Regole da osservare: 1- L'intervallo di quinta deve essere preparato o introdotto di grado. La quinta nel rivolto diventa quarta, intervallo che, nell'armonia classica, con il basso, deve essere preparato e risolto come ritardo o introdotto per moto contrario se una delle parti procede per grado congiunto o introdotto di passaggio.. 2- Non è possibile superare l'ottava perché si produrrebbe il rivolto delle parti.
Nella parte inferiore si può introdurre la quinta preparandola, nel rivolto diviene quarta risolta in terza.
CONTRAPPUNTO DOPPIO ALLA NONA
IMITAZIONE ALL'OTTAVA Rappresenta un'imitazione perfetta degli intervalli: In questo canone di Bach si alternano le armonie di tonica e dominante ad ogni battuta, facendo entrare il conseguente alla 3 bat. le armonie coincidono.
IMITAZIONE ALLA QUINTA
Le forme di imitazione inversa usate nel contrappunto si possono distinguere in: imitazione imperfetta e imitazione perfetta o severa quest'ultima definita anche forma a specchio.
L'imitazione inversa imperfetta riproduce gli intervalli non rispettando i loro valori e restando in rapporto di tonalità. Questa inversione si applica:
all'ottava, inversione Tonica-Tonica alla quinta superiore, inversione Tonica-Dominante alla quinta inferiore, inversione Tonica-Sottodominante
L'imitazione inversa perfetta riproduce gli intervalli rispettando i loro valori e restando rapporto di tonalità o modulando. Questa inversione si applica:
Non modulanti
All'ottava nel primo modo gregoriano, modo Dorico (gregoriano), RE
RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO-RE
RE-DO-SI-LA-SOL-FA-MI-RE
Alla 2 inferiore o 7 superiore del modo minore naturale, Eolico (gregoriano) LA
LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL-LA
SOL-FA-MI-RE-DO-SI-LA-SOL
Alla 3 superiore o 6 inferiore del modo maggiore
DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO
MI-RE-DO-SI-LA-SOL-FA-MI
Modulanti
alla seconda, inversione Tonica-Dominante della Dominante modo minore (modulante 5° sopra) Alla settima maggiore Tonica-Dominante della Mediante modo minore
(Imitazione imperfetta degli intervalli inversi con rapporto di tonalità.) Nel Contrapunctus 12 dell'Arte della Fuga abbiamo una forma di inversione basata sulla relazione Tonica Dominante. Siamo in REm, alla scala ascendente del Rectus corrisponde la scala discendente, partendo dalla dominante, dell'Inversus. Il fulcro su cui ruota questa inversione è il III° grado FA.
Le funzioni tonali delle triadi vengono invertite nel seguente ordine (modo minore). Si può vedere che i gradi principali della scala II(IV)-V-I del Rectus vengono invertiti rispettivamente in VII-(V)-IV-I dell'Inversus.
(Le alterazioni si riferiscono alla scala di REm minore naturale, armonica e melodica.)
Anche le modulazioni procedono inversamente, quando il Rectus procede per quinte ascendenti l'Inversus procede per quinte discendenti e viceversa. Modulazione ascendente del Rectus Rectus DO-SOL-RE... Inversus DO-FA-SIb...
Modo minore
Rectus LA-MI-SI... Inversus LA-RE-SOL...
Modulazione discendente del Rectus
Rectus DO-FA-SIb... Inversus DO-SOL-RE...
Modo minore
Rectus LA-RE-SOL... Inversus LA-MI-SI...
Nel Contrapunctus 12 in REm, modulando nel Rectus alla quinta ascendente dominante LAm, nell'Inversus modula di conseguenza alla quinta discendente sottodominante SOLm.
Il terzo canone dei cinque Canones diversi super thema regium dell'Offeta musicale usa nel conseguente l'inversione Tonica-Dominante.
In questo caso l'inversione subisce delle alterazioni rispetto al modello.
Il quarto canone dei cinque Canones diversi super thema regium dell'Offeta musicale usa nel conseguente l'inversione Tonica-Dominante. In questa inversione viene usata anche l'aumentazione , il conseguente raddoppia i valori ritmici.
INVERSIONE TONICA-DOMINANTE DELLA DOMINANTE (Imitazione perfetta degli intervalli inversi) Alla tonica del Recto si risponde con la dominante della tonalità della dominante. Alla dominante del Retto si risponde con la sottodominante della tonalità della quinta ascendente dell'Inverso e viceversa. Questa inversione si muove nel tono minore della dominante.
Dallo schema si rivela che l'inversione che imita in modo perfetto la scala di DOM è rappresentata dalla scala di SOLm partendo dalla dominante.
Il canone Quaerendo Invenietis dell'Offerta musicale si basa su questa inversione
INVERSIONE TONICA DOMINANTE (Imitazione perfetta degli intervalli inversi)
INVERSIONE TONICA SOTTODOMINANTE
INVERSIONE ESACORDO
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