8.21. L'ARTE DEL FERRO BATTUTO A PADULA

L'arte di forgiare il ferro è ancora molto diffusa e piuttosto praticata nella nostra provincia.
Il Cilento, in particolare modo il Vallo di Diano, è terreno fertile per le imprese artigiane che naturalmente sviluppano una vena artistica, continuando una tradizione che ha antiche radici.
Un riconoscimento particolare, per la loro abilità artigianale, meritano i fratelli Angelo e Antonio Caputo di Padula, per la costruzione di un artistica grata circolare in ferro battuto inserita nell’opera di restauro della certosa di San Lorenzo.
Nel loro laboratorio sono ancora in uso attrezzi del passato, con piccoli accorgimenti moderni che servono solo a velocizzare la lavorazione. La forgia, il martello, gli scappelli e tutta l’attrezzatura, anche la più semplice, richiede la stessa forza e abilità di quella degli antenati, che hanno tramandato il loro mestiere.
Un letto, una decorazione floreale, un candeliere, un lampadario, un cancello, una grata, una ringhiera, sono forgiati, battuti sull’incudine, attorcigliati a caldo in forme dalle fantasiose composizioni che resteranno inalterate nel tempo.
Architetti, ingegneri, la stessa clientela collabora nella progettazione, ma il lavoro è sempre scrupolosamente eseguita a mano. Il ferro lavorato dai fratelli Caputo non conosce saldature, ma solo fori e chiodi forgiati direttamente all’occorrenza.
Questa fedeltà all’antico non impedisce ai Caputo di avere una visione moderna del loro lavoro e di tener presenti le esigenze di mercato. Con la costituzione di un consorzio fra artigiani si sono dati un indirizzo comune per utilizzare le varie lavorazioni nella produzione di oggettistica. In ferro, rame, vetro, pietra ogni laboratorio concorre alla realizzazione di oggetti di arredamento. Dalla fantasia di questi artigiani nascono creazioni per un mercato che si allarga rapidamente fra intenditori e collezionisti, all’ombra della Certosa.