L'arte di forgiare il ferro è ancora molto diffusa e piuttosto
praticata nella nostra provincia.
Il Cilento, in particolare modo il Vallo di Diano, è terreno
fertile per le imprese artigiane che naturalmente sviluppano una
vena artistica, continuando una tradizione che ha antiche radici.
Un riconoscimento particolare, per la loro abilità artigianale,
meritano i fratelli Angelo e Antonio Caputo di Padula, per la
costruzione di un artistica grata circolare in ferro battuto
inserita nell’opera di restauro della certosa di San Lorenzo.
Nel loro laboratorio sono ancora in uso attrezzi del passato,
con piccoli accorgimenti moderni che servono solo a velocizzare la
lavorazione. La forgia, il martello, gli scappelli e tutta
l’attrezzatura, anche la più semplice, richiede la stessa forza e
abilità di quella degli antenati, che hanno tramandato il loro
mestiere.
Un letto, una decorazione floreale, un candeliere, un
lampadario, un cancello, una grata, una ringhiera, sono forgiati,
battuti sull’incudine, attorcigliati a caldo in forme dalle
fantasiose composizioni che resteranno inalterate nel tempo.
Architetti, ingegneri, la stessa clientela collabora nella
progettazione, ma il lavoro è sempre scrupolosamente eseguita a
mano. Il ferro lavorato dai fratelli Caputo non conosce saldature,
ma solo fori e chiodi forgiati direttamente all’occorrenza.
Questa fedeltà all’antico non impedisce ai Caputo di avere una
visione moderna del loro lavoro e di tener presenti le esigenze di
mercato. Con la costituzione di un consorzio fra artigiani si sono
dati un indirizzo comune per utilizzare le varie lavorazioni nella
produzione di oggettistica. In ferro, rame, vetro, pietra ogni
laboratorio concorre alla realizzazione di oggetti di arredamento.
Dalla fantasia di questi artigiani nascono creazioni per un
mercato che si allarga rapidamente fra intenditori e
collezionisti, all’ombra della Certosa. |