Andrea Fabbri
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Giro del Salento
(parte 2)

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bbluQuinto giorno Gagliano del Capo - Santa Cesarea Terme (42 km)
Il Ciolo Tenda Santa Cesarea Santa Cesarea Altra disavventura acustica. Non lontano dal campeggio c'e' una discoteca e per tutta la notte lo stump stump giunge abbastanza fastidioso alla nostra tenda, ma il massimo arriva verso le 4:30 di mattina quando una imponente processione con tanto di Ave Maria recitata al megafono si sovrappone alla tecno discotecara... un vero pasticcio cacofonico! Alla fine ci arrendiamo e togliamo letteralmente la tenda. Caricato tutto ripartiamo, riscendendo fino al faro di Santa Maria di Leuca dove scopriamo essere arrivata la processione notturna e poi iniziamo a risalire la costa adriatica. La strada è più vivace rispetto quella della costa ionica, con un continuo sali scendi a dire il vero non eccessivamente faticoso. La temperatura data l'ora è gradevole, traffico praticamente assente e comunque la vista delle scogliere a picco sul mare ripaga delle fatiche. Passiamo velocemente per il Ciolo, Castro e arriviamo a Santa Cesarea Terme dove ci sono due campeggi, e memori delle difficoltà nel trovare alloggio, decidiamo che rimarremo fermi qui due notti, infatti domani è ferragosto e non vogliamo correre rischi... Come da copione il primo campeggio è completo ma troviamo posto nel secondo, campeggio La Scogliera in posizione più rialzata, panoramicissima e gradevolmente ventilata per "soli" 31 euro... ma non è oro tutto quel che luccica!

bbluSesto giorno sosta a Santa Cesarea Terme (20 km)
Santa Cesarea Zinzulusa Grotta di Zinzulusa Notte! Già già non è tutto oro quello che luccica. Vicinissima al campeggio c'e' la discoteca Guendalina che a partire dal crepuscolo inonda con centinaia di decibel l'intero campeggio per tutta la notte. Impossibile dormire, accogliamo con un sospiro di sollievo la "buonanotte" urlata dal vocalist. Sono le 6:30! Praticamente una notte insonne. Nonostante la nottataccia dedichiamo la mattina alla visita della bella grotta di Zinzulusa e poi passiamo il resto della giornata a zonzo sulle spettacolari scogliere di Santa Cesarea...

bbluSettimo Giorno santa Cesarea Terme - Frassanito (38 km)
Per strada Mare tranquillo Cielo Otranto Pietraia Se la prima notte è stata disastrosa la seconda è a dir poco tragica! Questa notte oltre alla Guendalina c'e' anche un'altra discoteca attiva a non più di 100 mt dalla nostra tenda! è un fuoco incrociato... altra notte insonne !! Così partiamo senza alcun rimpianto alle prime luci dell'alba e riprendiamo la strada verso nord. Passiamo per Porto Badisco e poi doppiando capo d'Otranto (punta più orientale d'Italia) raggiungiamo la città di Otranto dove gironzoliamo a lungo nelle vie del bel centro storico. In questo tratto la strada continua nel suo andamento saliscendi e "spiana" solo in prossimità della città. Siamo ormai nelle ore centrali della giornata quando riprendiamo la marcia verso nord prima sfruttando qualche scampolo di pista ciclabile e poi tuffandoci nella congestionatissima statale ormai completamente pianeggiante. Fortunatamente non percorriamo molti km infatti in prossimità di Frassanito ci fermiamo all'ampissimo campeggio internazionale per 32 euro. Finalmente un "campeggio" vero senza quella impostazione da villaggio vacanza che ahimè va tanto di moda.... Nonostante la presenza di molti personaggi a dir poco folcloristici ci aspetta finalmente una notte di (meritato) silenzioso riposo.

bbluOttavo giorno Frassanito - Lecce (39 km)
Lecce Lecce Lecce ??? Ultimo giorno. La pedalata di oggi ci porterà infatti al capolinea del nostro viaggio. Partiamo all'alba e procediamo sulla statale in direzione nord, vista l'ora il traffico è decisamente scarso. Giunti all'altezza di Torre dell'Orso salutiamo la bella costa Salentina e ci dirigiamo verso l'interno. Passiamo per Melendugno Calimera e Cavallino e quindi puntiamo su Lecce. Nonostante un piccolo errore che ci porta a percorrere un brevissimo tratto di tangenziale, l'ingresso in Lecce non presenta particolari difficoltà e anche la stazione ferroviaria è ben presto raggiunta. Non abbiamo ancora le idee chiare su dove passare la notte così andiamo a raccogliere informazioni all'ufficio informazioni turistiche. Alla fine la scelta cade sul campeggio Namastè circa 6 km fuori città sulla strada per Novoli, campeggio essenziale ma molto tranquillo ed economico. Il pomeriggio lo passiamo piacevolmente ad ammirare le mirabolanti evoluzioni architettoniche del barocco Leccese nel bellissimo centro storico della città.

bbluNono giorno Lecce - Rimini ( 15 km + treno)
Albero secolare Vetrina Massaia salentina Partenza in piena notte. Abbiamo puntato la sveglia alle 4:00 ma alle 3:30 siamo già tutti e due svegli così anticipiamo le operazioni. Smontiamo la tenda e prepariamo le bici facendo attenzione a non disturbare gli altri ospiti del campeggio... fanalini accesi, giubbino catarifrangente e partiamo. Percorriamo i 6 km di buio che ci separano dalla stazione a tutta e riusciamo così ad anticipare la partenza salendo sul treno regionale delle 4:50. Ci aspettano oltre 15 ore di treni e 5 cambi ma con un po' di fortuna speriamo di arrivare a casa in serata. Non sto ad elencare tutti i dettagli dei treni utilizzati, comunque cambiamo a Bari, Foggia, Termoli, Pescara e Ancona. Incredibilmente tutti i treni sono praticamente in orario e nella tratta Foggia-Termoli un altro capotreno comprensivo ci consente di salire sul primo treno disponibile anche se ufficialmente non predisposto al trasporto bici. Alla fine dell'odissea arriviamo a Rimini poco dopo le 21:30. Tanto per rendere ancora più epico il nostro rientro a Rimini seguiamo alla lettera le informazioni date dall'altopalante della nostra carrozza che annuncia la stazione di Rimini subito dopo quella di Riccione. Così ci precipitiamo all'uscita sbarchiamo in fretta e furia biciclette e bagagli e solo dopo un po' ci rendiamo conto di essere scesi alla stazione di Miramare! Nessun dramma, reimpostiamo l'assetto da viaggio e percorriamo velocemente la manciata di km che ci separa da Rimini. Siamo a casa! :-)

bredDiario di viaggio (parte 1)

by Andrea & Antonella

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