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ASPERTI Pietro Gio. Battista


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Asperti Pietro

 

Pietro Giovanni Battista Asperti nacque a Bergamo il 19 gennaio 1839 da Giovanni e Manetta Bonometti, morì a Romano Lombardo il 3 marzo 1920.

Si arruolò coi molti amici suoi e col fratello minore Vito Luigi (confronta la biografia precedente a questa) per la Spedizione dei Mille, nella quale fu assegnato all'8° " Compagnia di ferro " dei Bergamaschi.

Combattè generosamente a Calatafimi e premuroso soccorse e sorresse Guido Sylva ferito in quella battaglia e accompagnatelo all'improvvisato ospedale, si recò col commilitone Riccardi a provvedergli almeno una coperta, che dovette rubare.

Durante le giornate di Palermo, il 3 giugno (l'armistizio veniva malamente rispettato) fu ferito piuttosto seriamente alla pianta del piede destro da una granata.

Fu amorevolmente curato in casa del barone Grasso e, guarito in una ventina di giorni, riprese la campagna della quale ebbe le decorazioni commemorative e più tardi la pensione dei Mille (legge 22 gennaio 1865).

Dalle notizie ricevute risulta che egli dopo la spedizione dimorò col padre qualche tempo a Livorno, donde partì per Bergamo il 23 gennaio 1866.

Intorno a quell'epoca sposò Giannina Pierotti livornese, ancor vivente a Milano nel 1932, con due figli di lui.

Con tutta la famiglia l'Asporti tornò poi a Livorno il 18 dicembre 1877 per ripartirne alla volta di Romano Lombardo il 29 ottobre 1880.

Da allora dimorò sempre a Romano, dove amava ricordare e mantenere le amicizie coi commilitoni e specialmente col Sylva , che affettuosamente lo ricorda nel suo volume.

Ecco il suo stato di servizio:

5 ottobre 1859: assentato al capoluogo e iscritto alla 281 categoria del contingente 1859;
15 agosto 1860: bersagliere;
20 ottobre 1860: non giunto al Corpo e denunciato come disertore;
ottobre 1860: furiere maggiore nell'Esercito Meridionale;
23 ottobre 1860: sottotenente 2° Reggimento, T Brigata, XV Divisione;
11 dicembre 1860: dimesso a domanda;
6 gennaio 1861: costituito volontariamente al Corpo e trattenuto in attesa di giudizio;
10 gennaio 1861: passato alle carceri civili di Cuneo;
17 gennaio 1861: ammesso all'amnistia di cui al R. D. 29 settembre 1860;
1 marzo 1861: caporale di amministrazione;
16 aprile 1861: tale al 5° Reggimento - Deposito Stato Maggiore;
16 giugno 1861: caporal maggiore;
1 giugno 1862: sergente alla 4° Compagnia Deposito;
1 aprile 1865: al 39° Battaglione, 4° Compagnia;
23 dicembre 1865: congedato per fine ferma e cancellato dai ruoli.

Gli fu rifiutata la dichiarazione di aver servito lodevolmente.

BIBLIOGRAFIA. - Elenco Uff., N. 37. - "Illustr. Ital.", p. 418, con fotografia. - G. SYLVA , L'VIII Compagnia dei Mille, S.E.S.A., Bergamo, 1959, pp. 192, 193, 241, 252. - Notizie dalle Anagr. Com. di Bergamo, Livorno e Romano Lombardo. - Archivio di Stato di Torino.

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Creato da: Astalalista - Ultima modifica: 26/Apr/2004 alle 21:15 Etichettato con ICRA
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