Genere:
fantasy, yaoi
Raiting:
R
 Disclaimers: i personaggi di questa storia li ho creati io, quindi mi appartengono.

White heart

di Bombay

XIII.

Nerek

Abigaille bussa alla mia porta, mi consegna un plico.

Mi siedo sul letto e spezzo il sigillo di re Duncan con il cuore in gola.

 

Caro fratello,

        sono trascorsi molti mesi dall’ultima volta che ci siamo visti. Mi manchi molto, vorrei poter parlare con te delle piccole cose, come di quelle importanti.

Desidero rivederti, molte cose sono cambiate tra cui la morte di nostro padre.

Torna a casa fratello, le porte di questo castello sono sempre aperte per te, così come lo sono le mie braccia.

Ti voglio bene.

Un abbraccio.

Enor.

Leggo e rileggo quelle poche righe stilate nella spigolosa calligrafia di Enor.

Duncan è morto.

Stento a crederci.

Tornare a casa, dopo   così tanto tempo… anni. E’ un sogno.

Desidero rivedere mio fratello: ho tanto da raccontargli.

 

E’ strano camminare lungo questo corridoio: sono di nuovo a casa dopo tanto tempo.

Atras cammina al mio fianco guardandosi intorno.

La lettera di Enor mi ha molto sorpreso, entriamo nella sala del trono dopo che un paggio ci ha annunciato.

Mio fratello mi viene incontro e mi abbraccia.

“Tu ed Atras vi conoscete già” dico, mentre loro si stringono la mano.

“Questa è Divian” mormora presentandomi una splendida fanciulla dai lunghi capelli corvini e gli occhi verdi.

“Sarete nostri graditi ospiti, per tutto il tempo che desiderate” ci dice facendoci un inchino, la veste azzurra che indossa mette in risalto la sua bellezza.

“Venite” ci sprona mio fratello, esito un momento guardandomi intorno.

“Enor, parliamo di Duncan” lo esorto.

“E’ morto” sussurra sedendosi su una poltrona davanti al camino.

“Come?” chiedo in un sussurro, per me è ancora molto difficile credere ad una cosa del genere.

“L’ho ucciso io” risponde.

Divian si alza “Vogliate scusarmi” mormora lasciando la sala. Enor sospira stringendosi nelle spalle, guardandola andar via.

“Tornati qui, abbiamo scoperto che nostro zio Zarik, aveva preso il potere di tutto dopo la tua fuga. Alcuni dei cacciatori gli hanno detto che eri morto, credeva che anche suo fratello ed io lo fossimo. Così per un breve periodo ha regnato al posto di Duncan. Quando ci ha visto tornare non ci credeva, avresti dovuto vedere la sua faccia Nerek” sorride al ricordo e poi prosegue. “Naturalmente la tranquillità è durata poco ed i due fratelli hanno litigato per il trono e si sono sfidati, nostro padre ha vinto. Dopo qualche mese ha ripreso a mettermi le mani addosso. Ogni volta era sempre più difficile sopportare, non avevo più nessuno da proteggere se non me stesso” fa una pausa e fissa le fiamme.

“Ad un banchetto conobbi Divian, ci siamo innamorati a prima vista, è la principessa del piccolo regno di Agrat. Alla fine dell’inverno ci sposiamo; ma tornando a Duncan, ha scoperto la mia relazione con lei e mi ha picchiato tanto forte che ho creduto di morire sotto i suoi colpi. Un paio di settimane più tardi è venuto nella mia camera, mi ha sospinto sul pavimento e mi ha strappato i vestiti di dosso, mi ha violentato per l’ennesima volta, ma mentre lo faceva ho afferrato il pugnale dalla cintura che giaceva poco distante da noi ed ho sferrato un colpo alla cieca” stringe gli occhi passandosi una mano sulla fronte.

“L’ho colpito alla gola, è morto dissanguato sotto i miei occhi, non ho mosso un dito per aiutarlo mentre rantolava in agonia” sogghigna ed i suoi occhi brillano per un momento.

“La cosa che inseguito mi ha sconcertato era il fatto che fossi felice che morisse in maniera tanto indegna, con la gola squarciata ed i calzoni abbassati, doveva pagare per quello che ha fatto a nostra madre, a te, a me” conclude con un’amara risata.

Il silenzio cala su di noi, sia Atras che io siamo ammutoliti al racconto di Enor, posso capire i sentimenti di mio fratello, tante volte avrei voluto avere il coraggio di ribellarmi.

“Ore dopo Cyral è entrato nella stanza, mi ha trovato rannicchiato nudo e tremante tra la tenda ed il camino oramai spento, ero sporco di sangue e stringevo ancora il pugnale insanguinato. Mi ha avvolto in una coperta e mi ha abbracciato, sono scoppiato in singhiozzi e gli ho raccontato tutto”

Il vecchio Cyral quanto gli volevo bene, ho passato ore a giocare a scacchi con lui.

“Ma allora quello che Divian ha detto è vero?”

Mi volto e il mio cuore si colma di gioia, Cyral è fermo sulla soglia, più curvo e bianco di quanto me lo ricordassi, ma il suo sorriso ed il suo sguardo non sono cambiati.

Gli corro incontro e lo stringo tra le braccia.

 

Atras

Percorriamo in silenzio i corridoi tenendoci per mano.

Nerek è silenzioso di tanto intanto sospira, stringo un poco la sua mano nella mia.

Si volta verso di me e sorride tristemente.

“Cosa c’è?”

Scrolla le spalle fermandosi appoggiando la schiena contro il muro.

“Stavo pensando che sono una persona orribile”

Sgrano gli occhi esterrefatto.

“Perché?” domando stupito.

Abbassa lo sguardo, giocherellando con i cordoni della camicia.

“Avrei voluto esserci quando Enor ha ucciso Duncan. Che spettacolo impietoso deve essere stato” un sorriso obliquo solca le sue labbra.

“Io lo odiavo, lo odiavo. L’ho odiato ancora di più quando ho saputo cosa faceva a mia madre e ad Enor”

Gli poso un mano sul viso, facendo in modo che mi guardi.

“Non posso comprendere quello che provi, ma credimi se mio padre facesse quello che Duncan faceva a voi, lo odierei con tutto il cuore e sarei assai felice di mettere fine alla sua vita con le mie mani”

Fa un pallido sorriso, forse un poco confortato dalle mie parole, mi avvicino e poso le mie labbra sulle sue assaporando la sua bocca morbida e tiepida.

All’improvviso qualcuno mi afferra per la camicia, mi tira indietro con forza, succede tutto troppo in fretta un pugno si abbatte con violenza sul mio stomaco, facendomi piegare in due dal dolore e togliendomi il respiro.

“Lurido bastardo, come osi mettere le mani su mio fratello?”

Boccheggio tentando di riprendere fiato, Nerek si para tra me ed Enor.

“Fermo! Lascia che ti spieghi, non è come pensi tu”

Mi alzo faticosamente in piedi tossendo e premendomi una mano sullo stomaco dolorante.

Enor mi fissa furibondo e mi colpirebbe ancora volentieri se Nerek non fosse tra noi.

“Non è come credi non mi stava facendo del male”

Lo vedo arrossire “Atras ed io… ecco, so che per te è strano, ma noi due insomma… ci amiamo”

Enor è a dir poco sbalordito ci guarda alternativamente.

“C-come?” balbetta, pallidissimo in volto.

“Ci amiamo” ripete con naturalezza, il principe scuote la testa corrucciato.

“E’ tutta colpa di Duncan” sbotta “E lui ne approfitta”

Nerek scuote con forza la testa.

“No, non ha nulla a che fare con il sesso, o meglio sì, ma a completamento di un rapporto più complesso”

“Va contro le leggi della natura: è immorale”

Nerek abbassa lo sguardo avvilito, faccio un passo avanti e gli cingo le spalle con un braccio, Enor mi fissa con un cipiglio che non presagisce nulla di buono.

“Amo Nerek, lo amo più di me stesso, darei la mia vita per lui. So che per te può essere difficile comprendere…”

Solleva una mano scuotendo il capo.

“No, infatti non comprendo, ma la cosa che mi auguro è che tu non gli faccia mai del male, altrimenti assaggerai il filo della mia spada” dichiara, ma lo fa con il sorriso sulle labbra, così sia io che Nerek tiriamo un profondo sospiro di sollievo.

 

Nerek

Sono sollevato che mio fratello abbia compreso. Restiamo qui ancora qualche giorno, anche se  io vorrei restare di  più, ma Atras ha dei doveri nei confronti di sua moglie, del suo regno e soprattutto di suo padre.

Ma ci ha fatto bene stare qui per un po’ ha  rafforzato il nostro legame, che stava via via sgretolandosi.

Auguro a mio fratello ed alla sua sposa tutto il bene possibile.

 

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