Genere: fantasy, yaoi |
Raiting: NC-17 |
Pairing:
NerekXAtrasXSenha |
Disclaimers: i personaggi di questa storia li ho creati io, quindi mi appartengono. |
White heart
di Bombay
XVI.
Nerek
La vita, nonostante tutto riprende a scorrere. Senha e Atras sono sposati da
quasi un anno, ma non hanno ancora avuto un erede.
Le nostre speranze che tutto sarebbe tornato come un tempo si sono infrante come
un fragile cristallo.
So che i due sposi sono infelici e Senha è quella che ne soffre di più, forse è
anche per questo che non riesce a restare incinta.
Atras è irascibile, non si riesce a parlare di niente con lui. Anche quando
siamo soli, non riesce ad essere gentile e sfoga su di me la sua aggressività.
Sono steso sul letto in attesa, ma il sonno non giunge… sento la porta aprirsi e
chiudersi. Il materasso cede sotto il peso di Atras.
“Dormi?”
“No, come potrei, non riesco mai a dormire, quando tu sei con lei… lo sai”
Sospira.
“Non credo che Senha ed io riusciremo mai ad avere un figlio…” mormora avvilito
posso avvertire il suo dolore sulla pelle. E’ qualcosa di insopportabile.
“Non dire così… è solo che… non lo so… siete infelici e questo non aiuta…”
“Tu sei felice?” mi domanda, come se non lo sapesse.
“No” bisbiglio così piano che a stento mi sente.
“Di questa situazione possiamo ringraziare solo mio padre. Tre creature
infelici, patetico…” mormora.
Restiamo in silenzio, non ci sono parole per colmare la nostra infelicità.
Sto per assopirmi quando sento la porta aprirsi e sono convinto che sia Atras
che se ne sta andando ed istintivamente allungo la mando verso il lato vuoto,
dove però lui c’è ancora.
Socchiudo gli occhi ed alla luce della luna, vedo Senha accostarsi al letto.
“Cosa fai qui?”
Atras formula la domanda che stavo per farle io, ma lei lo zittisce posandogli
un dito sulle labbra.
Lo sospinge verso di me e si sdraia nello spazio libero.
Restiamo in silenzio solo i nostri tre respiri si confondono.
Cosa è venuta a fare qui?
Atras
Resto sdraiato e fissò il soffitto, avverto il calore del corpo di Nerek alla
mia destra e quello di Senha alla mia sinistra, è strano, ma come non mi
succedeva da giorni mi sento tranquillo, quasi sereno…
Nerek si gira su un fianco e mi posa una mano sul petto, il suo respiro mi
solletica il collo, mi volto e lo bacio lentamente come se fosse la prima volta.
Lui risponde, timido, quasi impacciato, forse imbarazzato dalla presenza di mia
moglie, che però non dice nulla, so che ci sta guardando, sta osservando quello
che ha sempre saputo.
Avverto un brivido di eccitazione quando le dita di Nerek artigliano la mia
camicia cercando ti sfilarla. Sollevo le braccia, e avverto quattro mani sul mio
corpo. Sorrido baciando con maggiore foga Nerek togliendogli la camicia da
notte.
Nerek
Sono nudo tra le sue braccia e Senha mi osserva eppure non provo vergogna. E’
lei l’intrusa qui non io… se vuole guardarci mentre facciamo l’amore che faccia
pure.
Atras tiene gli occhi chiusi e sorride dolcemente solleva i fianchi e lei gli
sfila i pantaloni. Una fugace idea attraversa la mia mente.
Atras socchiude gli occhi mentre lo scavalco.
Lei mi guarda tranquilla, afferro il tessuto morbido della sua camicia da notte
e la sfilo con un gesto.
La osservo i lunghi capelli biondi sono sciolti e le accarezzano morbidamente i
seni bianchi e tondi facendole inturgidire i capezzoli rosa.
E’ minuta e graziosa.
Si passa le mani sul corpo lentamente in una danza quasi ipnotica… mi prende una
mano e se la posa sul seno.
Prende la mano di Atras e la fa scivolare tra le gambe, chiude gli occhi ed
ondeggia i fianchi emettendo un piccoli gemiti.
A mia volta chiuso gli occhi, sono eccitato ed anche Atras lo è.
Atras
Non posso crede che stia succedendo davvero.
Nerek si sposta nuovamente alla mia destra, si sdraia dietro di me e le sue mani
danzano sul mio corpo, curiose e capaci.
Senha mi bacia dolcemente schiudendo il suo corpo alla mia mano.
Le dita di Nerek si intrufolano tra le mie natiche e giocano con il mio orifizio
lo cercano, ma non lo violano, non ancora.
A mia volta gioco con lei, mi avvicino, ma non la penetro, è troppo preso.
Senza preavviso Nerek incunea un dito in me a fondo, gemo per la sorpresa ed il
piacere era tanto che non giocavamo così.
Scivolo con dolcezza dentro mia moglie e muovo piano il dito seguendo il ritmo
di Nerek nel mio corpo.
Aggiunge un secondo dito e faccio altrettanto. Sehna geme e si morde le labbra
mormorando il mio nome.
Un terzo dito entra in me, piano affondo in lei che ansima forte, ondeggiando i
fianchi. La sua mano cerca il mio sesso e lo massaggia piano, qualche istante
dopo alla sua mano si unisce quella di Nerek.
Sono stordito da questa cosa, stordito e felice…
Le dita di Nerek abbandonano il mio corpo, appoggia il suo membro desideroso di
rifugiarsi in me.
Senha socchiude gli occhi quando la mia mano l’abbandona.
Nerek
Atras si solleva e mi guarda sorridendo si sdraia su Senha e si appoggia contro
di lei scivolando in lei in un fluido e lento movimento.
Lei inarca la schiena e gli si fa incontro facilitando così la penetrazione.
Entrambi mi guardano e l’invito negli occhi di Atras è chiaro.
Mi inginocchio dietro di lui e sono in lui.
Ci muoviamo insieme in un danza di corpi fusi in uno, è strano ed inebriante.
Le nostre voci di uniscono nell’apice del piacere quando tutti e tre
raggiungiamo l’orgasmo.
Restiamo aggrovigliati l’un l’altro e poco dopo ci addormentiamo profondamente.
Sto camminando nei giardini quando vedo Senha avvicinarsi a me. Mi sorride
dolcemente è radiosa come non lo era più dal giorno delle sue nozze.
Passeggiamo insieme parlando del più e del meno, senza accennare alla notte
appena trascorsa, ma non ce ne bisogno.
Atras ci raggiunge e si unisce a noi, parliamo e parliamo, senza accorgercene
siamo nella stanza di lei a sfilarci frenetici gli abiti e di nuovo ci uniamo
tutti e tre insieme ancora ed ancora fino a quando non crolliamo sul letto
sfiniti.
Atras
Affondo nel corpo bollente di mia moglie muovendomi lentamente avvertendo il
piacere di lei, mentre Nerek si fa strada nel mio corpo restiamo sospesi in
questa unione, poi ci muoviamo e le nostre voci si mescolano, così come i nostri
corpi.
Con una spinta più poderosa Nerek viene dentro di me, ed un momento dopo colmo
con il mio quello di Senha, prego gli Dèi che il mio seme attecchisca in lei.
Questo gioco continua da parecchie settimane e sembra aver rinsaldato il legame
tra tutti e tre.
Mio padre ci fissa con disprezzo, ma non può dire nulla ci ha messo lui in
questa situazione, non può lamentarsi. A volte Nerek osserva me e Senha fare
l’amore, a volte il contrario.
Un giorno stiamo tornando da una cavalcata quando Senha barcolla e perde i sensi
poco distante da me.
Nerek l’afferra prima che cada. La portiamo dentro e chiamiamo un guaritore.
Quando questi esce mi fissa con un mezzo sorriso.
“Non dovreste permettere a vostra moglie di cavalcare, nelle sue condizioni”
Sbatto le palpebre impiegando un istante per comprendere il significato delle
sue parole.
“Congratulazioni!” esclama Nerek dandomi un pacca sulla spalla.
Sono senza parole dallo stupore, entro nella camera, Senha è seduta sul letto
con gli occhi colmi di lacrime di gioia.
“E’ meraviglioso” bisbiglia, abbracciandomi.
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