2° Lezione

DIO HA PARLATO
« Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo deo profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi  per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l'universo » (Eb 1, 1-2)

DIO HA PARLATO
L'uomo è naturalmente religioso. Questo sentimento è presente in lui fin dalla sua nascita, in quanto posto nel suo cuore da Dio stesso. Il salmista infatti dice, nel Salmo 27, 8: «Il mio cuore mi dice da parte tua: " Cercate la mia faccia". Io cerco la tua faccia o Eterno».

Non possiamo quindi affermare, come fanno alcuni, che questo sentimento religioso sia dovuto alla credula fantasia dell'umanità primitiva priva di istruzione e di cultura, né possiamo pensare che sia stata la paura a creare nell'uomo l'istinto religioso. Né l'ignoranza (che rende gretti e materiali), né la paura (che paralizza e istupidisce) possono adeguatamente spiegare questo sentimento che esige l'armonioso impiego di tutte le migliori e più elevate facoltà dell'uomo.

Da sempre dunque gli uomini hanno sentito il bisogno di legarsi a Dio mediante
:
1)    l'adorazione (l'omaggio che l'uomo si sente in dovere di rendere all'Ente Supremo)
2)    La preghiera (cioè l'invocazione rivolta alla divinità perché intervenga nei bisogni e nelle sofferenze dell'umanità)
3)    Il sacrificio (cioè l'offerta che l'uomo fa di se stesso, o di parte di ciò che possiede, alla divinità per propiziarla soprattutto quando si ha coscienza di averla offesa).

Questo atteggiamento dell'uomo è la prova più chiara che il sentimento religioso si riallaccia ad una primitiva rivelazione di Dio.

Rivelandosi all'uomo Dio si è fatto conoscere dando delle istruzioni sul modo di comportarsi verso di Lui, delle leggi morali per potersi comportare bene con gli altri e leggi positive perché l'umanità potesse pervenire alla fede. Se l'uomo fosse rimasto così come si trovava nel momento della creazione, non solo avrebbe conservato chiara e precisa la fede nel Dio Unico e Supremo, ma lo avrebbe anche amato ed onorato in armonia con il Suo volere divino.

Purtroppo l'uomo ha peccato ed è quindi decaduto dal suo stato primitivo. Questo peccato ha comportato anche un profondo turbamento delle facoltà umane. Da quel momento quindi ebbe inizio un'involuzione religiosa che lo allontanò sempre più dal suo Dio fino a condurlo alle più basse e strane forme di religiosità, che possiamo così elencare:

a)    IL FETICISMO (da "feticcio": cioè "immagine grossolana"): quando l'uomo adora oggetti fatti dalle sue mani, nei quali suppone esista o si manifesti la divinità.

b)    IL POLITEISMO (cioè "pluralità di dei"): quando l'uomo adora una molteplicità di personalità reali o fittizie , personificati le virtù ed i vizi umani)

c)    IL DUALISMO (cioè: "due dei"): quando l'uomo crede nell'esistenza di due principi egualmente eterni, infiniti e sovrani: il principio del bene e del male in eterna lotta fra loro.

d)    IL MONOTEISMO (cioè un "Dio Unico"): quando l'uomo crede ed adora un Dio Unico e Supremo, Creatore e Reggitore di tutte le cose,

Il Cristianesimo è monoteistico perché adora e riconosce un solo Dio Eterno. Fra il Cristianesimo e tutte le altre religioni esiste una differenza fondamentale. Mentre tutte le altre religioni sono un tentativo dell'uomo di arrivare alla divinità, nel Cristianesimo è Dio che si rivolge all'uomo e si fa conoscere da lui.

Il Cristianesimo infatti non è stato predicato da un filosofo o da un trascinatore di folle, ma dallo stesso figlio di Dio, Cristo, per dare all'umanità la perfetta e completa rivelazione di Dio. Di Cristo infatti la Scrittura dice: « La Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità » (Giovanni 1, 14). Lo stesso concetto viene ancora ribadito meglio dall'apostolo Giovanni nella sua seconda lettera: « Quello che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi e che le nostre mani hanno toccato della Parola della vita (e la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che è stata manifestata a noi), quello che abbiamo visto e udito, noi ve lo annunziamo, affinché anche voi abbiate comunione con noi; e la nostra comunione è col Padre e col suo Figlio, Gesù Cristo » (1 Giovanni 1, 1-3). Leggiamo ancora nel Vangelo di Giovanni: « Nessuno ha mai visto Dio; l'Unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere » (Giovanni 1, 18). Paolo ci dice in Colossesi: « Guardate che nessuno vi faccia sua preda con la filosofia e con vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo, poiché in lui abita corporalmente la pienezza della Deità » (Colossesi 2, 8-9).

Ciò che distingue il Cristianesimo da tutte le altre religioni e lo rende superiore ad esse, sta nel fatto che non si tratta di una scuola, di un sistema religioso, di una dottrina umana, sia pure facente capo ad un autorevole maestro, ma è L'APICE DELLA RIVELAZIONE DI DIO, L'UNICA E QUELLA DEFINITIVA. Il Nuovo Testamento afferma infatti: « Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l'universo. Egli che è lo splendore della sua gloria e l'impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver egli stesso compiuto l'espiazione dei nostri peccati, si è posto a sedere alla destra della Maestà nell'alto dei cieli » (Ebrei 1, 1-3).

Se Dio ha parlato agli uomini, Egli però lo ha fatto in tre momenti diversi della storia dell'umanità:

a) RIVELAZIONE PATRIARCALE : è stata la rivelazione di Dio alla primordiale famiglia umana ed ha costituito il fondamento di ciò che tutta l'umanità avrebbe dovuto seguire sino alla venuta del promesso Messia. Questa rivelazione continuò, unica nel mondo, finché a Dio non piacque scegliersi un popolo eletto, quello ebraico a cui diede un ulteriore rivelazione perché vivesse particolarmente unito a Lui sotto una nuova legislazione. Tutti coloro che non furono ebrei, o che non ne divennero proseliti, vissero sotto la legislazione patriarcale fino a quando questa non venne abrogata con la morte di Cristo e con l'istituzione della Sua Chiesa prima a Gerusalemme e poi in tutto il mondo. Nella lettera agli Efesini leggiamo: «Ma ora in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete stati avvicinati per mezzo del sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli (cioè pagani ed ebrei) uno ed ha demolito il muro di separazione, avendo abolito nella sua carne l'inimicizia, le legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo (il cristiano), facendo la pace, e per riconciliare ambedue in un solo corpo (cioè la chiesa) per mezzo della croce, avendo ucciso l'inimicizia in se stesso. Ed egli venne per annunziare la pace a voi che eravate lontani (cioè ai pagani) e a quelli che erano vicini (cioè agli ebrei), poiché per mezzo di lui abbiamo entrambi accesso al Padre in uno stesso spirito» (Efesini 2, 13-18). Questa rivelazione si estese in tutto il mondo in una forma più o meno corrotta.

b) RIVELAZIONE MOSAICA: « Fu aggiunta a motivo delle nostre trasgressioni, finché venisse la progenie alla quale era stata fatta la promessa » (Galati 3, 19) scrive Paolo ai Galati.

La legislazione mosaica fu la base della religione ebraica ed ebbe un carattere esclusivamente nazionale. Gli ebrei infatti non avevano ricevuto l'ordine di predicarla al di fuori della loro nazione in quanto ad essi erano stati affidati gli oracoli divini. Tale legislazione, per disegno divino doveva fare da « pedagogo » (Galati 3, 24) per condurre l'umanità a Cristo. Per questo motivo Dio ha legato strettamente a Sé il popolo ebraico mediante un «patto », dandogli leggi, ordinanze e prescrizioni, costituendolo nazione teocratica affinché ci fosse nel mondo un popolo in cui si mantenesse pura e genuina la rivelazione di Dio fino alla venuta di Gesù Cristo. Ma, venuto Cristo, la legge mosaica cessò la sua funzione, venne abrogata ed annullata unitamente al patto a cui era legata.

c) RIVELAZIONE CRISTIANA : ha per base e fondamento la rivelazione portata da Cristo al mondo e costituisce il Cristianesimo. Esso non soltanto è universale (in quanto valido per tutti gli uomini di ogni razza, fino al ritorno di Cristo), ma è anche nuovo sebbene innestato nelle precedenti rivelazioni (la patriarcale e l'ebraica). È nuovo perché presenta una nuova via di salvezza mediante un nuovo Profeta, Sacerdote e Re; perché nuovi sono gli eventi su cui poggia: la morte, la sepoltura e la resurrezione del suo fondatore Gesù Cristo; perché nuovi ne sono i precetti: la fede in Gesù e l'ubbidienza incondizionata a Lui. È nuova perché sovrabbonda in misericordia; perché esorta ad amare i nemici, come ha fatto Gesù; perché rivela una nuova costituzione con leggi non più scritte su tavole di pietra, ma nel cuore delle persone; perché offre alle coscienze la Pace con Dio; perché dona lo Spirito Santo; perché attraverso la fede Cristo dona la vita eterna.

Il Cristianesimo non fu mai predicato prima di Cristo e nessuna mente umana avrebbe potuto raggiungere altezze così sublimi, se Dio stesso non l'avesse rivelata all'umanità tramite il Suo Figliuolo.

Ecco perché il Cristianesimo è la sola ed unica rivelazione che Dio ci ha donato tramite Cristo. Tutte le altre religioni esistenti nel mondo d'oggi non possono vantare, come il Cristianesimo, UNA ORIGINE DIVINA, UN DIVINO PREDICATORE, UN DIVINO ASSISTENTE, UN DIVINO MAESTRO, UN DIVINO REDENTORE, UN DIVINO RE E UN DIVINO GIUDICE.

Le rivelazioni fatte da Dio all'umanità, in quella patriarcale ed ebraica, hanno preparato la via alla più ampia e definitiva rivelazione che Dio ha fatto al mondo tramite il Suo Figliuolo. E questa rivelazione è e resta il fondamento del CRISTIANESIMO!