LE INDUSTRIE LITICHE AD ISERNIA LA PINETA Testo di Carlo Peretto |
I reperti sono stati raccolti nel corso di regolari campagne di scavo
iniziate nel 1979 e tuttora in corso. Le industrie provengono da due
distinti settori, uno posto a Nord (Settore I) ed uno a Sud (Settore II)
del rilevato ferroviario Isernia - Roma, distanti tra loro un centinaio
di metri.
I manufatti sono in SELCE ed in
CALCARE, questi ultimi sono stati
raccolti solo nel Settore I. Il materiale litico utilizzato per la
scheggiatura si rinviene ancora oggi in tutta l'area della Pineta;
è quindi probabile che l'uomo preistorico trovasse nelle vicinanze
dell'accampamento la materia prima da utilizzare per la fabbricazione
degli strumenti.
In base alle caratteristiche del cortice presente sulla faccia
dorsale di alcuni dei manufatti raccolti, è possibile dedurre che
il materiale litico utilizzato era costituito da ciottoli fluviali
di calcare e di selce, questi ultimi di dimensioni ridotte. Talvolta è
anche testimoniato l'utilizzo di frammenti naturali di selce.
CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE Gli strumenti sono prevalentemente ottenuti con un ritocco sopraelevato sommario. Gli stacchi possono essere isolati (incavi) o in successione, determinando così un bordo nettamente denticolato. Quasi mai il ritocco sopraelevato è di tipo scaliforme, infatti esso è stato ottenuto con stacchi singoli e profondi, raramente ripresi da stacchi più minuti. Raro il ritocco semplice, eccezionale la presenza degli altri tipi di ritocco. Spesso il ritocco concorre a modificare in modo netto la struttura originaria della scheggia, tanto da rendere impossibile l'orientazione secondo i criteri classici. Nell'ambito dei manufatti ritoccati sono i denticolati di gran lunga i più frequenti, con una percentuale superiore al 90%.
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