Marcatori:
Radaelli (3), Mauri (2), Mastini, Catalano,
Figestim:
Colombo, Bilardo, Avanzi, Mauri, Frigerio, Mastini, Catalano,
Corba, Radaelli, Gentile, Scotti. All. Grassi.
Quando
il gioco si fa duro, la Figestim è ancora più vincente. Anche
perché, rispetto alla precedente trasferta di Brescia, il
quintetto monzese ritrova Avanzi, Gentile e Frigerio. Ad un
organico risistemato, va poi aggiunta la prova di Alberto
Radaelli, autore di una tripletta rivelatasi micidiale per le
speranze della Bocconi. Gli ingredienti per la conferma della
capolista sulla cima della classifica del girone C, insomma,
c’erano tutti. Questa sera, i primi della classe affrontano a
Sesto San Giovanni la Selecao con l’obiettivo di ribadire un
primo posto solitario. «A questo punto – ammette Alberto
Radaelli -, vogliamo vincere il campionato. Siamo primi e siamo
in forma. Il pareggio ottenuto a Brescia ci ha dato morale. Con
la Bocconi, poi, abbiamo disputato la miglior partita della
stagione». Eppure, perlomeno in avvio, gli universitari
calcettari provavano il colpo a sorpresa che avrebbe significato
il sorpasso in graduatoria. Il progetto era attuato da Gallo,
pronto a sfruttare un assist di Inzitto per battere Scotti. Era
allora Radaelli a ribadire le ambizioni dei padroni di casa:
dapprima con un bel «numero» (finta e tiro che si incastrava
all’incrocio dei pali), poi con un calcio di punizione. Al
tentativo di pareggio ospite (palo di Arezzo), la Figestim
replicava in maniera ancora più decisa prima della conclusione
del primo tempo. Mauri, al termine di uno slalom, spediva il
pallone sul palo e poi in rete con un sinistro letale. Il 4 a 1
era ispirato da Radaelli e firmato da Catalano in contropiede.
Iniziava il secondo tempo e la Bocconi, già protagonista con i
monzesi di sfide che valevano la serie B, affondava sotto i
colpi di Radaelli e Mastini. Ci provava anche il portiere
Scotti, ma il suo rinvio era respinto dalla traversa. Alla
mini-rimonta milanese (reti di Zitani e Gallo), la truppa di
Lino Grassi rispondeva con un tiro libero trasfornato da Mauri.
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