Simbolo, Informazione, Comunicazione.

L’architettura nata con l’industria non si preoccupava di essere comunicativa, la sua oggettività consisteva nel funzionare: “io esisto perché funziono”. Il simbolo era la macchina e il concetto era il funzionamento.

Oggi esisto in quanto comunico, esprimo, narro, informo.

Anche l'architettura come la Cipolla deve rispondere alle varie epoche. Il Bauhaus lega l'architettura alla funzionalità. Oggi invece il messaggio che l'architettura vuole comunicare non è più così chiaro, da qui il termine MARSUPIALE, in quanto dobbiamo imparare a leggere il messaggio che c'è dietro, e l'architettura sta imparando anzi ha già imparato l'uso di figure retoriche e metaforiche. Oggi, l'Architettura, prima appare e rappresenta, poi funziona. Si va a Bilbao non perchè questo funziona ma per quello che rappresenta. Bilbao è. Gehry capisce che il nuovo monumentalismo è un fatto civico, collettivo, della gente. Mai di un individuo o di un magnate. "Questo è un tempo in cui gente più numerosa si mescola assieme, per aiutarsi reciprocamente e far funzionare le cose".

Nel museo Guggenheim di Bilbao 1991-97 il sito è stato scelto dallo stesso Gehry, è un’intersezione caotica urbana, lungo il fiume, con numerosi edifici industriali dismessi, scelta giustificata dalla consapevolezza che esistono paesaggi secondari che hanno la capacità di accogliere un’architettura che possa risolvere un problema urbano (urbanscape), basandosi sull’apertura allo spazio e al movimento che irradia su scala urbana. Parole chiave per la sua lettura: traiettoria (la fusione genera direzioni nuove), simbolo o Cattedrale ( meta di pellegrinaggio segnalata da un campanile simbolico), iperfunzionalismo ( libertà delle forme in rapporto con un altissimo livello di funzionalità.

Nel movimento moderno è rientrata la cattedrale, è rinata la possibilità di fare un'architettura anche simbolica, anche rappresentativa, anche monumentale.La nuova architettura ha riconquistato anche il valore civico e rappresentativo .L'informazione.

La pubblicità vera e propria forse ci chiarisce il processo: prima la pubblicità sottolineava la bontà del prodotto, qualità oggettive, oggi è basata su associazioni soggettive mentre le qualità dell'oggetto vengono date per scontate.

 

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